Tra le tante email che ricevo e commenti sul blog spesso mi viene posta questa domanda:
“Sono un contribuente che ha aderito al regime dei minimi. Esiste un elenco di costi che posso scaricare?”
Ho deciso allora di scrivere un articolo e fare un pò di chiarezza.
Costi deducibili regime dei minimi
La domanda, così come la risposta, interessa non sono quei contribuenti che hanno aderito al regime dei minimi, ma tutti coloro che hanno una partita iva.
Questo perché non esiste un vero e proprio elenco di costi deducibili, ma il principio generale è che un costo è deducibile se inerente l’attività che si svolge (principio di inerenza).
Faccio un esempio per capirci. Una modella potrà dedurre dal reddito i costi del parrucchiere, o i prodotti per la cura della bellezza, o le spese di abbigliamento, tutti costi non deducibili per esempio da chi svolge un attività commerciale o un attività che si svolge prevalentemente sul web.
Esistono poi tutta una serie di costi “buoni” per tutte le attività.
Innanzitutto i contributi previdenziali, la spesa più ingente che tutti noi dobbiamo affrontare. Un contribuente minimo potrà dedurli dal reddito al 100%.
Poi ci sono i costi per l’autovettura (carburanti, manutenzione, assicurazione, bollo) o i costi di telefonia, deducibili entrambi per un contribuente minimo al 50%, perché considerati ad uso promiscuo.
Un cenno a parte merita l’acquisto di attrezzature. Per esse non opera l’ammortamento, ma in regime dei minimi il relativo costo potrà essere dedotto per intero nell’anno in cui viene pagato. Attenzione a non superare il limite triennale dei 15.000 euro.
Ricordiamo che un contribuente minimo deduce come costo anche l’importo dell’iva.
Gentile Dottor Marra,
leggevo adesso che effettua preventivi gratuiti. Personalmente sto cercando un commercialista per l’apertura della partita iva con il regime dei minimi.
Il motivo per cui voglio aprire partita iva è il seguente: fatturare il mio lavoro di articolista e guadagnare con il mio blog attraverso banner, affiliazioni, articoli sponsorizzati (e tutti gli altri modi con i quali è possibile guadagnare attraverso uno spazio web).
Avrei quindi bisogno di un preventivo iniziale per capire quali sono le spese che dovrei sostenere per l’apertura della partita iva.
La ringrazio per l’attenzione e le auguro un buon inizio dell’anno!
Buongiorno,
il codice attività più adatto per gestire questa tipologia di attività è il “731102 – CONDUZIONE CAMPAGNE MARKETING E ALTRI SERVIZI PUBBLICITARI”, con la possibilità di aggiungerne anche altri.
Questo codice attività prevede l’iscrizione alla camera di commercio. I costi per l’iscrizione riguardano il versamento dei diritti e bolli di segreteria all’atto dell’iscrizione (17,50+18,00 euro), più il diritto annuale pari a 88 euro (importo dovuto ogni anno).
La spesa maggiore riguarda i contributi inps, pari ad € 3.300 circa. Cifra da versare al di là di quanto si guadagna.
Per il preventivo ci contatti via email.
Salve, volevo sapere se esisteva un codice attività specifico per la mia professione: informatore scientifico; a breve infatti vorrei aprire una p. iva con il regime dei minimi. E se era obbligatorio versare i contributi previdenziali, considerando l’ipotesi che io (all’inizio della professione) in un anno potrei non raggiungere una somma di guadagno che mi consenta di versare neanche la soglia minima che se non ricordo male si aggira intorno le 3000 euro l’anno. Grazie
Ho bisogno di recuperare tutti i costi come posso fare?? Come regime dei minimi
Sicura è in regime dei minimi o forfettario?
Salve, volevo sapere se, in regime dei minimi, tra i costi deducibili relativi all’uso promiscuo della propria abitazione, le utenze di luce, telefono e gas devono essere per forza affari oppure private. Naturalmente intestate sempre al titolare della P.IVA.
