Partita iva e lavoro dipendente contemporaneamente, si può?

Sono sempre più frequenti le richieste di informazioni in merito alla possibile coesistenza tra partita iva e lavoro dipendente, vale a dire la possibilità di aprire un’attività autonoma e restare allo stesso tempo dipendenti. L’aspetto più discusso riguarda la corretta qualificazione dei soggetti che avviano l’attività dal punto di vista della contribuzione previdenziale INPS.

La fattispecie che tratto in questo articolo riguarda i dipendenti di aziende private poiché nel settore pubblico esistono specifiche disposizioni circa la possibilità o meno di affiancare il lavoro dipendente con altre attività. Si veda il nostro articolo dipendente pubblico e partita iva

Partita iva e lavoro dipendente, doppia contribuzione Inps?

Entrando nel merito della questione, si deve subito precisare che non si arriva alla stessa conclusione se l’attività è svolta in forma d’impresa oppure come lavoratore autonomo.

Il dipendente full time, versa i contributi INPS per il tramite del proprio datore di lavoro; se intende avviare un’attività in proprio diventa necessario capire che cosa ciò comporta ai fini contributivi in quanto, in prima analisi, sembrerebbe aggiungersi un onere contributivo rispetto a quello già presente come lavoratore dipendente.

La risposta a questa problematica è la seguente:

– se il lavoratore dipendente avvia un’attività d’impresa commerciale egli, avendo già un lavoro che si possa qualificare come prevalente sia in termini di tempo che in termini reddituali (reddito annuo come lavoratore dipendente maggiore del reddito derivante dall’attività commerciale), non dovrà essere iscritto alla gestione commercianti dell’INPS e quindi non dovrà versare ulteriori contributi (nemmeno il minimale previsto) rispetto a quelli che già versa come dipendente;

– se invece l’attività che viene avviata è di lavoro autonomo (libero professionista), il lavoratore dovrà necessariamente iscriversi alla gestione separata INPS versando il contributo con aliquota ridotta.

Nel primo caso, se ricevi una comunicazione di iscrizione dall’INPS ti consiglio di recarti presso l’ente con le ultime buste paga. Puoi così provare l’esistenza del rapporto di lavoro dipendente.

Leggi anche:

Un dipendente può aprire partita iva

Come dichiarare redditi da lavoro dipendente e partita iva

Non è raro il caso in cui un lavoratore dipendente decida di aprire partita iva per svolgere un secondo lavoro.
Ma qual è il modello da presentare per dichiarare i propri redditi al fisco?

I titolari di partita iva dovranno obbligatoriamente presentare il mod. unico, con il quale dichiarare tutti i redditi: da lavoro dipendente (certificati attraverso il CUD), quelli conseguita in seguito all’apertura della partita iva, redditi da locazione, ecc.
Costoro quindi non potranno presentare il mod. 730 e beneficiare così del rimborso in busta paga, così come avviene per i lavoratori dipendente che non hanno partita iva.
Da sottolineare come tali soggetti dovranno presentare ugualmente il mod. Unico anche in assenza di redditi da partita iva da dichiarare.

Eventuali crediti derivanti dalla liquidazione della dichiarazione dei redditi potranno essere lasciati per compensare eventuali imposte dovute oppure potranno essere richieste a rimborso. In questo ultimo caso sarà l’agenzia delle entrate ad effettuare il rimborso, inviando comunicazione direttamente al contribuente. In questi casi i tempi sono sicuramente lunghi, nell’ordine di due/tre anni.

In conclusione vale la pena precisare che non si incontrano evidenti difficoltà qualora il contratto di lavoro dipendente sia a tempo pieno e con durata indeterminata. Se, al contrario, il contratto di lavoro è a tempo determinato (ad esempio per pochi mesi), l’esonero contributivo si può richiedere solo per quel periodo.

Se hai altri dubbi sul tema lavoro dipendente e partita iva, Contattami per un consulto gratuito.

212 commenti su “Partita iva e lavoro dipendente contemporaneamente, si può?”

  1. Sono dipendente partime di un privato e titolare di partita iva con impresa familiare con il coniuge, ho sempre pagato i contributi commercianti per l’intero anno e lo stesso per il coniuge e nessuno mi sa dire se è corretto e cosa fare da ora in avanti.Mi potrebbe dare delucidazioni con riferimenti normativi o circolari?Grazie

    1. Buongiorno,
      non ci sono riferimenti normativi precisi, è l’inps a valutare l’esonero o meno sulla base di due fattori: tempo impiegato e reddito percepito.

      Se da dipendente risulta essere la primaria sia dal punto di vista dei redditi, sia dal punto di vista del tempo impiegato, può richiedere l’esonero dal versamento dei contributi inps.
      Questa è una valutazione che spetta all’inps.
      Le consiglio comunque di recarsi allo sportello inps della sua città, con le ultime buste paga e cud e farne richiesta.
      Potrebbe ottenere l’esonero per ciò che riguarda la sua posizione, mentre il coniuge se non ha redditi da dipendenti è tenuto al versamento dei contributi inps per intero.

      Saluti

      1. Buongiorno
        Sono un lavoratore Autonomo piccolo imprenditore con partita Iva
        Mi offrono un assunzione part/time x 4 giorni e 4/5 ore lavorative x un compenso 600/ 700 €.. Posso mantenere l iscrizione alla partita IVA. è stando in attesa di un suo riscontro
        Distinti saluti

  2. SE INVECE IL RAPPORTO DI LAVORO E’ COME AMMINISTRATORE MI SPIEGO MEGLIO AMMINISTRATORE DI SOC. X E VERSO CONTRIBUTI ALLA GESTIONE SEPARATA SOCIO DI SRL COMMERCIALE Y VERSO ANCHE CONTRIBUTI ALLA GESTIONE COMMERCIANTI L ATTIVITA’ ALL’INTERNO DELLA SOCIETA E’ CONDOTTA DA ALTRO AMMINISTRATORE E SOLO IN MODO PARZIALE DAI SOCI

  3. salve colgo l’occasione per ringraziare per i consigli che date e le informazioni. Grazie. Io ho una pizzeria d’asporto e sono aperta solo 20 ore settimanali, l’inps lo devo pagare tutto? oppure sono una percentuale?

  4. buongiorno, sono anche io una dipendente di uno studio di architettura, sono iscritta all’albo e vorrei lavorare anche autonomamente dovrei pertanto versare il
    18% alla gestione separata dell’inps di cui posso rivalermi in fattura del 4%
    devo iscrivermi all’inarcassa? nel caso quanto devo versare?
    poi oltre a questi versamenti devo pagare le tasse con il 730 sul mio reddito complessivo compreso anche delle prestazioni come libero professionista?
    e se decidessi di fare solo la ricevuta per prestazione occasionale?

    1. Salve,
      dovrà versare ad Inarcassa il contributo integrativo del 4%, che dovrà addebitare in fattura.
      E’ corretto versare alla gestione separata il 18%, mentre la rivalsa inps 4% (gestione separata) è facoltativa addebitarla in fattura al cliente.
      Presenterà il mod. unico con quale dichiarare tutti i suoi redditi, anche quello da lavoro dipendente. Questo se ha partita iva.
      Sotto i 5.000€ può emettere ricevute di prestazione occasionale.
      Se non ha partita iva può presentare il mod. 730.

  5. Salve , mia moglie è una lavotatrice dipendente part-time a tempo indeterminato con contratto a 25 ore settimanali , vorrebbe aprire una p.iva a regimi minimi . Deve versare i contributi inps ???
    Grazie in anticipo

        1. Deve fare richiesta di esonero già in fase di apertura partita iva (modello AC di ComUnica). Sarà l’Inps a valutare in base a quale sia l’attività prevalente (redditi e tempo impiegato).

  6. Salve
    L’aliquota dei versamenti INPS per un lavoratore dipendente (4* livello) di un’azienda del settore Metalmeccanica Piccola e Media Industria (snc) a quanto ammonta?
    Ipotizzando una busta paga netta di 1200€ mensili, a quanto ammonterebbero i contributi INPS netti?

    Inoltre, un’azienda con più di 15 dipendenti ha delle agevolazioni fiscali riguardo al versamento dei contributi in base al numero di dipendenti ?
    Non so, magari versando i contributi in modo cumulativo?

  7. Dott. Marra Buonasera,
    seguo il suo sito con molto interesse e trovo gli articoli sempre puntuali e molto chiari.

    Avrei da chiederLe gentilmente un chiarimento premesso che:
    sono un impiegato metalmeccanico azienda privata di 5 Livello (CCNL Industria privata e installazione d’impianti);

    Ho avviato una ditta individuale e richiesto esonero dal versamento del minimale Inps (3.200€);
    In caso la mia azienda mi mettesse in Cassa Integrazione Guadagni a zero ore mantengo il diritto all’esonero dal versamento del minimale Inps?
    ci sono degli adempimenti particolari?

    La ringrazio in anticipo.

  8. buona sera.. volevo sapere se era possibile ricevere un informazione… volevo sapere i requisiti per poter aprire un salone di parrucchiera… io vivo in provincia di treviso ho 27 anni quasi,ho seguito i 5 anni di apprendistato e poi sono passata parrucchiera qualificata di terzo livello a maggio 2012… spero di ricevere presto buone notizie,grazie distinti saluti

  9. buongiorno… sono un laureato in scienze motorie e collaboro con un centro di riabilitazione facendo 25 ore settimanali, fino ad adesso a prestazione occasionale,ma da ottobre 2013 mi hanno chiesto di aprire la partita iva perche nn è piu possibile la prestazione occasionale in quanto supero i 5000 euro annuali.Le volevo chiedere siccome il mio compenso era di 600 netti quanto dovrò chiedere di aumento per compensare le spese per la partita iva ?
    grazie mille

    1. Salve Gianni.
      Consideri che dovrà iscriversi alla gestione separata Inps. L’aliquota contributiva è attualmente del 27,72%, contributi che si calcolano sull’utile (ricavi – costi).
      Poi ci sono le tasse. Queste dipendono dal regime contabile che sceglie di adottare. Per esempio nel regime dei minimi si paga il 5% di tassazione. Deve verificare di possedere tutti i requisiti per aderirvi.
      In altri regimi la tassazione è più alta.
      Ipotizzando che abbia i requisiti per il regime dei minimi, credo che debba chiedere almeno 900/950 euro mensili per avere lo stesso reddito di adesso.

