Oggi ho deciso di analizzare una figura professionale molto diffusa negli ultimi tempi, cioè quella del social media manager. Ecco una breve guida fiscale per la professione di social media manager con partita iva e senza.
Ho deciso di scrivere questo articolo dopo che diversi professionisti del settore mi hanno contattato per ricevere una consulenza specifica. Alcuni hanno deciso di diventare miei clienti aprendo la partita iva altri invece hanno utilizzato lo strumento della prestazione occasionale poichè in alcuni casi non sei obbligato ad aprire la partita IVA.
Sommario
Social media manager senza partita iva
Se sei all’inizio della tua attività, hai pochi committenti, svolgi la tua attività in modo saltuario e non professionale puoi utilizzare lo strumento della prestazione occasionale.
In questo caso non potrai farti pubblicità, avere ad esempio un sito internet, dei bigliettini da visita, volantini, promuovere la tua attività con le facebook ads. Se decidi di rispettare questi limiti potrai rilasciare la ricevuta di prestazione occasionale. Trovi dei fac simile di ricevuta di prestazione occasionale anche su google.
Se vuoi approfondire leggi il mio articolo sulla Prestazione occasionale
Queste ricevute contengo la ritenuta d’acconto del 20%. Ma cosa significa? In pratica nel momento in cui tu svolgi una prestazione lavorativa verso il tuo committente, questi al momento del pagamento trattiene il 20% del compenso a titolo di ritenuta d’acconto e lo versa entro il 16 del mese successivo con modello f24. Versa in parole povere un acconto sulle tue tasse. Quando presenterai la dichiarazione dei redditi, dalle imposte da pagare verrà decurtato questo importo.
Social media manager con partita iva
Se eserciti la professione con una certa continuità e in modo professionale dovrai aprire la partita iva. Se ricadi in questa casistica quello che mi sento di consigliarti è di valutare l’apertura della partita iva in regime forfettario, che potrà darti una serie di vantaggi tra cui una tassazione più bassa, pagando per i primi 5 anni una tassazione unica del 5%. Non avrai neanche la ritenuta d’acconto, incasserai quindi il 100% del tuo compenso. E’ un regime molto più semplice anche dal punto di vista contabile, non dovrai presentare la dichiarazione IVA, non avrai gli studi di settore, l’Irap quindi una contabilità molto più semplice. Non sarai soggetto, almeno fino ad oggi, neanche alla fatturazione elettronica.
Oltre alla tassazione del 5% dovrai pagare i contributi previdenziali. Sarai quindi tenuto ad iscriverti alla gestione separata INPS, poichè per la tua professione non è prevista una cassa professionale di appartenenza.
Leggi qui su Come fare l’scrizione alla gestione separata Inps
La nota positiva è che non avrai nessun costo fisso da pagare ma tutti i contributi verranno calcolati sul fatturato, al contrario di artigiani e commercianti che sono obbligati al pagamento dei contributi fissi. Se per assurdo non fatturi nulla, non pagherai nulla.
Tasse e contributi verranno calcolati sul reddito lordo, cioè fatturato meno costi sostenuti. Se opti per il regime forfettario dovrai sapere che non potrai scaricare nulla, i costi sono determinati in maniera “forfettaria” vale a dire che lo stato ha deciso dei costi a tavolino. Nel caso del social media manager la percentuale di costi riconosciuti è pari al 22% senza dover dimostrare di aver speso nulla. Pagherai quindi tasse e contributi sul 78% di quello che fatturi.
Come aprire una partita iva per social media manager
Aprire partita iva è un’operazione molto semplice, veloce e non comporta nessun tipo di costi, se non la parcella del commercialista a cui ha deciso di affidarti. Il codice ateco che contraddistingue la tua attività è il 73.11.02 – Conduzione di campagne di marketing e altri servizi pubblicitari.
Se hai deciso di svolgere la tua professione di social media manager con partita iva affidati al nostro studio. Contattami per una prima consulenza gratuita.