Hai svolto una prestazione occasionale all’estero e vuoi sapere come devi comportarti con il fisco?
Oggi ti spiego cosa devi fare e quali sono le tasse da pagare.
Tassazione prestazione occasionale all’estero
La tassazione dei redditi di lavoro occasione all’estero viene regolata dall’art. 3, comma 1 del TUIR che stabilisce il principio di tassazione su base mondiale secondo cui le persone fisiche vengono tassate in Italia tenendo conto dei redditi che sono stati prodotti ovunque.
Ne consegue quindi che chi svolge un’attività di lavoro autonomo occasionale all’estero dovrà indicare i redditi nel quadro RL del Modello Unico PF, sottoponendosi a imposizione fiscale italiana. I redditi derivanti dallo svolgimento di attività di lavoro autonomo che non vengono esercitate solitamente sono inclusi nel resto dei redditi.
Nello specifico i redditi che derivano da attività di lavoro autonomo occasionale provengono dalla differenza tra l’ammontare che è stato percepito durante il periodo d’imposta e le spesse relative alla loro produzione. Se il compenso che è stato percepito corrisponde alle spese fondamentali per lo svolgimento dell’attività professionale, l’Agenzia delle Entrare ha previsto l’opportunità di non dichiarare le somme in questione nella dichiarazione dei redditi. C’è da dire che comunque che l’esercizio della potestà impositiva italiana deve essere commisurato alle Convenzioni contro le doppie imposizioni che sono state stipulate dall’Italia. In questo caso, è prevista la tassazione nello Stato di residenza del soggetto ad eccezione di chi ha una base d’affari nel Paese estero.
Importante è anche l’applicazione della ritenuta alla fonte che sancisce che tutti i soggetti di diritto estero che non sono residenti in Italia possono agire come sostituti d’imposta effettuando la ritenuta a titolo di acconto. L’ente estero che viene obbligato a fare ciò è soltanto quello che è tenuto alla presentazione della dichiarazione dei redditi nel nostro Paese, esonerando di conseguenza tutti gli altri.
Le istruzioni al modello 770/2014 non riguardano le società non residenti nel territorio dello Stato: se la società di diritto estero deve presentare la dichiarazione dei redditi in Italia, dovrà necessariamente agire come sostituto d’imposta mentre, se la società di diritto esterno non è tenuta a presentare la dichiarazione dei redditi in Italia, non dovrà necessariamente agire come sostituto d’imposta.
Per quanto riguarda l’aspetto contributivo, bisogna distinguere i compensi occasionali inferiori e superiori a 5000 euro. Nel caso in cui la soglia venga superata, sarà proprio il committente a operare le ritenute previdenziali versandole alle sede Inps di competenza. Se invece il committente estero non è sostituto d’imposta in Italia, sarà il percipiente ad auto-liquidare il dovuto in sede di dichiarazione dei redditi con successiva evidenziazione nella sezione RR nel modello Unico.
questa qui è una delle materie più oscure in cui un cittadina ( e anche un commercialista) si può imbattere….ho provato a scrivere su diversi forum e a parlare con alcuni commercialisti ma ho sempre avuto pareri discordanti…espongo la mia situazione e vediamo se si riesce a venirne fuori questa volta…
sono studentessa e vorrei iniziare un lavoro da casa (in italia ovvio) per un’azienda cinese, che mi chiede di lavorare come indipendent contractor (ovvero sarei un lavoratore autonomo)… ora il mio dubbio è se aprire o meno una P. IVA anche perchè il flusso di lavoro non è determinabile allo stato attuale…che io sappia inoltre con la P IVA regime dei minimi non si può fatturare extra eu. La mia domanda è: si può iniziare a lavorare come collaboratore occasionale e poi nel caso ci si renda conto che il flusso di lavoro è costante e consistente, solo dopo aprire una P.IVA?
Se si (ovviamente sotto i 5000 euro annui) devo dichiarare tali redditi? e a quanto ammontano le tasse su tali redditi se il mio reddito attuale è pari a zero?
grazie a coloro che sapranno fornire informazioni attendibili (possibilmente citando anche la normativa).