      Consideri che comunque con la partita iva può dedurre tutte le spese inerenti l’attività.

      1. Grazie della risposta…
        Per fortuna rientro nel regime dei minimi ma mi è stato proposto solo 150euro mensili in piu… non c’è possibilità di non pagarmi i contributi ma pagare solo la tassazione? visto che fino ad ora ho lavorato sempre a prestazione occasionale e nn contribuiti versati.
        Per beneficiare dei contributi versati,tra molti anni,si deve raggiungere un tot oppure ti spettano tutti i contributi versati in passato?
        Non so se sono riuscito ad essere comprensibile…

        1. Purtroppo i contributi da versare alla gestione separata sono obbligatori. Affinchè siano validi ai fini pensionistici bisogna versare per almeno cinque anni.

    2. Buongiorno, sono una dipendente di una ditta privata. Percepisco un buon reddito (circa 45mila) ma vorrei realizzare il sogno di aprire un negozio mio. L’idea, era di valutare la possibilità di modificare il mio orario di lavoro passando da full-time a part time (da 8 ore a 6 ore) per poter aprire il negozio solo il pomeriggio (più il sabato) Questo per poter iniziare. In questo caso a che tassazione in linea di massima andrei in conto? Grazie

  10. Salve Antonio, bisognerà sempre stabilire quale sia l’attività prevalente dal punto di vista dei redditi.
    Comunque l’esonero potrà richiederlo (in fase di apertura partita iva) e credo che, almeno nella fase iniziale, ci siano buone possibilità di ottenerlo, poi come detto, dipenderà dall’entità dei redditi che consegue con la partita iva.

  11. Salve,
    lavoro come grafico in un impresa della GDO. Ho un contratto full-time a tempo indeterminato.
    Ora vorrei aprirmi la partita IVA per intraprendere contemporaneamente l’attività di fotografo. Dovrei versare ulteriori contributi INPS? Di quali altri oneri dovrei farmi carico?
    Essendo un’attività nuova potrei rientrare nel regime fiscale dei “minimi”?
    grazie mille in anticipo

    1. Salve Massimiliano,
      l’attività di fotografo può essere svolta sia sotto forma di impresa che come libero professionista.
      Si potrebbero individuare come attività di libera professione quelle attività che vengono svolte in assenza di struttura e con poche attrezzature.
      In questo caso bisognerà iscriversi alla gestione separata Inps. Dovrebbe comunque versare i contributi in percentuale ridotta (18%), calcolati sull’utile.

      Se si configurasse attività d’impresa, dovrebbe iscriversi alla camera di commercio o meglio l’attività viene considerata artigiana, ed essendo lei dipendente full-time non avrebbe i requisiti per l’iscrizione all’albo artigiani.

  12. Ciao, quanto costa l’apertura della partita iva?? cioè le spese per l’iscrizione alla camera di commercio e bollettini vari.Si paga ogni anno o solo il primo??
    Quale dovrebbe essere il compenso annuale da pagare ad un commercialista per fatturati di 10-15.000 euro annui?? grazie

    1. Per una ditta individuale si versa, al momento dell’iscrizione, bolli e diritti di segreteria (17,50+18,00 euro).
      Entro 30 giorni si versa il diritto annuale 88 euro, importo che si paga annualmente.
      Per il compenso del commercialista dipende dal regime contabile (regime minimi, semplificata, ordinaria).

      1. ma se la partita iva la apro ottobre 2013, ho 31 anni e a apro come regime dei minimi,mi varrà fino a ottobre 2018? mi conviene aprirla a gennaio 2014 o ottobre 2013? cosa cambia? cioè i 5 anni come si calcolano?

  13. buonasera,
    domanda….se io ho una partita iva a regime minimo posso lavorare sotto padrone e lui farmi la busta paga???i contributi inps me li versa il datore di lavoro o devo versarli io???grazie!

    1. Buongiorno Elisa, in linea generale c’è compatibilita tra lavoro dipendente e partita iva.
      Per quanto riguarda i contributi Inps e la doppia contribuzione bisogna capire che tipo di attività si svolge con la partita iva, se libera professione o attività d’impresa.

    2. Sono un professionista geologo che ha vinto un bando di concorso al comune a tempo determinato parziale per 12 mes a 33 orei con la qualifica di funzionario Categoria D e mi dovrei occupare di aggiornamento del piano di emergenza comunale. Ho degli incarichi professionali in itinere ancora da completare. Posso mantenere la partita e
      l’iscrizione all’albo per completare e fatturare i lavorii avuti prima dell’ assunzione, nonnin conflitto e fuori dagli orari di lavoro dipendente ?

  14. buonasera
    gentilmente espongo brevemente la mia condizione , sono part verticale al 66 % con contratto a tempo indeterminato,lavoro dunque da gennaio ad agosto come dipendente , inoltre ho p iva come procacciatore d affari e iscrizione alla camera di commercio sono tenuto a versare i contributi inps per intero o esiste un regime agevolato ?preciso di non essere iscritto alla gestione separata

    1. Buongiorno,
      per quel periodo in cui è dipendente può, a mio avviso, richiedere l’esonero. Ne faccia richiesta alla sede inps di sua competenza, con tanto di documentazione (CUD, buste paga). Se l’attività principale dal punto di vista del reddito è quella da dipendente, io credo non abbia difficoltà ad ottenere l’esonero.

      1. salve dott a distanza di un po di tempo dopo aver presentato istanza cancellazione commercianti, l inps ha rigettato la stessa, indicando a motivo che “il contemporaneo svolgimento di attivita da lavoratore dipendente part time non rappresenta causa ostativa all assoggettamento contributivo della gestione speciale esercenti attivita commercio” .posso fare qualcosa al fine di evitare un aggravio eccessivo in termini di oneri contributivi considerato che i contributi verranno pagati sia da me per l attivita a partita iva che dal datore per 8 mesi all anno relativamente al lavoro da dipendente part time ? mi accingo a fare ricorso. grazie porgo cordiali saluti

  15. buongiorno, ho aperto P.I nel 2012 per attività libero professionale, e sono iscritta alla gestione separata inps di cui pago il 28% circa..a breve mi è stato proposto di essere assunta con contratto part -time per poche ore settimanali, da un’azienda privata, farei circa 24 ore mensili ..quindi l attività di dipendente non sarebbe la mia principale….vorrei sapere se in questo caso come professionista iscritta alla gestione separata, pagherei sempre il 28% o il 18% ! e se devo essere configurata dall’azienda nello stesso ruolo che ho nel lavoro autonomo o no….se vengo configurata nello stesso ruolo, rientrerei nella mera prosecuzione? tra l altro è possibile che sempre a breve la clinica per cui lavoro mi proponga un contratto comelibera professionista..quindi sempre a partita iva… cambierebbe qualcosa questo? spero in una risposta…grazie

    1. Buongiorno Sabrina, essendo iscritta ad altre forme previdenziali verserà i contributi con aliquota ridotta.
      L’azienda l’assumerà per la mansione che svolge all’interno di essa. Non vedo problemi con la mera prosecuzione perchè la partita iva è stata aperta prima dell’assunzione.

  16. salve, ho 38 anni e un contratto part time 24 ore sett del terziario vorrei aprire partita iva per vendita dettaglio ingrosso articoli no food prevalenza elettronica anche via web. Devo versare i contributi ho la possibilità di agevolazioni o sgravi.grazie

    1. Buongiorno,
      se l’attività principale dal punto di vista del reddito resta quella da dipendente può inoltrare richiesta di esonero all’Inps.

  17. Buongiorno avrei bisogno di una delucidazione, ho un contratto partime 24 ore vorrei aprire una partita iva per e-commerce vado all’inps e mi dice( l’impiegato di turno gnorro) che devo versare per intero i contributi. Cortesemente penso che posso essere esonerato come devo appellarmi vi è una specifica circolare posso suggerire qualcosa allo gnorro, grazie

    1. Salve, putroppo in merito l’inps non ha emanato nessuna circolare. E’ l’istituto che decide caso per caso. Faccia presente che si tratta di un attività secondaria, svolta nel tempo libero e sopratutto che l’attività principale dal punto di vista reddituale è quella da dipendente.

  18. Buongiorno Dott. Marra,
    Ho un quesito da sottoporle:
    Sono assunta part time (20 ore settimanali) a tempo indeterminato come impiegata presso azienda del settore commercio;
    A febbraio 2013 ho aperto partita IVA come artigiana (sartoria e confezione abbigliamento); questa mia seconda attività (che mi occupa circa 1 ora al giorno) per ora non ha dato nessun reddito.

    Mi chiedo se oltre ai contributi INPS versati dal mio datore di lavoro , devo pagare i contributi INPS per l’attività artigiana dato che il tempo e reddito prevalenti sono quelli dell’attività dipendente.

    Grazie in anticipo
    buon lavoro

    1. Buongiorno Elisa, come avrà letto nell’articolo, non essendoci una normativa ben precisa, ma tutto è a discrezione dell’Inps, le consiglio comunque di fare richiesta di esonero. Valuterà l’ente.
      Se ha il pin dell’Inps può farlo online oppure presso la sede di sua competenza.

