Un dipendente può aprire partita iva? 3 cose che devi sapere

Un dipendente può aprire partita iva? Sono tanti i lavoratori dipendenti che per un motivo o per l’altro decidono di aprire partita iva. Questo per diversi motivi:
– migliorare la propria condizione economica;
– fare di un hobby una vera e propria attività, con la speranza che possa diventare in futuro l’attività principale.

Soprattutto in ambito web mi giungono moltissime richieste.
Le domande sono quasi sempre le stesse: Ci sono incompatibilità? Devo pagare l’INPS se lo pago come dipendente? Ho l’obbligo di comunicarlo al datore di lavoro? C’è cumulo con i redditi?

Analizziamo il caso del dipendente assunto in un azienda privata, poiché per il lavoratore del pubblico impiego esistono specifiche norme. Si veda il ns. articolo: dipendente pubblico e partita iva.

Un dipendente può aprire partita iva?

In linea generale, lavoro dipendente e partita iva sono compatibili.

Quindi quel lavoratore che ha l’esigenza di avviare una seconda attività mantenendo il suo impiego può farlo, anche se è bene analizzare alcune problematiche:

– Occorre controllare se c’è concorrenza tra il lavoro svolto come dipendente e il nuovo lavoro che si intende avviare con la partita Iva. Se il contratto di lavoro non lo vieta espressamente si può fare.
– Informarsi sui costi di apertura e gestione della partita iva.
– Valutare il regime fiscale più conveniente e l’inquadramento più adatto alle proprie esigenze.

Nel caso apro partita iva ho l’obbligo di comunicarlo al datore di lavoro?

Questa è una domanda che spesso mi viene fatta. Un vero e proprio obbligo non c’è, ma nel caso si intente svolgere un attività in concorrenza con quella svolta dal datore di lavoro e bene comunicarlo sempre all’azienda onde evitare licenziamento per giusta causa.

Devo pagare l’INPS?

La risposta a questa domanda non è univoca, ma dipende dall’attività che si intende avviare. Leggete questo articolo e capirete. Dipendente con partita iva paga inps

Doppio lavoro dipendente – partita iva, si rischia il licenziamento?

L’art. 2105 del Codice Civile stabilisce l’obbligo di fedeltà del lavoratore che, in base a tale norma, non può fare concorrenza al datore di lavoro.

La violazione dell’obbligo di fedeltà può essere causa di licenziamento in tronco, senza preavviso, qualora il datore di lavoro sia in grado di fornirne la prova.

Se il licenziamento è illegittimo, il giudice può obbligare il datore di lavoro a riassumere il dipendente e a pagargli un’indennità, con importo massimo pari a 12 mensilità.

Dipendente e partita iva, cosa devi sapere

Riepologando, se sei un dipendente e vuoi aprire una partita iva, devi sapere:

1) In linea generale puoi farlo e non hai l’obbligo di comunicarlo al datore di lavoro.

2) Se sei dipendente full-time non devi pagare ulteriori contributi inps.

3) Se non fai concorrenza al tuo datore di lavoro non rischi il licenziamento

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9 commenti su “Un dipendente può aprire partita iva? 3 cose che devi sapere”

  1. SALVE A TUTTI E GRAZIE PER LA VOSTRA DISPONIBILITA…VORREI SAPERE SE E POSSIBILE APRIRE UNA PARTITA IVA VISTO CHE SONO GIA ASSUNTO A TEMPO INDETERMINATO,,,VORREI METTERMI IN REGOLA CON LA MIA AATIVITA ARTIGIANALE MECCANICO…. LA DOMANDA CHE MI FACCIO A LIVELLO DI CONTRIBUTI QUANTO MI POTREBBE COSTARE?

    1. Buongiorno Mario,
      l’attività di meccanico è un attività artigianale. Se è un dipendente full-time non può avviare l’attività perchè incompatibile con l’iscrizione all’albo artigiani.

  2. Per quanto lo status di socio e quello di lavoratore subordinato abbiano una netta distinzione, chiedo se riteniate possibile che un soggetto ricopra contemporaneamente la qualità di socio di minoranza (la qualifica di direttore di farmacia) e il rapporto di lavoro subordinato con al stessa.
    I primi due punti non destano particolari dubbi ma quello pertinente alla titolarità di un rapporto di lavoro subordinato si. Resto in attesa di un vs. qualificato riscontro, ringraziandovi anticipatamente.

    1. Il quesito impone una risposta complessa ed articolata, ma cercherò ugualmente di rispondere.
      Brevemente, le dirò che in linea di massima nelle società di persone il singolo socio può essere lavoratore subordinato a precise condizioni:
      1. la prestazione offerta dal socio lavoratore non deve risolversi in uno dei conferimenti previsti da contratto sociale, altrimenti si sconfina nel cd. socio d’opera che è altra figura giuridica;
      2.la prestazione deve essere effettuata sotto il controllo di un altro dei soci che abbia poteri gerarchici nei suoi confronti e, quindi, la figura del socio lavoratore dipendente non deve essere di maggioranza.

  3. Buongiorno
    essendo un dipendente comunale volevo sapere se essendo a tempo indeterminato e a tempo pieno potevo aprire partita iva per gestire l’azienda agricola a gestione familiare di mia madre che ha un volume d’affari inferiore ai 7000 euro.Se possibile avere anche i riferimenti legislativi sia in caso negativo che positivo.
    Grazie

  4. Sono un dipendente full-time presso una societá di consulenza informatica.. ho sviluppato un gioco per smartphone e vorrei guadagnarci con acquisti in-app di oggetti e potenziamenti presenti nel gioco. Potrei quindi aprire partita iva come impresa ed essere completamente esonerato? in sintesi cosa dovrei pagare? grazie mille per il vostro aiuto

  5. GIUSEPPE RUBOLINO

    Salve, sono l’amministratore di una srl, la societa’ e’ titolare di un supermercato.
    Una delle dipendenti, con un contratto a T.I. PART TIME con assegni familiari in busta paga, si e’ aperta una p.iva ed ha avviato un bar.
    Non ha comunicato nulla all’amministratore, continua a percepire anche gli assegni.
    Chiedo se e’ tutto regolare oppure , visto che il supermercato ed il bar,
    pur avendo due codici ateco diversi puo’ esserci concorrenza sleale, visto che il suo lavoro e’ banconista. e, potenzialmente potrebbe essere licenziata per giusta causa?
    grazie

  6. Salve lavoro a tempo indeterminato in un industria del cemento, vorrei intraprendere il mondo del dropshipping , per avere piu introiti ….
    domande :
    devo aprire per forza una partita iva?
    posso esentarmi dai contributi inps? se si ,cosa dovrei fare per fare tutto cio’….?
    a chi devo rivolgermi?
    Grazie in anticipo…

  7. Buongiorno a tutti,

    vorrei gentilmente sottoporvi ad un quesito.
    Ho letto tutti i vostri articoli in merito all’apertura di P.IVA nonostante si sia già dipendenti di impresa.
    Ad oggi, sono già dipendente di una società ma sono interessato al subentro in un locale notturno come socio. Leggo nel vostro precedente articolo, che essendo lavoratore full tipo posso dimostrare che ho già un lavoro che occupa tutta la settimana. Per il secondo step da voi citato invece, l’introito generato della mia quota dovrebbe essere inferiore a quello già genero da lavoro dipendente per avere l’esenzione del pagamento INPS. Nel caso in cui l’introito sia maggiore rispetto, rispetto a quello del mio attuale lavoro? Ci sono procedure diverse? Potete chiarirmi questa cosa gentilmente?
    Buon proseguimento!

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