Reverse charge, fatture integrate per il regime forfettario

Il nuovo reverse charge interessa imprese e professionisti più di quanto non avvenisse in passato, come per esempio le imprese di pulizia.

Registrazione fattura reverse charge

Per i soggetti in regime ordinario le fatture ricevute in reverse charge ed integrate dell’Iva, che devono essere registrate nel registro delle fatture emesse ed in quello degli acquisti, impattano l’imposta e nulla è dovuto all’erario.

Ad esempio un medico o qualsiasi altro soggetto che effettua operazioni esenti da Iva, che affidano ad un impresa le pulizie dello studio, riceve la fattura non soggetta ad Iva, deve integrarla dell’Iva e registrarla sia nel registro degli acquisti che delle vendite; però siccome il predetto soggetto non ha diritto alla detrazione, dovrà versare periodicamente l’imposta, adempimento che prima non faceva; per di più perde l’esonero dalla dichiarazione annuale Iva.

Analoga situazione si presenta per un imprenditore agricolo che opera nel regime speciale Iva di cui all’articolo 34 del Dpr n. 633/72 per il quale non opera la detrazione dell’imposta assolta sugli acquisti e quindi ad esempio ha appaltato l’installazione di un impianto elettrico dovrà versare l’Iva all’erario. La norma non prevede l’ipotesi in cui l’agricoltore committente sia in regime di esonero Iva (volume d’affari dell’anno precedente non superiore a 7mila euro) il quale fra l’altro è esonerato dai versamenti. In base al dato letterale della norma l’agricoltore esonerato dovrebbe fare nulla, ma però tale situazione intralcia il sistema.

Fattura reverse charge ricevuta da forfettario, cosa fare?

Si osserva che in ordine agli adempimenti Iva l’agricoltore esonerato si trova in una situazione analoga ai contribuenti minimi/forfettari per i quali però la norma prevede espressamente che tali soggetti, versano l’Iva sugli acquisti in reverse charge.

I contribuenti minimi ed i nuovi forfetari emettono fattura senza applicazione dell’imposta ma segnalando che applicano il particolare regime; quindi il committente non deve integrare la fattura. Invece per le fatture d’acquisto essi risultano debitori d’imposta ed integrano le fatture ricevute in reverse charge e versano l’Iva entro il giorno 16 del mese successivo a quello di effettuazione delle operazioni.

4 commenti su “Reverse charge, fatture integrate per il regime forfettario”

  1. Buonasera Gentile Dottore
    Nel caso di un soggetto forfettario che acquista delle pubblicita su Facebook gli unici adempimenti in vigore sono l’integrazione iva in fattura e il versamento iva entro il 16 del mese successivo alla ricezione della fattura in reverse charge ?
    Puo farmi un esempio pratico di come si effettua integrazione iva in fattura ?
    Per il versamento iva esiste un minimo di importo

  2. Buongiorno
    Ho un’attività in regime ordinario, vorrei sapere come devo registrare una fattura senza iva ricevuta da un forfettario.
    Si registra come per il reverse charge sia in acquisto che in vendita?
    Grazie

  3. Invece per le fatture d’acquisto essi risultano debitori d’imposta ed integrano le fatture ricevute in reverse charge e versano l’Iva entro il giorno 16 del mese successivo a quello di effettuazione delle operazioni.
    Come devo integrare le fatture ricevute dal fornitare che mi applica il reverse carge , e nella fattura del cliente devo indicare qualcosa in specifico visto che non li applico iva in quanto regime forfettario , il codice tributo è sempre 6099 la ringrazio

  4. Buongiorno
    Ho un’attività in regime ordinario, vorrei sapere come devo registrare una fattura senza iva ricevuta da un forfettario per la vendita di rottami.
    Si registra come per il reverse charge sia in acquisto che in vendita?

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