      1. Dott. Marra, grazie della celere risposta.
        Sono riuscita a prendere appuntamento presso la sede INPS di competenza per la prossima settimana, per chiedere un parere. Posso chiedere che la risposta mi sia data per iscritto oltre che durante il colloquio con il funzionario INPS?
        Grazie di nuovo

          1. Buona sera , come chiesto qui in precedenza volevo sapere se mia moglie lavoratrice dipendente part-time 25 ore settimanali aprendo una p.iva era esente al versamento Inps . Dopo diversi colloqui all’Inps di conpetenza (Jesi prov. Ancona) e diverse controversie tra i vari dipendenti Inps (insomma neanche loro sanno come interpretare la normativa) alla fine fine mi è stato detto che SONO OBBLIGATO al versamento ; non vale + il discorso lavoro primario – secondario ecc. ecc. Le solite leggi all’Italiana ad interpretazione …………. Chiedo un ultima cosa : ma in Italia è obbligatorio il versamento Inps ??? se si perchè ????? Grazie in antipico

          2. I contributi Inps sono obbligatori ai fini pensionistici.
            Purtroppo non esiste una circolare precisa, ma è l’ente che valuta caso per caso.

  19. Grazie come al solito dott. Marra , mi dò una risposta da solo : se non esiste una circolare precisa mi immagino quante esenzioni concederanno ………….. siamo alle solite siamo in Italia .

    1. Ai miei clienti a cui ho richiesto l’esonero (dipendenti full-time), ho sempre ottenuto l’esonero.
      La cosa che più lascia perplessi e che a me sembra che ogni sede Inps faccia come vuole, senza seguiere una logica ben precisa e sopratutto una normativa ben precisa e chiara.

  20. Salve sono dipendente fulltime a tempo indeterminato,vorrei rilevare con mia moglie un bar,che tipo di società mi conviene fare,posso non pagare la doppia INPS,oppure posso aprire una ditta individuale a mio nome con coadiuvante mia moglie senza reddito,per non pagare anche lei INPS?siamo indecisi sul da farsi e vorremo trovare la soluzione più conveniente. Grazie Silvio.

    1. Anche il coadiuvante familiare viene iscritto all’inps e deve versare i contributi. Il minimale ammonta attualmente a circa 3.300 euro.
      Si può pensare di costituire un impresa familiare. Sua moglie si iscriverà all’inps, mentre lei essendo dipendente potrà richiedere l’esonero.
      Oppure creare una società di persone, attribuendo una percentuale maggiore di reddito a sua moglie e una percentuale minore a lei, visto che è dipendente e ha già redditi soggetti ad Irpef.

  21. Dott. grazie sin d’ora per la risposta.
    Io e la mia convivente vorremmo costituire una snc per intraprendere un’attività e provare ad accedere alle agevolazioni del 32/08 (disoccupati e donne). Lei è dipendente settore privato a tempo indeterminato, io inoccupato.
    Coviene la formula di amministrazione disgiunta? Lei può essere amministrartrice della nostra snc e dipendente privata? Può essere esonerata dal pagamento dei contributi Imps…e..se si… deve iscriversi alla gestione separata? Forse sono troppe le domande ma i testi di legge sono in ARAMAICO 🙂 grazie ancora

  22. invece io sono iscritta alla gestione commercianti come amministratore srl unipersonale
    fisicamente l’attività non esiste più, ma ancora non è stata chiusa al registro delle imprese.
    sono stata quindi assunta come dipendente full time, contributi versati quindi per lavoro dipendente, ma ancora mi richiedono i contributi commerciante…mi dicono che fino a che la posizione societaria non viene chiusa glieli devo versare?
    posso oppormi in qualche modo…alla fine se avessi avuto i soldi per proseguire l’attività e pagarmi i contributi certo non sarei andata a lavorare per qualcun’altro…

    1. Immagino sia stata alla sede inps di sua competenza per presentare richiesta di esonero. Se non lo avesse fatto vada di persona, documentando il tutto con le ultime buste paga e CUD. Potrebbe fare ricorso o più semplicemente cercare di chiudere la srl.

  23. Salve Dottore,
    sono un dipendente full time (da apprendista fino al 2016) di un’azienda che agisce nel campo web. Sto avendo dei guadagni in continuo crescere da un’attività esterna e vorrei mettermi in regola da gennaio. E’ possibile aprire P.IVA nel regime dei minimi (soddisfo i requisiti) e non pagare i contributi INPS dando per scontato che avrò un ricavo inferiore rispetto al lavoro da dipendente? Questo perché pagare il minimo (circa 3300€) unito al costo di un commercialista significherebbe andare poco sopra il pareggio. Di contro c’è che non posso comunque continuare così in quanto sono “irregolare”

    Grazie mille

    1. Buongiorno Michele, dovrà richiedere l’esonero già in fase di apertura partita iva, comunicando all’inps i dati del proprio datore di lavoro (matricola inps, partita iva) e di essere dipendente, versando quindi i contributi già come dipendente. Nel campo annotazioni evidenzierà che trattasi di attività secondaria.

      1. Grazie per la risposta, vorrei aggiungere un’ulteriore domanda che in caso di risposta potrebbe essere utile a molti che come me sono arrivati su questo bel blog: la mia seconda attività di guadagno è relativa alla vendita di applicazioni sviluppate da me su Apple Store e su Google Play, lei non sa qual’è il codice attività di riferimento?In molti blog/forum ho trovato parecchi pareri discordanti, alcuni dicono non sia ancora normato, altri di far passare il tutto come attività d’ingegno ed avere addirittura altre agevolazioni come tale.
        Grazie mille

        1. Se cerca sul sito troverà anche un articolo a riguardo. A mio avviso (opinione condivisa da alcuni miei colleghi) tale attività è considerata una prestazione di servizi specifici immateriali del tipo di commercio elettronico diretto, dove sia la transazione sia il pagamento avvengono interamente online. Seguendo questa linea il codice attività è il 47.91.10.

  24. Salve, sono un lavoratore dipendente a tempo pieno con reddito di 15000 euro annui, ho aperto da poco una ditta individuale per commercio online con regime dei minimi, prevedo di non fare un grosso fatturato annuo massimo 5/6 mila euro lordi.
    Al momento dell’apertura il consulente ha richiesto all’inps la non iscrizione e da ricevuta dell’inps è stata accolta, ma passati 6 mesi adesso mi è arrivata una comunicazione dove mi richiedono di versare 1680 euro di contributi perchè a differenza di quanto descritto nella ricevuta inps risulto iscritto. Adesso ho appuntamento per la prossima settimana per richiedere la cancellazione, ma quello che mi preme e capire se i contributi che mi hanno addebitato anche se viene accolta la cancellazione li dovrò versare ugualmente?? la risposta all’accettazione della cancellazione è immediata?? grazie

    1. Buongiorno,
      se il ricorso viene accolto, e così deve essere, non dovrà versare quella cifra. Non capisco perchè, se ha ricevuta di non iscrizione, risulta iscritto.
      Documenti il tutto con cud e buste paga. La cancellazione dovrebbe essere immediata.

  25. Buongiorno Dott. Marra,
    le espongo un problema molto sentito anche da altri:
    ho 38 anni lavoro full-time e a tempo indeterminato, come hobby possiedo un sito web con il quale genero un guadagno da affiliazioni online estere superiore a 5.000,00 annui in forte crescita. La società che mi paga è americana e non è tenuta a rilasciarmi nessuna documentazione fiscale in italia, io ho solo i pagamenti versati su un conto paypal come prova.
    Come posso dichiarare questo reddito al fisco?
    Devo aprire p.iva con regime dei minimi?
    Lattività rientra nel procacciatore d’affari oppure 63.12.00 Portali web + 73.11.02 Conduzione di campagne di marketing e altri servizi pubblicitari?
    Devo versare i contributi INPS due volte?
    Troppa carne al fuoco ma era doveroso.. Grazie infinite.

    1. Buongiorno Andrea,
      a mio avviso deve aprire partita iva con codice attività 73.11.02.
      Deve iscriversi al registro imprese (costi 130 euro circa).
      Essendo dipendente full-time richiederà l’esonero all’inps in quanto versa già come dipendente.
      Può aderire al regime dei minimi poichè non si tratta di cessione all’esportazione di cui all’art. 8. Eviterà così il cumulo dei due redditi e quindi una maggiore tassazione. Pagherà infatti sui redditi da partita iva solo il 5% di tassazione, mentre su quelli da lavoro dipendente ha già le trattenute in busta paga.
      Se ha ulteriori dubbi chieda pure. Saluti

  26. salve,sono un dipendente con contratto indeterminato di una holding spa che si occupa di trasporto pubblico locale. vorrei però lavorare in proprio come istruttore subacqueo,perciò aprire p.i. acquistare un mezzo (pick up) x lavorare e un gommone. potrei secondo lei farlo? e potrei recuperare almeno l’iva da questi beni che mi servono per lavorare?
    grazie 1000

    1. Se le attrezzature sono inerenti l’attività che svolge può dedurre il costo in ammortamento e detrarre l’iva.

  27. Salve Dott. Marra, sono un lavoratore dipendente a tempo indeterminato, volevo sapere se facendo occasionalmente servizi fotografici mi conviene aprire una partita iva o offrire il servizio come prestazione occasionale.(se ho ben capito la prestazione occasionale é così definita solo se avviene per puro caso, e non se mi faccio pubblicità tipo online) Premetto non ho ancora fatto nulla ed ho un sito puramente a scopo illustrativo. Grazie mille.

  28. Gentile Dott. Marra, vorrei farle una domanda inerente al regime dei minimi. Lavoro in PosteItaliane Spa ed ho un contratto a tempo indeterminato di 36 ore settimanali, sono Laureato in Ingegneria Elettronica e sono iscritto all’albo degli Ingegneri. Ho appena compiuto 34 anni lo scorso Dicembre, vorrei aprire la partita iva beneficiando del regime dei minimi. Mi piacerebbe svolgere una serie di attività: Riparazione e rivendita di Computer, riparazione di TV, Progettazione(attività di Libero Professionista) e installazione di Sistemi di trasmissione dati, sistemi di telefonia Voip,video sorveglianza, domotica, impianti di allarme ed infine vorrei aprire un sito di E-commerce con la vendita di prodotti elettronici, illuminazione a led e di sistemi audio luce, alcuni di questi prodotti li vorrei importare dall’estero. Non capisco perchè vi sia la differenza se uno apre un attività commerciale dal svolgere attività di libero professionista per quanto riguarda la gestione separata dell’Inps. Dato che vorrei fare tutte queste attività dovrò pagare l’INPS per la gestione separata e Inarcassa. La ringrazio in anticipo.

