Continua la nostra analisi sul regime dei minimi. Oggi esaminiamo il caso in cui un contribuente che ha aderito al regime dei minimi, quello con tassazione al 5% per capirci, non consegue ricavi, ma ha solo fatture acquisti e quindi chiude l’anno con una perdita. In questo caso sono dovute imposte?
Regime dei minimi reddito zero
Bisogna prima di tutto distinguere se si tratta di un artigiano, commerciante, libero professionista iscritto ad una cassa (commercialista, avvocato, ingegnere, architetto) o un libero professionista senza cassa, iscritto alla gestione separata Inps.
Nel primo caso, anche se si chiude l’anno con una perdita, l’artigiano o il commerciante sarà comunque tenuto a versare i contributi previdenziali all’Inps. Il minimale fisso, attualmente intorno a 3.300 euro si versa in quatto rate alle seguenti scadenze: 16 febbraio, 16 maggio, 16 agosto, 16 novembre.
Anche il professionista iscritto all’albo versa i relativi contributi previsti dal proprio albo di appartenenza, spesso con agevolazioni previste per i neo iscritti.
Discorso diverso riguarda i professionisti senza cassa di appartenenza e quindi iscritti alla gestione separata inps. In questo caso i contributi previdenziali si versano in percentuale al reddito. Di conseguenza in caso di reddito zero o perdita nulla è dovuto.
Salve, sono Federico un grafico pubblicitario è ho 39 anni.
Vorrei aprire iva con il Regime dei Minimi, ma allo stesso tempo vorrei continuare a lavorare Full Time, come Operatore alla Prestampa in una Litografia.
La mia domandà è se non posso superare i 30.000 € di reddito con o senza il reddito da lavoratore!
Vorrei sapere in oltre se devo pagare i contributi se già li pago come dipendente!
Grazie
Cordiali Saluti
Federico
Il limite fa riferimento al volume d’affari della sola partita iva. Non si tiene conto del reddito da dipendente.
Essendo dipendente può richiedere l’esonero all’Inps.