Buongiorno,
in regime dei minimi non si possono effettuare “cessioni all’esportazione” (art. 8 D.p.r. 633/72), vale a dire vendita di beni. Lei offre un servizio, non c’è la spedizione di un bene e quindi non rientrano nell’art. 8. Nel suo caso quindi può, aprendo partita iva, aderire al regime dei minimi e fatturare fuori UE. Maggiori approfondimenti può leggerli qui: Regime dei minimi prestazioni extra ue.
L’alternativa all’apertura della partita iva è nel suo caso la prestazione occasionale. Consideri una percentuale di tassazione del 23%. Sotto i 5.000 euro non deve iscriversi alla gestione separata. Se le prestazioni sono continuative (superano 5.000 euro e 30 gg) deve aprire partita iva ed iscriversi alla gestione separata Inps.
Salve,
mi è stato chiesto da un’azienda tedesca di lavorare come free lancer pagata mensilmente su base oraria. Dovrei quindi emettere una ricevuta ogni mese nel quale lavoro. Se dovessi lavorare ogni mese senza nessun vincolo orario e a fine anno non supero 5000€ annuali pur avendo emesso 12 ricevute posso evitare di aprire partita iva?
Mi è stato chiesto di lavorare dall’italia come freelancer per azienda in UK. La paga orario è di 15 sterline l’ora, ma il lavoro è davvero occasionale e non continuo. Come devo comportarmi?Iniziero’ a breve ed entro il 31 dicembre non fatturerà sicuramente più di 5k lordi.
Superando quella quota … dovrai sicuramente aprire partita IVA … considera anche … che eventuali controlli difficilmente sono applicabili , quindi a meno che le prestazioni occasionali per una società, diventino per più società con la conseguente richiesta aumento futuro di fatturazioni è ricevute fiscali.
Non fare l’errore di fatturare ad altri a te vicini, come ad esempio società amiche … soprattutto se questi hanno la possibilità del regime dei minimi, poi diventa ingarbugliata la fatturazione per loro, con conseguenti pagamenti non preventivati.
Questa è una situazione da vagliare con attenzione … un consiglio se in un futuro aumentano le prestazioni occasionali … magari prevedi la possibilità di pagare tasse in UK non in ITALIA … ovviamente se questo conviene.
E’ questo credo che accadrà gia nel breve figuriamoci in futuro … si è già visto attualmente con la BREXIT … il Regno Unito ha aperto a molti professionisti su molti campi lavorativi … soprattutto per quanto riguarda il regime fiscale.
Buongiorno,
ho effettuato una prestazione occasionale dall’italia per una ditta straniera quanto devo pagare di tasse visto che l’importo supera i €5.000.
Grazie
Salve,
mi è stato proposto un lavoro per una società svizzera con un contratto freelance. Non superando i 5000 annui suppongo sia una prestazione occasionale. Devo fare qualche comunicazione di avvio lavoro o dovrò soltanto presentare le ricevute emesse in dichiarazione redditi l’anno prossimo? Bisogna usare la piattaforma inps o essendo la ditta svizzera si procede diversamente? Grazie
Buon giorno,
Come sono integrabili nel nostro ordinamento servizi come Xolo Go o Fatturazio di ditte che fatturano per conto terzi?
Gli utili come potrebbero essere dichiarati in dichiarazione dei redditi?
Buongiorno, sono lavoratore subordinato in Italia e residente in Italia e per il mio lavoro ho molte conoscenze all’estero in vari settori industriali.
Ho fatto incontrare e sviluppare una attività di compravendita di prodotti tra 2 soggetti esteri e su tali attività mi viene riconosciuta una provvigione di circa il 3% da liquidarsi in una o 2 volte l’anno.
Si tratta di importi superiori ai 5000 €; come dovrei comportarmi con il 730 e che livello di tassazione avranno tali importi considerando che ho un RAL di circa 60/70 k € / anno?
Buongiorno,
Vi ringrazio tanto per la Vostra disponibilità! Ho tradotto un romanzo per una scrittrice tedesca. Visto che il compenso è inferiore a 5.000€ annui emetterei una ricevuta come prestazione occasionale. Come posso fare visto che l’IVA lei non la può pagare ma dovrei pagarla io? Quando emetto prestazione occasionale per autori italiani con Partita Iva se il compenso concordato è per es. € 2000 loro mi fanno solo il bonifico dell’imponibile e il restante importo lo pagano direttamente come tassa.
Spero di essermi spiegato,
Grazie,
Marco