      1. Buongiorno Gianluca,
        innanzitutto il mio consiglio è di verificare eventuali incompatibilità con il suo albo professionale.
        Le attività elencate hanno un inquadramento diverso: riparazione è attività artigianale e dal momento che è dipendente ciò è incompatibile con l’iscrizione all’albo artigiani. L’e-commerce è un attività commerciale.
        A mio avviso l’inquadramento corretto per svolgere il tutto sarebbe quello di iscriversi al registro imprese, indicando come attività principale il commercio elettronico e aggiungendo poi tutti gli altri codici attività.
        Non dovrà effettuare nessuna iscrizione alla gestione separata e potrà a mio avviso richiedere l’esonero alla gestione Inps versando già come dipendente.

  29. Buonasera, sono un dipendente privato a tempo indeterminato e vorrei sapere se mi è possibile aprire la p iva per svolgere un altra attività. ( es. Venditore porta a porta)
    Grazie

  30. Salve dr. Marra,

    sono un impiegato di banca a tempo indeterminato (full time) e mi piacerebbe poter partire con un’attività extra. In pratica, per hobby, realizzo opere d’arte (scultura, dipinti, etc.) e mi piacerebbe venderle.
    Ove mi venisse commissionata una mole lusinghiera di opere, non vorrei incappare in problemi con il fisco e l’inps. Secondo lei, dovrei aprire una P.Iva? Se sì, sarebbe compatibile con il mio lavoro in banca? Grazie per il suo aiuto! Paolo

  31. Egregio Dr. Marra,
    sono dipendente full time tempo indeterminato presso un’azienda settore commercio, e nel frattempo ho aperto partiva iva come artigiano: il mio commercialista mi ha fatto pagare dall’apertura l’INPS…ma da quanto letto sopra, mi sta venendo il dubbio di poter avere diritto all’esonero (consideri che sto ancora fatturando veramente poco) e la mia attività da dipendente è ancora la principale, in ogni senso.
    Ringrazio anticipatamente per la Sua cortese risposta.
    Un cordiale saluto.
    Claudia

    1. Salve Claudia, è sicura di essere iscritta come artigiano?
      L’iscrizione all’artigianato è incompatibile con una posizione lavorativa da dipendente full-time.

  32. Salve. Io ero titolare di un’attività commerciale che è cessata alcuni anni dopo che sono stato assunto full time da un’impresa privata. Oggi mi è arrivata una cartella da Equitalia riguardante inps per gli anni 2010-2011-2013. Cosa devo fare e a chi devo rivolgermi? Non mi resta che pagare o posso cancellare il debito in qualche altro modo?

  33. Buongiorno. Sono una signora di 47 anni. Lavoro come dipendente part time e “socia” ( 30 ore settimanali) di una società cooperativa e guadagno circa 1200 euro netti al mese.
    Vorrei aprire una P.Iva nel regime dei minimi per svolgere un’attività di consulenza nel tempo rimanente.
    So che nel regime de minimi il massimo fatturato annuo è di 30.000 euro e che la tassazione è del 5% irpef + 25,72 % imps.
    La mia domanda è: per rimanere nel regime dei minimi il tetto di 30.000 euro lordi annui è inteso come la somma del reddito da lavoro dipendente sommato a quanto fatturero’ oppure i 30.000 sono da intendersi solo come reddito da piva?
    Le sarei grata di una sua gentile risposta.

    Una quarantasettenne

    1. Buongiorno Milena, il tetto dei 30.000 euro è riferito al solo volume d’affari generato dalla partita iva. Non rientrano gli altri redditi.

  34. Dott. Marra Buongiorno,
    seguo il suo sito con molto interesse e trovo gli articoli sempre puntuali e molto chiari.

    Avrei da chiederLe gentilmente un chiarimento
    sono un operaio metalmeccanico in una grossa azienda
    a tempo indeterminato

    vorrei avviare una ditta individuale e richiedere l’ esonero dal versamento del minimale Inps (3.300€);
    In caso la mia azienda mi mettesse in Cassa Integrazione Guadagni a zero ore,mantengo comunque il diritto all’esonero dal versamento del minimale Inps?
    percepirò comunque i benefici della cassa integrazione?
    ci sono degli adempimenti particolari?

    La ringrazio in anticipo.

  35. SALVE MI CHIAMO ANTONIO HO 56 ANNI CON 34 ANNI DI SERVIZIO
    COME DIPENDENTE DI UNA SOCIETA’ PRIVATA A TEMPO INDETERMINATO 36 ORE SETTIMANALI
    E UN REDDITO DI 43000 EURO LORDI ANNUO.
    INTENDO APRIRE UNA PARTITA IVA PER COMMERCIO ON LINE DA CASA IN TEMPO LIBERO.

    Quello che vorrei capire sono i costi a cui vado incontro se decido di intraprendere questa attività di vendita part-time.
    Sento parlare apertura di PIVA come ditta individuale. Obblighi di o meno di versamento INPS ? Cumulo IRPEF ecc?

    Leggendo sulla rete e anche parlando con un paio di commercialisti continuo a sentire pareri discordanti circa la necessità di iscrizione all’INPS e i relativi circa 2.800 euro / annui da versare: chi dice che essendo già dipendente non devo versarli, chi dice che devo farlo in ogni caso: mi aiutate? I redditi ai fini Irpef poi si cumulano?
    Il succo è che prima di aprire partita IVA (ditta individuale) vorrei avere un quadro ben chiaro di tutte i costi che andrei a sostenere.

    Grazie mille ANTONIO

    1. Buongiorno Antonio,
      versa già i contributi come dipendente in busta paga, quindi non è tenuto alla doppia contribuzione. Dovrà richiedere l’esonero quando apre partita iva.
      Oltre ad aprire partita iva, dovrà iscriversi al registro imprese (costi circa 125 euro),
      Il cumulo o meno dei redditi dipendente dal regime fiscale. Se aderisce al regime dei minimi evita il cumulo e quindi una tassazione più elevata. Ci contatti pure per maggiori informazioni, siamo specializzati nel settore e-commerce.

  36. salve sono un ragazzo di 24 anni e da circa 9 mesi ho aperto un’ attività dove offriamo dei servizi alla nostra clientela (non vendiamo prodotti) .Ed ho gia’ ricevuto circa 2000,00 euro di contributi inps che non posso pagare, perché non ho la possibilità e quindi rischio di chiudere l’attività (E ADDIO FUTURO) .Cosa posso fare ???

    1. Purtroppo nulla, i contributi inps sono obbligatori. Se non riesce a coprirli sarebbe bene a mio avviso chiudere l’attività.

  37. buonasera , vorrei avere dei chiarimenti in merito ad una questione :
    è possibile che uno studio medico possa assumere uno specialista con contratto part time (15 ore) per direzione tecnica e allo stesso tempo il medico possa svolgere attività autonoma occasionale presso lo stesso studio medico e quindi per tale attività fatturare con partita iva?

  38. Salve Dottore, ho 39 anni e dipendente full time di una ditta metalmeccanica artigianada 22 anni con reddito lordo annuo di circa 26 mila euro. Vorrei aprire partita iva per gestire un numero a valore aggiunto. Sarebbe una seconda attività, io gestire la pubblicità del numero e riceverei una percentuale sulle chiamate. Dovrò pagare INPS, posso chiedere esonero, posso usufruire del regime minimi ? Secondo Lei qual’è il miglior inquadramento ? Grazie saluti e buon lavoro….

  39. Buonasera Dr. Marra,
    le scrivo per porle un quesito per il quale ho ricevuto risposte diametralmente opposte.

    Sono lavoratore dipendente full time (40 ore) a tempo indeterminato. Gestisco alcuni siti web per i quali ho avuto proposta per vendere spazi pubblicitari ed eventualmente partecipare a programmi di affiliazione con commissioni di vendita e revenues sulla pubblicità.
    Vorrei lavorare in regola e sarebbe mia intenzione di aprire una partita iva assoggettata al regime dei minimi.
    Rimane la questione INPS, qualcuno suggerisce che avendo già una posizione sulla quale vengono versati mensilmente i contributi da lavoro dipendente non sono tenuto a versarli su una nuova posizione. Qualcun’altro, parlo sempre di commercialisti, mi ha detto che devo fare una gestione separata e pagare circa 3.200/3.600 euro annui di contributi previdenziali.

    Gradirei un suo parere in merito, magari con riferimento a qualche circolare o legge in modo da potere procedere o meno all’inizio dell’attività.

    Grazie

    Gabriele A.

    1. Buonasera Gabriele,
      dipende da come si vuole inquadrare l’attività. A mio avviso deve essere effettuata l’iscrizione alla camera di commercio e di conseguenza si può richiedere l’esonero all’Inps in quanto versa già come dipendente.
      Le basterà consultare il sito dell’inps. Tra i casi di non iscrivibilità rientra lo svolgimento di attività da lavoro dipendente a tempo pieno.

      Codice attività da utilizzare: 73.11.02

  40. Buonasera Dott. Marra,
    sono un lavoratore dipendente part-time (25 ore sett.) con contratto a tempo indeterminato del settore credito assicurativo dal 2002, con un reddito annuo lordo di circa € 21000. Contemporaneamente svolgo attivita’ di sub agente assicurativo dal 1996 con provvigioni annue di € 4500 circa (10 ore sett.). Per quest’ultima attività verso contributi INPS per € 3361,41 come per i commercianti. Potrei chiedere l’esonero dal pagamento di tali contributi ? Ed infine, potrei chiedere il rimborso della doppia contribuzione versata appunto dal 2002 ad oggi? Ringraziandola anticipatamente per la disponibilita’, le auguro buon lavoro.

    1. Buonasera Andrea, con un contratto part-time difficilmente l’inps accetterà l’istanza di esonero. Provi in ogni caso a farne richiesta.