Grazie per la Sua cortese risposta.
Buongiorno Antonio, possono essere anche utenze intestate alla persona fisica. La deduzione sarà in questo caso del 50%. Lo ha chiarito anche l’Agenzia delle Entrate nella circolare n. 35/E.
Trova un apposito articolo anche sul nostro sito. Vedi articolo “Studio in casa spese deducibili?”
Buongiorno, sono una dipendente part time del settore privato, ho avuto la possibilità di trovare un lavoro come collaboratore, desideravo sapere a quali costi andrei incontro aprendo la partita iva con il regime dei minimi. Sarei costretta anche a pagare INPS e INAIL? In attesa di cortese riscontro ringrazio anticipatamente.
Cordiali saluti,
Barbara
Dipende dal tipo di attività che svolge con la partita iva.
Buongiorno Dott. Marra,
dal 2011 ho aperto PI esvolgo l’attività di Massaggiatore in libera professione (cod attività 869029). Applico il regime dei minimi e sono iscritta alla Gestione Separata dell’INPS. Non ho uno studio mio, ma pratico appoggiandomi ad alcune associazioni oppure a domicilio del cliente. Ho stipulato una polizza Infortuni che mi consenta una certa tranquillità in caso appunto di infortunio durante la mia attività lavorativa e non. Non riesco a chiarirmi il dubbio se posso o meno scaricare il costo di questa polizza assicurativa e in che percentuale. La ringrazio in anticipo per quanto potrà chiarirmi e porgo cordiali saluti
Valeria
Salve Valeria,
la polizza infortuni ha lo stesso trattamento fiscale delle polizza vita. Entrambe sono spese detraibili (19%).
Se ha quindi altri redditi soggetti ad Irpef può godere della detrazione fiscale.
Se invece ha solo redditi da partita iva in regime dei minimi non può scaricare il costo.
La ringrazio molto per la risposta e per questa attività online che consente di avere informazioni gratuitamente permettendo a tutti di concentrarsi su quesiti che richiedono particolare attenzione. Grazie
Valeria
Articolo molto interessante ed utile però avrei una domanda da porre:
sono un superminimo ma quando vado in albergo (pagato non da me ma dall’azienda per cui collaboro) la fattura viene intestata a mio nome con tutti i miei dati (p.iva etc..); quando però a fine mese emetto fattura, inserisco l’importo dell’albergo (iva compresa) sotto la voce “spese da voi anticipate” che vanno a sommarsi nell’imponibile per poi andare a sottrarsi nel “saldo parcella”.
In questo caso, l’albergo viene dedotto completamente o nella misura del 75%? in quest’ultimo caso la cosa mi pare piuttosto ingiusta visto che dovrei andare a pagare delle tasse su soldi che non ho mai speso..
grazie per la risposta, G.
A mio avviso la cosa più corretta sarebbe che il documento venga intestato all’azienda per cui collabora.
In fattura addebiterà tali spese come “rimborso spese anticipate in nome e per conto del cliente” art. 15. In questo caso, tali spese non vengono conteggiate nei ricavi.
Salvo, pongo le seguenti domande:
1. mi è stato detto che ai fini della deducibilità è necessario attivare un utenza telefonica commerciale la cui deducibilità ai fini IVA è del 50% mentre ai fini del reddito è dell’80%. E’ corretto? Se stipulassi un contratto privato quale sarebbe la differenza?
2. Se le utenze telefoniche ed energetiche sono intestate a me posso scaricarle anche se l’immobile non è di mia proprietà ma di mio marito? Mi confermate che non ho bisogno di alcun contratto (Es. comodato)?
Salve,
1) Non è necessario attivare un’utenza commerciale. Può comunque portare in deduzione le spese ad uso promiscuo. In regime dei minimi le utenze si scaricano sempre al 50% anche se attiva un’utenza commerciale. Caso diverso se è in altro regime fiscale.
2) Confermo. Non occorre nessun contratto.