Se vendete su Ebay con una certa continuità e per un ammontare complessivo importante sappiate che dovete aprire la partita iva. E’ la conclusione a cui è giunta la C.T. Reg. di Roma con la sentenza n. 7194/2014.
Guardia di finanza e vendite su ebay
La sentenza è giunta in seguito ad un controllo fiscale eseguito su un soggetto che utilizzava il noto sito di aste online per svolgere una vera e propria attività imprenditoriale senza essere in regola con il fisco.
Dopo aver acquisito i dati dalla stesso società con sede in Lussemburgo, l’Agenzia delle Entrate ha rilevato ed accertato un reddito di circa 25mila euro nell’anno soggetto a controllo ed importi ancora maggiori negli anni successivi.
Il reddito accertato è stato quantificato sommando i prezzi di vendita e sottraendo costi forfetariamente calcolati in misura pari al 20%, senza tener conto delle aste non andate a buon fine.
La tesi difensiva del contribuente poggiava sul fatto che le vendite erano occasionali e non poteva perciò configurarsi attività d’impresa. Inoltre, sempre secondo lo stesso contribuente, l’Agenzia delle Entrate avrebbe dovuto eseguire le indagini finanziarie per ricostruire il reale guadagno.
I giudici però non hanno accolto la tesi difensiva del contribuente, poiché l’elevato numero di transazioni effettuate e ripetute per di più nel corso di più anni configurano attività d’impresa, pertanto soggetta anche ad Iva ed Irap.
Per concludere è evidente che le tipiche due, tre o dieci vendite all’anno di oggetti comuni, magari anche usati non posso sicuramente essere considerate attività d’impresa, la quale si configura quando si è in presenza di ripetitività, regolarità, stabilità e sistematicità di comportamenti.