  41. Salve sono un dipendente di un’azienda privata e sono assunto con contratto a tempo indeterminato full time. Da un paio di anni ho aperto la partita iva (contribuente minimi) come commerciante all’ingrosso di prodotti alimentari. Essendo come attività prevalente, quella da dipendente, non ho mai versato contributi INPS come commerciante. L’azienda in cui lavoro qualche mese fa ha aperto una procedura di licenziamento collettivo e dopo mesi di riunioni sindacali e apparizioni al ministero, hanno raggiunto un accordo. Lavorerò da dipendente fino al 28/02/2014 e dal 01/03/2014 andremo in cassa integrazione in deroga per 3 mesi, prorogabili a massimo 8 mesi (totali).
    Vorrei capire, visto che vado in cassa integrazione, sarò costretto a versare i contributi INPS da commerciante? Premetto che il fatturato della mia azienda all’ingrosso è di 3000/4000 annui. Attendo un vostro cortese riscontro Grazie mille

  42. Buonasera Dottore sono dipendente in un’industria privata nella mia zona come dipendente turnista con 36 ore settimanali con contratto a tempo indeterminato. Proprio oggi, un amico mi ha proposto di prendere un lavoro da poter fare nelle ore libere delle mie mezze giornate. Premetto che l’attività che dovrei intraprendere (assemblaggio di componenti meccanici) non crea nessun tipo di concorrenza con la ditta dove lavoro. Per questa “possibile” attività mi viene richiesta la partita iva. La mia intenzione è quella di incrementare il mio “fine mese”.Come mi posso muovere per essere in regola con tutto?

  43. Salve a tutti sono nunzio e volevo alcune informazioni. Sono un dipendente di una srl a tempo indeterminato quindi 40 ore settimanali e vorrei aprire uno studio fotografico anche con vendita di accessori fotografici come batterie cornici foto tessere e varie. Posso farlo? A cosa vado incontro? Quali spese devo affrontare? Saluti

    1. Salve Nunzio,
      certo può farlo, non c’è nessun divieto. Dovrà nel suo caso, oltre ad aprire la partita iva, iscriversi al registro imprese. Potrà richiedere l’esonero Inps versando già i contributi come dipendente in busta paga.

  44. Buon giorno!! Sono un’ intermediaria assicurativa che ha aperto la partita iva un anno fa in regime dei minimi..mi è stato proposto un contratto a tempo indeterminato a 26 ore e mezza come barista in un centro commerciale! Posso accettarlo e fare entrami i lavori mantenendo la mia partita iva?..e per quanto riguarda l’ INPS?
    Grazie e buona giornata.

  45. salve
    sono un lavoratore dipendente e vorrei aprire un’impresa familiare, nel regime dei minimi, per gestire un B & B nella mia casa:Il tutto è compatibile? posso chiedere l’esonero dei contributi INPS? Inoltre mio padre pensionato, può essere il mio collaboratore senza percepire stipendio?
    familiare?
    Grazie!

  46. Buongiorno Dott. Marra,
    sono ragazzo di 25 anni,lavoratore dipendente di una spa con un reddito lordo di circa 55.000 € e percepisco un affitto di 240 mensili (cedolare secca).
    La mia domanda è la seguente:
    sono intenzionato a svolgere una attività di compravendita (acquisto di merce per poi rivenderla on-line) creando un sito specializzato e affiancandomi a siti come ebay.
    Da quanto ho capito io dovrei aprire la partita iva e chiedere di non pagare INPS e nel mio specifico caso dovrebbe essermi concesso giusto?
    Il non pagare l’inps significa che comunque alla fine dell’anno se ad esempio ho avuto un reddito di 30000€ come partita iva e 50000 € dipendente dovrò comunque pagare in percentuale o sarò totalmente esonerato?
    Cioè sarò esonerato dal solo fisso INPS (gli 800 euro ogni 3 mesi) o totalmente?
    Mi perdoni le tante domande, ho posto già questo quesito anche al commercialista di mio padre ma poiché lavora solo per l associazione artigiani non mi ha saputo rispondere.
    Mi sarebbe di grande aiuto un suo gentile riscontro.
    Restando in attesa le porgo cordiali saluti

    1. Buonasera Daniele, l’esonero (totale) dalla contribuzione Inps riguarderà i soli redditi generati dalla partita iva.

  47. salve DOTT. da circa 2 anni lavoro come dipendente in un centro estetico. da qualche giorno sono venuta a conoscenza di questo Regime dei minimi, vorrei sapere se io potrei accedervi dato il mio lavoro dipendente presso un altro istituto. dovrei licenziarmi? farmi licenziare? e quali sono i requisiti che deve avere il locale da affittare in caso la cosa fosse possibile? ANTICIPATAMENTE LA RINGRAZIO E ASPETTO NOTIZIE

    1. Salve Valentina, avendo svolto lo stesso lavoro come dipendente non può accedere al regime dei minimi per il requisito della mera prosecuzione.
      Il locale dovrà rispettare tutte le norme igienico-sanitarie. Per maggiori dettagli dovrà contattare il Suap.

      1. mi scusi dottore . ma come è possibile aprire un’attività senza aver fatto alcuna esperienza in un altro posto? non è possibile

  48. Buongiorno,sono un lavoratore con contratto fulltime a tempo indeterminato presso un’azienda privata. Vorrei aprirmi una partita Iva al fine di avviare un’attività di solo ecommerce (vendita online) di abbigliamento (scarpe,maglie,etc).
    Il lavoro verrà svolto solo da me,quindi titolare e lavoratore.
    In questo caso devo versare i contributi INPS?
    Grazie per la risposta.
    Saluti,
    Luca

  49. buongiorno
    cortesemente un quesito, io sono impiegata full time 40 ore settimanali a tempo indeterminato presso azienda privata, non le sto a spiegare il perchè ma credo che lo capirà dal tono della mia domanda, sono anche amministratore / titolare al 100% di una srl unipersonale che non ha mai fatturato nulla dal 2005, so che non devo versare alla gestione separata perchè il reddito è sempre stato 0, nel 2007 ho anche subito per altri versi un accertamento GDF e inps e nulla è stato rilevato da ambedue, ora questo è il quesito: vorrei che questa azienda fosse abilitata a partecipare ad gare per l’assegnazione di appalti ove vi sono anche impianti tecnologici e per essere abilitata ha bisogno di un preposto abilitato alla ex lege 46/90 oggi 37/2008, ebbene se io facessi un contratto privato senza obbligo di assumerlo ad una persona abilitata al momento anche disoccupata, (mio marito) ma solo allo scopo di inserirlo in CCIAA in qualità di preposto e quindi certificare l’azienda, a quali spese accessorie come INPS ed INAIL andrebbe incontro l’azienda? a parte versare alla gestione separata nel caso il reddito fosse superiore a quello da me percepito come dipendente? tenga presente che la persona suddetta non sarebbe un prestatore d’opera ma solo preposto aziendale, allo scopo di certificare l’azienda e poter acquisire appalti di lavoro da poi girare eventualmente in sub appalto. inoltre una piccola premessa il preposto (mio marito) ha maturato come titolare di una sas debiti con inps ed inali, la domanda è spontanea, in questo caso il durc verrebbe rilasciato lo stesso a questa SRL, oppure la macchia a questo punto personale ricadrebbe anche su questa altra azienda a cui lui è estraneo da sempre?
    la ringrazio del tempo che vorrà dedicarmi e spero di essere stata esaustiva, altrimenti se vuole aiutarmi ho inserito la mia email
    cordialità Raffaella

  50. io ero un piccolo imprenditore ho chiuso l’attività il 07 / 05 / 2014 ma ho fatto la cessazine il 31/ 08/ 2007 non posso lavorare perche sono invalido debbo pagare i contributi x questi anni che io non ho lavorato

  51. cortesemente una domanda
    che cosa si intende per attivita principale ai fini di lavoratore dipendente+partita iva? in termini di tempo?
    io sono full time indeterminato
    inoltre cosa succede se aprendo la partita iva il reddito di quest’ultimo lavoro con il passare del tempo risultasse superiore a quello da dipendente cosa dovrei pagare all’INPS?
    ultimissima vendere spazi pubblicitari via digital signage che codice ha?

    GRAZIE!
    Matteo

  52. Buongiormo Sign. Marra, al momento sono assunto presso una ditta privata con contratto a tempo determinato 36 ore sett. come impiegato. Nei ritagli di tempo eseguo lavori di carrozzeria su auto come levabolli (con prest. occasionali), Prima di esser assunto in questa azienda avevo aperto una P.iva, ma è stata attiva per alcuni mesi senza aver mai fatturato nulla. Oggi mi occorre riaprire nuovamente una P.iva , chiedevo la mia figura viene inquadrata come libero professionista oppure commerciale? nel caso professionista dovrei versare il 18% sul fatturato? Grazie

  53. Buongiorno,

    sono dipendente a tempo indeterminato full time.Vorrei aprire un’agenzia di organizzazione eventi, posso evitare di pagare i contributi INPS?
    Potrei avere qualche indicazione sulla normativa di riferimento per questo tipo di attività?
    Grazie

  54. Salve, vorrei cortesemente una delucidazione in merito ai versamenti inps.
    Sono una dipendente di un supermercato con un contratto a tempo indeterminato. Inizialmente il contratto prevedeva 32 ore settimanali, ma successivamente, causa crisi, ci hanno fatto stipulare il contratto di solidarietà di 21 ore settimanali. Poiché vorrei aprire la partita iva per dedidicarmi anche all’attività di fotografa devo versare ulteriori contributi all’inps oltre a quelli che attualmente già verso con il lavoro che svolgo al supermercato?

