Dal quesito si intuisce che il lettore patisce una immissione sonora proveniente da attività di ristrutturazione edile che avvengono all’interno del condominio in cui vive. In tal caso, prima di ogni legge, viene il regolamento di condominio (che è un vincolo accettato da tutti coloro che vi risiedono o che, comunque, utilizzano porzioni dello stabile condominiale).
E’ presumibile che il regolamento di condominio contenga un articolo nel quale si prevede che non è possibile svolgere attività lesive o limitative dell’uso, da parte di altri condomini, delle rispettive proprietà.
E quindi, in altri termini, se un condominio, con le proprie attività di ristrutturazione edile (di cui egli risponde direttamente anche se sono state commissionate a una ditta esterna), produce emissioni sonore tali da rendere non pienamente fruibile, per intensità, orarie/o giorni, le porzioni condominiali di altri condomini, egli viene meno all’obbligo regolamentare che ha accettato. Anche se il condominio avesse avvisato l’amministratore dello stabile delle proprie attività, non potrebbe chiedere/pretendere, da parte di tutti gli altri condomini, una eccessiva comprensione alle sue specifiche esigenze di ristrutturare, facendo conseguentemente rumore.
Si ricorda, infine, che le attività temporanee, quali i cantieri edili, possono chiedere al sindaco, ex Dcpm 1° marzo 1991 e legge 447/1995, una deroga al rispetto dei limiti di legge. Tale richiesta di delega è regolamentata da leggi regionali e , sovente, anche da regolamenti comunali. Nella richiesta di delega il responsabile della sicurezza (Rspp, responsabile del servizio di prevenzione e protezione) del cantiere deve indicare una serie di informazioni, tra le quali gli orari di lavoro e i valori di immissione sonora che prevede di produrre.
Quindi, si consiglia al lettore di rivolgersi al suo Comune per verificare se il condominio ha chiesto la deroga; se, come probabile, non lo avesse fatto, si può presentare un esposto al Comune stesso (inviando una semplice lettera), nel quale esporre il disagio che si offre in seguito delle continue immissioni sonore. Sarà poi il Comune ad attivare i controlli (solitamente avvalendosi dell’Arpa, Agenzia Regionale per la protezione dell’ambiente) e, quindi, tutte le procedure sanzionatorie del caso.
Spesso oggi,sia i coltivatori diretti che gli operai edili, usano sistemi molto comodi per i loro lavori, ma molesti per l’ambiente e gli abitanti che vivono in prossimità, “COL BENESTARE DI TUTTI “!?!.
la maleducazione e il mancato rispetto delle altre persone oggi è la normalità. c’è da stupirsi quando qualcuno rispetta le regole della civile convivenza. ormai tutti i settori sono invasi dai barbari che oltre a non saper lavorare, e quindi fanno dei lavori che sono delle vere e proprie maialate (soprattutto nel settore edile), se ne fregano di tutte le regole che tutelano la sicurezza del prossimo. Ciò accade perchè nessuno controlla e punisce
La sua risposta mi serve a poco. Ho 82 anni, ho già avuto due infarti (uno terribile e l’altro meno ma non da poco) è il martello penumatico mi entra nel cervello come un chiodo: mi impedisce di sentire la televisione o lavorare al computer. I muratori non fanno una piega e uno mi ha detto che potrei, uscire di casa e andare a fare un giro. Testuale! Possibile che ci sia ‘licenza di uccidere’ senza che si possano fermari questi sconsiderati!
Grazie
Gia’ da una settimana,al piano superiore usano il martello pneumatico,facendo cadere materiale dalle mensole e rottura di un lavello,impossibile guardare la tv e il computer,cambio continuamente camero,ma il rumore massacrante si sente dapertutto,io e mia moglie siamo ottantenni,e’ inverno e piove.loro dicono che hanno diritto(ad ammazzare la genta?o aspettano che noi ammazziamo loro?)