E’ cessato definitivamente l’accordo tra l’Italia e la repubblica di San Marino in merito al segreto bancario; grazie a una nuova ratifica che modifica la convenzione contraria alle doppie imposizioni sottoscritta tra Italia e la Repubblica di San Marino per cui era previsto lo scambio di materiale informativo utile a prevenire l‘evasione fiscale. Questo primo “baluardo protettivo” è finalmente caduto ma ve ne sono molti altri ancora.
Il più complesso resta quello della Svizzera, poichè la vede impegnata in un accordo plurimo detto ” Accordi di Rubik“, questo tipo di rapporto la lega all’Austria alla Germania e al Regno Unito, da qui la complessità palese di uno scioglimento del muro protettivo che consente il mantenimento dell’anonimato sui conti; anonimato ricompensato da una tassazione forfettaria sul passato e un prelievo standard per il futuro.
L’Italia si sarebbe posta volentieri nella medesima posizione, tenendo in conto che i depositi degli italiani in Svizzera è di circa 120 miliardi di euro. In merito alla questione il Governo Monti aveva avviato delle trattative che però si sono subito arenate. Dopo questi iniziali tentavi, ora è l’Europa stessa a prendere in carico il problema, e a cercare un’apertura di dialogo con la Svizzera sulla scia dell’America che ha sottoscritto un accordo con lo stato Elvetico, che è un osso veramente duro, e pare non intenda eliminare il segreto bancario. Infatti dalla Camera Bassa è subito partito il veto alla rimozione del segreto, la maggioranza ha infatti bocciato la procedura di urgenza sulla discussione incentrata sulla ratificazione dell’accordo fiscale con gli Stati Uniti.
A differenza di tutti gli altri stati europei e non che hanno dichiarato, come ad esempio il Lussemburgo, che entro il 1 gennaio 2015 saranno aperte le porte alla revisione di tutti gli accordi con l’estero sul trattamento fiscale dei conti correnti dei cittadini non residenti. Di buon auspicio quindi per l’innovazione delle procedure inerenti il segreto bancario la sinergia tra paesi che condividono il progetto di rimozione dei baluardi fiscali.