  55. Salve sono un architetto ho partita IVA e sono iscritta all’ordine degli architetti, sono dal 2008 un docente a tempo indeterminato.
    Pago all’inarcassa il 4% contributo integrativo. Ho ricevuto dall’inps una sanzione perché non avrei pagato il 17% relativo alla gestione separata per l’anno 2008.
    Dal 2008 pur pagando il contributo integrativo poiché dipendente non sono più iscritta all’inarcassa. Ho visto che lei ha risposto a quesiti analoghi può spiegarmi meglio cosa devo fare?
    La ringrazio molto per la sua disponibilità.

    1. Buongiorno Ornella,
      deve fare ricorso. C’è una sentenza del giudice del lavoro di Rieti che stabilisce come nel suo caso non si è tenuti ai versamenti alla gestione separata Inps.
      Trova un articolo sul nostro sito a questa pagina. Vedi qui

  56. Buongiorno. Avrei una domanda. Sono titolare di una partita iva. come libero professionista (scuola di lingue) nel regime dei minimi. Sto pensando di chiuderla e poi di riaprirla a nome di mio marito, che è lavoratore dipendente a tempo intedeterminato (full-time 40 ore) per un’ azienda privata. L’attività non andrebbe ad intralciare il suo lavoro e io continuerei a svolgere il lavoro all’ interno, ma tornerei ad essere a carico suo ed, inoltre, continuerei ad avere contratti di collaborazione a tempo determinato. E’ una cosa possibile? Qaulcuno mi sa dare qualche consiglio o informazione? Grazie. Mònica

    1. Salve Monica,
      per essere considerata fiscalmente a carico occorre che i redditi siano inferiori a 2.840 euro annui.
      Aprire partita iva a nome di suo marito comporterebbe anche il vantaggio di versare i contributi alla gestione separata con aliquota ridotta, attualmente il 20%.
      Ovviamente suo marito dovrà soddisfare tutti i requisiti per aderire al regime dei minimi, in modo che i due redditi siano tassati separatamente, altrimenti non ci sarebbe nessun vantaggio.

  57. Salve,
    sono un fisioterapista.
    Ho un contratto full-time a tempo indeterminato presso un’azienda privata convenzionata ASP e sono titolare di partita IVA nel regime dei minimi.
    Desidererei sapere, data la poca chiarezza ricevuta da molti professionisti relativamente il mio settore, se le due situazioni sono compatibli e se possibile aprire uno studio privato a nome mio dato che sono costretto a lavorare esclusivamente a domicilio (purtroppo non sempre possibile).
    In attesa di una V/s risposta vi porgo i miei più cordiali saluti.

  58. Salve dottore, sono dipendente con contratto a tempo indeterminato per un’azienda privata con reddito annuo di 27.000 Euro netti, nel 2012 ho aperto P.IVA in quanto ho iniziato a svolgere lavoro di traduzioni online come secondo lavoro per un committente estero, e sono rientrato nel regime dei minimi al 5%. Per questa attività fatturo circa 10.000 Euro annui. In fase di apertura di partita IVA la mia commercialista mi disse che non avrei dovuto corrispondere niente all’INPS in quanto ho già una posizione aperta per il mio lavoro primario da dipendente. Recentemente la stessa commercialista mi ha contattato, per e-mail, dicendo che ora l’orientamento prevalente per chi si trova nella mia posizione è quello di versare il 27,72% alla Gestione Separata dell’INPS per la mia seconda attività, e che questo ha valore retroattivo e l’INPS potrebbe richiedere i pagamenti arretrati. Sa darmi un suo parere in merito? Sono tenuto ad iscrivermi alla gestione separata per la seconda attività o no? Se sì, sono tenuto a versare i contributi per gli anni passati? Grazie per il vostro utilissimo servizio e la vostra competenza.

    1. Buongiorno Frank,
      nel suo caso (traduttore libero professionista), avrebbe dovuto iscriversi alla gestione separata entro 30 giorni dall’apertura della partita iva.
      E’ corretto quindi versare i contributi alla gestione separata anche se è dipendente.
      Attenzione però. Nel suo caso verserà i contributi calcolati con aliquota ridotta (20% per l’anno 2013) e non con aliquota piena (27,72%) come le è stato riferito dalla sua commercialista.

  59. Buon giorno Dott. Marra,
    sono un dipendente bancario full time di 35 anni a tempo indeterminato.
    Vorrei aprire partita iva per fare nel tempo libero dei corsi di musica di gruppo. Vorrei capire quale potrebbe essere la formula giuridica più economica a livello di tassazione oppure se ci sono delle tassazioni agevolate come “prestatore occasionale di servizi” e quali sono eventuali limiti di fatturato.
    Grazie mille, cordiali saluti.

  60. salve, sono socio di una snc che svolge attività di artigianato.
    io non opero più materialmente nella società da 3 anni ed ho chiesto il recesso che ancora non si è concretizzato dal notaio.
    nel fratempo lavoro a scuola a contratto. quindi è la mia unica attività
    sono andato all’inps per chiedere la sospensione dei contributi artigiani poichè la scuola già mi versa i contributi ed anche perchè non percepisco reddito dalla società. i funzionari non sanno darmi una risposta. cosa posso fare ?

  61. Salve,
    Mio marito ha una attività di vendita di animali domestici ed vendita al dettaglio di articoli per animali, poco tempo fa ha avuto una proposta di lavoro con un contratto full time a tempo indeterminato come falconiere. Potrebbe fare tutte e due?

    Grazie

    1. Buongiorno, può svolgere entrambe le attività, nessun divieto, però poi chi sta nel negozio? Dovrebbe assumere un dipendente e visti i costi non so fino a che punto convenga.

  62. Salve,sono una lavoratrice dipendente full time e vorrei aprire una P.IVA per affittare un piccolo locale dove eseguire il lavoro di onicotecnica nel tempo libero. Ho visto che avviando un’attività d’impresa commerciale, non dovrei versare ulteriori contributi all’INPS, ma quali sono le ulteriori spese da affrontare e quali certificati devo richiedere per avere il locale a norma. Non so assolutamente come muovermi….sembra tutto così complicato!

  63. Sono socio amministratore di una srl per la quale sono regolarmente iscritta alla gestione commercianti. Fino al 2013 ero anche socio di una snc per la quale non era previsto l’obbligo di iscrizione alla gestione previdenziale inps avendo codice di attività 681000. Nell’anno 2012 ho percepito un reddito di partecipazione della s.n.c di € 20.000, regolarmente indicato nel quadro RH, ma non considerato nel quadro RR. Ora l’Agenzia delle Entrate ha emesso una comunicazione di irregolarità con la quale mi chiede il pagamento dei contributi eccedenti il minimale per tale reddito. E’ corretto?

  64. Buongiorno Dott. Marra
    le scrivo per poter avere una bella risposta esaustiva.
    Sono dipendente presso un’azienda privata con contratto a progetto, e scadenza fine agosto, con buone possibilità di rinnovarlo.
    Vorrei avviare uno studio professionale e portare avanti l’impresa edile di famiglia.
    L’impresa ha diversi codici ateco: 41.20.00 / 43.22.01 / 43.21.01 / 68.32.00 / 46.19.02 non chiedermi come mai ha tutti questi codici di questo se ne è occupato il mio vecchio nonno. E’ possibile avviare uno studio tecnico di geometra e lavorare con contratto a progetto inserendo il codice ateco 71.12.30 all’impresa, cercando di gestire il tutto con un’unica partita iva.
    Grazie
    Posso usufruire di qualche agevolazione all’inps o devo pagare i contributi anche alla cassa dei geometri.

  65. Buongiorno, sono un dipendente privato a tempo indeterminato (oltre 36 settimanali), vorrei aprire un sito web per di commercio on-Line, vorrei sapere se sono tenuto a pagare i minimali INPS come se quella commerciale fosse la mia unica attività o se de devo pagare proporzionalmente al fatturato della attività commerciale. Mille grazie.

  66. salve,
    grazie per le infos che condivide sempre con noi.
    avrei un dubbio:
    io ho due lavori part-time per un totale ore di 37. un altr azienda mi ha contattato per un lavoro come consulente esterno, e mi ha chiesto se posso aprire la partita iva. volevo chiederle se mi conviene aprirla, o è meglio chiederli di farmi un contratto a progetto, o occasionale??? con quest azienda ho gia avuto una collaborazione a gennaio2014 come occasionale, il progetto va avanti e mi hanno chiesto una collaborazione piu lunga…aspetto consigli per favore
    grazie mille

    1. Aprire la partita iva ha anche alcuni vantaggi; infatti può scaricare dal reddito tutti i costi inerenti l’attività (telefono, carburanti, ecc..). Inoltre, se rispetta tutti i requisiti, può aderire al regime dei minimi, usufruendo di una tassazione separata ed agevolata sul reddito prodotto con la partita iva.

  67. bouna sera
    ce ho una domanda. qual e la piu semplice forma di societa per aprire un sito web di vendite online? con quale poso aprire un conto di operatore di pagamenti online, un conto bancario. la piu semplice ma voglio essere in regola.e che devo pagare a inps o altre cose ,
    grazie di cuore

    1. Sicuramente le conviene avviare una ditta individuale. Se non è dipendente full-time, dovrà iscriversi all’inps e versare i contributi (circa 3.400 euro annui). Altri costi fissi sono:
      – diritto annuale alla camera di commercio (88 euro);
      – commercialista.
      Qualunque conto corrente va bene. Provi ad aprirne uno online in modo da risparmiare sui costi di tenuta conto e bolli. Le suggerisco Ing Direct.

  68. Buongiorno,
    sono un dipendente con contratto a tempo indeterminato.
    nei prossimi mesi dovrei aprire un sito e commerce x vendita online di abbigliamento ed inoltre vorrei richiedere la licenza” tipo b” di venditore ambulante per vendita nei mercati

    il regime che vorrei adottare è quello delle nuove iniziative produttive con pagamento irpef 10%, in quanto non penso di superare per almeno il primo anno, il limite dei 62000 euro.

    i redditi da lav dipendente e della nuova attività nn dovrebbero sommarsi

    inoltre posso richiedere l’astensione dal pagamento dei contributi inps in quanto già li pago come lav dip, sarebbe ottima cosa in quanto in questo regime non sono deducibili.

    sbaglio qualcosa?
    grazie in anticipo
    Luca

    1. Confermo Luca, i redditi non si sommano. Vengono tassati separatamente. Ok per l’esonero Inps, deve farne richiesta al momento dell’apertura della partita iva.

