Il rinnovo della patente a partire dal 7 febbraio si basa su regole diverse. Da circa un mese, infatti, nel momento dell’aggiornamento della licenza di guida, i tradizionali adesivi e tagliandi non sono più soggetti a rilascio, ma si va avanti con l’emissione di un documento che si pone a sostituzione, temporanea, della nuova patente.
A tal proposito, per consentire ai diretti interessati la ripresa degli aspetti più importanti relativi alla nuova procedura, il 3 marzo, il Ministero dei Trasporti ha emesso una circolare in cui sono spiegate in maniera dettagliata tutte le nuove regole.
Per prima cosa, va detto che quando tutte le visite mediche previste per la conferma di un documento di guida terminano positivamente, colui che le ha effettuate è tenuto a comunicare per via telematica al Ministero i dati e a trasmettere alla motorizzazione anche una fotografia congiuntamente alla firma originale di colui a cui è intestato il documento.
Anche qui, se l’esito dell’istruttoria elettronica sarà favorevole, sarà subito consegnata una ricevuta a sostituzione della nuova patente, con tutti i dati dell’interessato, che consentirà per 60 giorni, la circolazione fino al ricevimento postale della copia della patente, per un termine massimo, comunque, di 60 giorni dalla data del rilascio. In altre parole, dopo la verifica sanitaria sarà assegnata la ricevuta che consente la circolazione almeno fino a quando non sarà consegnato il duplicato della licenza.
La procedura fino ad ora presa in esame, non vale per i rinnovi delle patenti speciali, ai declassamenti con contemporaneo rinnovo e ai rinnovi delle patenti perse, rubate e distrutte poiché in questi casi bisogna rivolersi alla motorizzazione civile.
Ad ogni modo, il medico ha l’obbligo di far controllare al titolare della patente, i dati che si trovano all’interno della ricevuta e la validità dei versamenti che risultano indispensabili. Se dovesse palesarsi una qualunque difformità tra i dati presenti nella vecchia patente e la ricevuta, sarà il nuovo attestato ad essere preso in considerazione.
Quando risulta necessario effettuare il rinnovamento della patente ritirata dalla polizia perché giunta a scadenza, l’interessato è tenuto ad effettuare l’esibizione del verbale di contestazione ed un documento di riconoscimento in modo tale che il sanitario sia messo in condizione di andare avanti con la pratica.
In capo al trasgressore, in ultima analisi, pende l’obbligo di presentazione presso la prefettura per ritirare la vecchia patente che si distruggerà nel momento in cui si riceverà, tramite posta, la nuova.