Tassazione guadagni opzioni binarie, trading online e forex

Senza soffermarci sul significato di trading online e forex, che chi sta leggendo questo articolo conosce bene, soffermiamoci su come devono essere dichiarati i proventi derivanti da tali attività.

Tassazione guadagni opzioni binarie

E’ bene innanzitutto distinguere tra due regimi fiscali: sostitutivo e dichiarativo.

Nel primo caso, regime sostitutivo, viene stabilito che ogni qual volta il trader realizza una plusvalenza, sia il broker a trattenere e liquidare l’imposta, esonerando così il contribuente da qualunque obbligo di natura fiscale.

Nel secondo caso invece, il regime dichiarativo, è il trader che ha l’obbligo di pagare le tasse su eventuali plusvalenze realizzate, mediante la presentazione della dichiarazione dei redditi.

Dichiarazione dei redditi trading online

Nel modello Unico è il quadro RT che deve essere compilato. Nello specifico le plusvalenze devono essere collocate nella sezione II-B ed esattamente al rigo RT41.
In questa Sezione, come spiegato nelle istruzioni al modello Unico, devono infatti essere dichiarate le plusvalenze da attività di trading online su valute (Forex), conseguite nell’anno solare.
Le eventuali perdite invece devono essere inserite nel rigo RT45 facendo particolare attenzione a quelle degli anni precedenti (quelle ante 2012) perché sono deducibili solo per un quota pari al 62,50% del loro ammontare, questo a seguito del cambio di tassazione dal 12,50% al 20%, avvenuta dal 01 gennaio 2012.

Opzioni binarie tassazione: come pagare

Il pagamento dell’imposta deve essere effettuata con modello F24 e codice tributo 1100.
Ricordiamo che l’aliquota ha subito un ulteriore aumento dal 01 gennaio 2014 passando dal 20% al 26%.
Infine verificate di dover compilare anche il quadro RW nel caso si utilizzino broker non residenti, questo per assolvere agli obblighi di monitoraggio fiscale.

Se devi presentare la dichiarazione dei redditi contattami.

8 commenti su “Tassazione guadagni opzioni binarie, trading online e forex”

  1. Salve Dott. Marra volevo chiederle se per provare a guadagnare con forex bisognava aprire la partita iva? io ce l’ho aperta come web designer (regime dei minimi) ma non mi va bene al momento il lavoro. ci potrebbe dare qualche consiglio per chi vuole provare a guadagnare qualche soldo con questi sistemi? grazie

    1. Buongiorno Marcus, non occorre aprire partita iva. Purtroppo non sono un esperto del settore. Quello che sento di consigliarle è di aprire all’inizio un conto demo per capire il funzionamento, ci sono diversi broker che offrono quest’opportunità.

  2. Gentile Dott. Marra, quindi se sto in minusvalenza è necessario compilare il 730? Chiedo per sapere che se la guardia di finanza o l’agenzia delle entrate se la vuole prendere con me, NON dichiarando una minusvalenza nel trading da un paio di anni, dal punto di vista delle regole, se la possono sempre prendere con me se vogliono? Grazie tante

  3. Buonasera,

    Volevo sapere quando erano le scadenze per il pagamento dell’imposta sulla plusvalenza da trading online.
    Nello specifico se c’è un saldo e acconto oppure un unica imposta.

    Cordiali saluti

    1. Buonasera, non serve aprire la partita iva. Bisogna dichiarare le plusvalenze/minusvalenze in dichiarazione dei redditi.

  4. Buonasera, volevo sapere se occorre dichiarare un conto trading che non è mai stato movimentato e su cui non è mai stato depositato denaro.
    La stessa domanda anche in caso di wallet digitali (di criptovalute o no). Grazie

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