  69. Buonasera!lavoro in poste italiane full time a tempo.indeterminato e adesso ho intrapeso un’attivita’con herbalife!e’un problema?posso svolgere contemporaneamente questo tipo di lavoro?grazie

    1. Buongiorno Cecilia, per dichiarare i guadagni derivanti dalla collaborazione con Herbalife potrà emettere una ricevuta con codice fiscale. Sarà tenuta all’apertura della partita iva se i guadagni superano 5mila euro.

  70. Buongiorno, mi chiamo Silvia, sono educatrice professionale dipendente a tempo ind. di una cooperativa sociale. Sono anche una counselor da quasi un anno ma nn ho ancora iniziato a svolgere la professione. Vorrei capire i margini per aprire partita iva anche per eventuali collaborazioni private come educatrice.
    Grazie

    1. Buongiorno Silvia, se svolge l’attività con carattere di continuità e professionalità dovrà aprire partita iva come freelance, iscrivendosi alla gestione separata Inps.

  71. buongiorno, volevo porre un quesito,
    ho 53 anni, ho maturato a tuttora 35 anni di contributi ( 33 da dipendente e 2 da commerciante) e ho versato, 1,5 anni di contributi nella gestione separata avendo anni fa’ aperto p.i. come libero professionista.
    mi hanno detto che questo anno e mezzo non puo’ essere sommato ai contributi da dipendente, lo si fa’ solo se si raggiungono 5 anni di contributi.
    attulamente lavoro come dipendente tempo indeterminato a tempo parziale verticale 28 ore settimanali.
    il mio obiettivo e’ quello di raggiungere i 42-43 anni di contributi per avere la pensione piu’ presto possibile, e vorrei sfruttare questo anno e mezzo versato nella gestione separata.
    quindi la mia domanda e’ questa, se io , oltre al mio lavoro dipendente posso
    aprire una partita iva senza necessariamente per fare fatturato, ma solo per pagare i contributi minimi obbligatori ( i circa 3400,00 euro anno) , per i restanti 3 anni e mezzo che mancano per arrivare ai 5 anni di contributi che servono per sommarli ai contributi da dipendente e cosi’ recupero quest’annoe mezzo che in caso contrario andrebbe perso.
    lo posso fare? o devo licenziarmi come dipendente per poterlo fare?
    avete qualche altro suggerimento?
    aspetto vostre notizie, grazie

    1. Buongiorno Francesco, le confermo che per avere diritto alla pensione, i lavoratori iscritti alla gestione separata devono avere almeno 5 anni di contributi versati.
      I contributi si versano in percentuale all’utile conseguito.

  72. Salve,
    attualmente sono occupato con un contratto part-time di 18 ore settimanali a tempo determinato.
    Vorrei aprire un’attività di vendita on-line.
    Quanto andrei a pagare di INPS?
    Grazie in anticipo per l’attenzione.

    1. Buongiorno Luca,
      con un contratto part-time è molto probabile che l’inps la iscriva. In questo caso dovrà pagare i contributi per intero, attualmente 3400 euro annui.

  73. Salve,
    Lavoro come infermiere in una clinica privata a tempo pieno e indeterminato. Ho 31 anni. Vorrei aprire partita iva come fotografo. Posso evitare di pagare all inps i famosi 3300 euro annui o essendo un lavoro completamente diverso dal principale devo pagarli comunque ( anche se avrò guadagni inferiori rispetto a quelli che m garantisce il mio lavoro principale)? Ringrazio anticipatamente.

    1. Buongiorno Fabio, l’inquadramento di fotografo come freelance prevede l’iscrizione alla gestione separata. Essendo dipendente verserà i contributi con aliquota ridotta (18%) calcolati sull’utile.

  74. Salve
    attualmente sono dipendente a tempo pieno (40 ore settimanali) e a tempo indeterminato.
    Contemporaneamente 2 anni fa ho aperto una ditta individuale (regime dei minimi) (sviluppo e programmazione) e non è stato necessario iscrivermi nuovamente all’INPS.

    Ora, visto che le cose “vanno bene” vorrei dedicarmi con maggiore impegno al mio “secondo lavoro”, cioè la ditta individuale.
    Per questo vorrei andare in part-time perchè pur dedicandoci molto meno tempo, dal punto di vista economico, la ditta individuale mi porta decisamente + risultati

    Vi chiedo:
    Posso fare un part-time di 20 ore settimanali (lavoro dipendete) e far in modo che questo risulti ancora la mia attività principale?
    Oppure devo magari fare un part time di 25 ore ( o +?) , affinchè il lavoro da dipendente sia quello prioritario?

    C’è una neccessità concreta di far in modo che il lavoro dipendente sia prioritario oppure è solo un qualcosa senza fondamento?

    1. Salve Mario,
      l’Inps individua, tra i casi di “non iscrivibilità”, lo svolgimento di attività da lavoro dipendente a tempo pieno.
      Dipende quindi dal CCNL. In ogni caso con 20 ore a settimana difficilmente l’Inps le riconosce l’esonero.
      Le consiglio, prima di prendere una decisione, di sentire la sua sede Inps di competenza.

  75. Grazie della rapida risposta.

    Ma c’è un limite fissato per il numero di ore?
    Ad esempio, se fosse un parttime di 25 ore? o 30? Sarebbe quasi un tempo pieno….
    Da qualche parte c’è un testo che identifica chiaramente il “tempo pieno” con un numero di ore?

    grazie

  76. Buonasera,
    sono un lavoratore dipendente assunto con contratto di apprendistato.
    Ho aperto un sito web e tramite Google Adsense sto ricevendo dei guadagni interessanti, quindi vorrei aprire p.iva regime dei minimi.
    Resterei dentro il limite dei 30mila annui, ma molto probabilmente il reddito generato dagli introiti Adsense potrebbe superare il mio reddito da lavoratore dipendente, anche se in termini di tempo è comunque prevalente il lavoro da dipendente.
    Ora mi chiedo, dovrò versare qualcosa in più di INPS? Oppure basta quello che verso da lavoratore autonomo.

    Grazie mille

        1. Nel suo caso non è tenuta ad iscriversi all’Inps perchè versa già come dipendente. Visto che dal 2015 verrà introdotto un nuovo regime fiscale con tassazione al 15% (ancora nulla di definitivo), valuti la convenienza ad aprire partita iva prima della fine dell’anno, in modo da conservare la tassazione agevolata al 5% per cinque anni.

  77. Buon giorno e complimenti per tutte le informazioni presenti in questo portale.

    Scrivo per chiarire un dubbio sulla posizione in cui potrei ritrovarmi a breve.

    Attualmente sono un dipendente a tempo indeterminato full time. Stipendio 1200 euro netti mensili.

    Con alcuni amici stiamo meditando di creare un’azienda (servizi internet), pur mantenendo i nostri attuali lavori.

    Io per alcuni versi non potrei essere molto presente sul lato lavorativo, quindi mi è stato proposto di diventare amministratore di questa eventuale nuova SRL.
    2 soci, io al 99% ed un altro amico a 1%

    In questo caso quindi non sarei un socio lavoratore.

    Ora il mio dubbio è questo:
    Come amministratore dovrò aprire una nuova posizione INPS? A quanto ho letto nell’articolo sembra di no xc il mio lavoro da dipendente è il prevalente.

    Se però la nuova ditta guadagnasse molto, più del mio stipendio mensile, come si trasformerebbe la mia situazione?

    Grazie per qualsiasi dettaglio mi saprete fornire.
    Giova

  78. Integro il messaggio di prima con un’ulteriore ipotesi.

    Sarebbe possibile, in fase di avvio della nuova azienda, non percepire alcun compenso come amministratore?
    Anche in tal caso sarei sempre esentato da aprire una nuova posizione INPS?

    Grazie ancora,
    Giova

    1. Buongiorno Giovanni,
      il socio non lavoratore non viene iscritto all’Inps. Anche l’amministratore che non percepisce compenso non viene iscritto.

  79. Grazie per la veloce risposta!

    Mi sorge una seconda domanda:
    In una SRL, possono esserci due soci (uno amministratore ed uno no), e nessuno dei due percepisce un compenso o una paga dalla società?

    Per i motivi che:
    1) la società magari inizialmente incassa solamente il necessario per le spese o per pagare collaborazioni esterne

    2) si decide a priori di lasciare tutto in azienda

    Sono soluzioni ipotizzabili?

    Grazie ancora,
    Giova

  80. Buon giorno Dott. Marra,

    grazie per le utilissime informazioni che mi ha fornito e che mi stanno permettendo di farmi un’idea di ciò che si realizzerà a breve.

    Mi permetto un’ultima domanda:

    Ipotizzando di lasicare tutto il ricavato in azienda, successivamente (tra uno o due anni) sarà possibile cedere da parte degli amministratori cedere le proprie quote ad altri, facendosi rimborsare solo una cifra minima …. potrebbe essere un euro, 10, o 1000 …. una cifra simbolica per capirsi.
    Nonstante che nelle casse della società ci siano magari (come speriamo) decine di migliai di euro?

    Glielo chiedo perchè tra qualche anno, se le cose andassero bene, vorrei lasciare la mia quota ad un mio caro amico.
    Ma non mi interessa ricevere una compensa, quindi lascerei la mia quota accumularsi in azienda … poi lui una volta subentrato potrebbe ottenerla.

    E’ una situazione possibile o andremmo incontro a qualche cosa di anomalo?

    Grazie
    Giova

    1. Buonasera Giovanni, ciò a mio avviso non è possibile. La quota deve essere valutata e ceduta a quel prezzo se non si vuole incorrere in un accertamento fiscale.

