Regime dei minimi dopo i 35 anni e lavoratore dipendente

Colgo l’occasione, rispondendo ad un lettore, di chiarire un altro aspetto del regime dei minimi 2012. E mi riferisco alla tanto discussa questione dell’età. In molti, infatti, forse fuorviati da vecchie interpretazioni, si chiedono se, superati i 35 anni di età, possano ancora aderire al suddetto regime.

Beh, premesso che secondo la normativa di riferimento il regime è applicabile solo alle persone fisiche che intraprendono un’attività d’impresa o di lavoro autonomo o hanno intrapreso un’attività d’impresa o di lavoro autonomo dal 2008 in poi, la disciplina chiarisce che il nuovo regime è applicabile solo per un periodo di tempo limitato, ovvero dall’inizio della nuova attività e per i 4 anni successivi.

E inoltre, che l’applicazione è ammessa anche oltre il 4° periodo d’imposta successivo a quello di inizio dell’attività, fino al compimento del 35° anno di età. Quindi, nessun veto è imposto a chi ha più di 35 anni e vuole aderire al regime dei minimi.

Il richiamo della normativa “fino al compimento del 35° anno di età” è stato inserito – in parole povere – per dare la possibilità, ad un ragazzo, ad esempio di 25 anni, di protrarre il regime oltre i 5 anni (“dall’inizio della nuova attività e per i 4 anni successivi”).

Per quanto riguarda invece l’essere dipendente e la mera prosecuzione, vi rimando al post Un dipendente può aprire partita iva con il regime dei minimi?

1 commento su “Regime dei minimi dopo i 35 anni e lavoratore dipendente”

  1. Buongiorno Dott. Mari,
    vorrei sapere se l’articolo, alla data odierna (01/10/2012), è ancora attuale. In altre parole, è possibile aprire il regime dei minimi per una persona fisica che ha 37 anni di età? e se si per quanti anni?
    Grazie

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