Quando si valuta l’acquisto di una casa è buona regola informarsi anche sulle imposte da pagare sulla compravendita. Anche perché queste ultime non variano solo tra prima e seconda abitazione, ma anche tra nuovo e usato.
Dal 01° gennaio 2014 molto è cambiato nel panorama delle tasse sulla compravendita. Per quanto riguarda l’abitazione principale, le agevolazioni prima casa oggi contemplano un’imposta di registro scesa al 2% dal precedente 3% del valore catastale (9% dal 10% per la seconda casa), mentre le imposte ipotecaria e catastale oggi sono di 50 euro l’una (prima erano di 168 euro). Ma l’imposta di registro si versa con un importo minimo di mille euro.
Tutte queste agevolazioni relative all’acquisto della prima casa riguardano le abitazioni non di lusso (occorre pertanto accertarsi che l’abitazione non faccia parte delle categorie catastali A/1, A/8 oppure A/9. Non solo. Per averne diritto la casa deve essere ubicata nel comune in cui l’acquirente ha la residenza o in cui intende stabilirla entro 18 mesi dalla stipula o nel comune in cui ha sede o svolge la propria attività principale. E chiaramente non bisogna avere già intestata un’altra prima casa.
Per quanto riguarda le nuove costruzioni, quando si acquista dall’impresa costruttrice entro cinque anni dalla fine dei lavori la prima casa ha diritto a un’Iva ridotta al 4% mentre le imposte di registro, ipotecaria e catastale in misura fissa di 200 euro ciascuna (prima erano di 168 euro).
Quando si acquista la prima casa da un’impresa che non è quella costruttrice e che non ha eseguito i lavori di restauro, risanamento o ristrutturazione oppure si acquista da impresa costruttrice (o di ristrutturazione) dopo cinque anni all’ultimazione dei lavori la compravendita è esente da Iva, l’imposta di registro è definita nella misura del 2%, mentre l’imposta è fissa di 50 euro così come lo è l’imposta catastale.