  81. Grazie come al solito per le risposte a questi dubbi.

    “La quota dev’essere valutata” …. mi sembra corretto. Ma da chi?
    Cioè chi è autorizzato a dire che 100 o 1000 euro non sono congrui?

    L’ipotesi che io mi ero figurato è questa:
    Amministro questa società per un periodo, do il mio contributo in fatto di esperienza, ma per mia fortuna non ho la necessità di ottenere una ricompensa (sono molto fortunato lo so)… quindi lascio tutto in azienda.
    Poi tra qualche tempo, ho già previsto che mi sposterò e non voglio avere “cose appese” , quindi diciamo che la mia idea è di ritirarmi e lasciare ad un caro amico …. Ovviamente quando lui beneficerà di una remunerazione pagherà le tasse, si iscriverà all’inps ecc ecc.

    Ma c’è davvero una clausola che mi impedisce di cedere qualcosa senza trarne un beneficio? …. Cioè non posso essere un amministratore poco avveduto?

    1. I soggetti autorizzati sono i dottori commercialisti o il notaio. I criteri da adottare possono essere diversi: patrimoniale, reddituale, misto, finanziario, ecc…

  82. salve, e complimenti per l’ottimo sito. ho un grande dubbio, spero possiate aiutarmi. nel 2012 ho aperto partita iva per il mio lavoro da web editor (regime minimi, contributi commercianti inps, iscrizione camera commercio). ora l’azienda per cui lavoro mi ha offerto un contratto giornalistico a tempo indeterminato full time (sono infatti anche giornalista pubblicista), i cui contributi vengono versati all’inpgi, la cassa previdenziale dei giornalisti. vorrei tenere aperta la partita iva per fatturare alcuni guadagni extra sul web, ma riuscirò a levarmi dalla gestione commercianti inps (pagando quindi “solo” le imposte e non più i contributi inps legati alla partita iva)? grazie infinite per un’eventuale risposta

    1. Buonasera Ivan, dovrà presentare istanza di esonero alla sede Inps di sua competenza. Sarà l’ente a valutare la sua posizione. A mio avviso dovrebbe ottenere l’esonero e non pagare più i contributi fissi.

  83. Salve, avrei un quesito da porle. Sono un lavoratore dipendente presso una azienda privata con contratto a tempo indeterminato per 40 ore settimanali, svolgo la libera professione, in quanto architetto regolarmente iscritto all’albo, e rilascio ricevuta prestazione occasionale, siccome sono intenzionato ad aprire una partita iva, o individuale o in società tra professionisti, volevo sapere qual’è più adeguata alla mia posizione e in merito ai contributi cosa mi cambia e se posso usufruire di qualche agevolazione tipo regime dei minimi oppure…grazie!!!! Saluti.

    1. Buongiorno Giovanni,
      se apre partita iva individuale può aderire al regime dei minimi (verifichi per bene il rispetto di tutti i requisiti d’accesso).
      Dal punto di vista contributivo, essendo dipendente, non potrà iscriversi ad Inarcassa.

  84. Salve dott. Marra,
    Ho un quesito da porLe: sono architetto libero professionista con partita iva iscritto all’Ordine e iscritto a Inarcassa da 5 anni. Mi è stato proposto un contratto a tempo determinato full time (4 o 6 mesi) tramite agenzia interinale per un posto da disegnatore all’interno dell’ufficio tecnico di un’azienda che produce arredamenti. La mia idea è quella di mantenere aperta la partita iva nel caso che, a termine contratto, non ci sia rinnovo o assunzione diretta in azienda. Così facendo avrò modo di lavorare sempre come libera professionista. (Tra l’altro manterrei il regime fiscale dei minimi). Come mi devo comportare con i contributi? Mi devo cancellare da inarcassa e l’agenzia interinale mi verserà i contributi dove?Inps o gestione separata inps? A quanto ammonta l’aliquota?
    Grazie in anticipo per i chiarimenti, Saluti.

  85. Salve, sono un dipendente privato full-time a tempo indeterminato (contratto metalmeccanico) in un’azienda di informatica e sto cercando di valutare insieme ad un socio (già titolare di P.IVA) l’apertura di una società srl operante nel settore edile. Secondo lei quale potrebbe essere la forma più conveniente per poter evitare di pagare tasse addizionali:
    1) apertura società srl con possesso al 50%-50% (due soci amministratori senza compensi) e gli eventuali compensi per i lavori svolti al socio vengono fatturati normalmente (socio con P.IVA regime dei minimi e iscritto ad inarcassa). in questo caso bisogna pagare altri contributi inps o iscrizione del socio alla gestione separata?
    2) apertura società srl con possesso al 100% (socio amministratore lavoratore dipendente privato indeterminato full time in altra azienda privata) e gli eventuali compensi per i lavori svolti verrebbero fatturati al socio. in questo caso non bisogna versare altri contributi INPS corretto?
    Ringrazio in anticipo
    Gianluca

  86. salve,sono una dipendente part-time a tempo indeterminato in un azienda privata di pulizie e vorrei aprire un negozio d’abbigliamento.posso aprire una p. iva ma i contributi li devo versare 2 volte???

  87. Buongiorno, ho aperto una partita iva dal mese di novembre col regime dei minimi, però l’attività stenta a decollare ed anche i quasi 900 euro di contributi da versare ogni tre mesi iniziano a pesare. A breve potrei essere assunto come dipendente part time 24 ore con contratto 3° livello delle comunicazioni e questa attività a conti fatti potrebbe diventare la “prevalente”. Potrei in questo caso non pagare più i contributi inps o almeno pagarne in misura minore? grazie mille

    1. Buongiorno Silvio, con un contratto part-time difficilmente l’Inps le concederà l’esonero. In ogni caso presenti comunque istanza di esonero, allegando copia buste paga, ultima dichiarazione dei redditi, in modo da dimostrare la prevalenza dei redditi del lavoro dipendente su quello da partita iva.

  88. Tommaso Donzellini

    Buongiorno,
    mi scuso se il tema è già stato affrontato ma dopo aver letto tutti i commenti non mi è chiara ancora una cosa.
    Sono un ingegnere iscritto all’Albo e ad Inarcassa. Ho proprio ora ricevuto un contratto di insegnamento per 8 mesi in una scuola (12 ore settimanali, ovvero i 2/3 dell’orario intero. Il reddito maggiore continuerà a provenire dalla mia attività di Ingegnere libero professionista). Ora mi chiedo, dato che sono obbligato a cancellarmi da Inarcassa, quali contributi previdenziali pagherò? Questi due direi sono sicuri:
    1) contributi INPS per l’attività di insegnante, a cui penserà la scuola (compresa la ma iscrizione stessa all’INPS immagino)
    2) contributo integrativo del 4% per Inarcassa sul reddito da libero professionista
    IL DUBBIO è: devo pagare anche il 23,5% del reddito da libero professionista alla Gestione Separata Inps?? (di cui posso rivalermi per il 4%) da una sentenza del Tribunale del Lavoro di Rieti sembrava di no, che bastasse pagare il contributo integrativo ad Inarcassa e ciò evitasse l’obbligatorietà di essere iscritti alla G.S. Inps, ma chiedo a Lei.

    Grazie per la disponibilità
    Tommaso

    1. Buonasera Tommaso,
      a mio avviso la situazione è la seguente:
      – occorre effettuare una comunicazione ad Inarcassa allegando un’autodichiarazione dalla quale risulta la data di assunzione;
      – verrà cancellato da Inarcassa perchè incompatibile con altre forma di previdenza obbligatoria.
      Quindi:
      1) SI.
      2) Versa solo il contributo integrativo 4% alla cassa (decreto legge 6 luglio 2011 n. 98).
      Sull’argomento ho scritto un apposito articolo che può leggere a questa pagina: Ingegnere libero professionista e dipendente

  89. portalettere per poste italiane, contratto full time 36 ore settimanali, può aprire partita iva per attività di produzione ceramiche?nell’albo artigiani non è possibile (supera le 20 ore settimanali). come posso iscriverlo in camera di commercio?se il totale dei redditi non supera il limite, può rientrare nei forfettari? suppongo sia costretto (giusta ragione) ad assumere almeno una persona (assumerebbe la compagna, convivente facente parte del nucleo familiare). ai fini inps, lui non pagherebbe, ma per lei si, giusto?
    devo dare subito una risposta, vi ringrazio per l’attenzione

    saluti

    1. Concordo sul fatto che non ha i requisiti per l’iscrizione all’albo artigiani.
      Ok per l’accesso al regime forfettario (per la verifica della soglia di fatturato deve considerare il solo fatturato con la partita iva, mentre il reddito da dipendente deve essere inferiore a 30mila euro.
      Concordo anche su quello che ha scritto in merito ai contributi Inps.

  90. Buongiorno, avendo un rapporto di lavoro dipendente part-time 24 ore come web developer, è possibile aprire una partita iva in forfettario con codice ateco 73.11.02, al fine di guadagnare con pubblicità ed affiliazioni? Non credo ci siano problemi, sono due attività differenti.

    Essendo il lavoro dipendente sicuramente prevalente sia in termini di tempo che di introiti, è possibile secondo lei chiedere l’esonero dal pagamento dei contributi INPS? In caso contrario, a quanto dovrebbero ammontare le ore lavorative per poter richiedere l’esonero? Grazie mille!

    1. Buonasera Roberto,
      per quanto riguarda l’apertura della partita iva non ci sono problemi, così come può aderire al regime forfettario.
      Per quanto riguarda l’Inps, posso dirle che concede l’esonero solo in presenza di un contratto full-time. Nulla toglie che può richiedere l’esonero, ma la decisione dell’iscrizione oppure dell’esonero viene poi valutata dalla sede inps di sua competenza, quindi il mio consiglio è quello di recarsi presso la sede Inps è chiedere delucidazioni a riguardo prima di aprire e valutare l’apertura della partita iva.

      1. Si parla di full-time ma su alcuni siti (no fonti ufficiali INPS) si fa riferimento ad almeno 26 ore, ma a questo punto penso sia valutato caso per caso. Grazie mille per la risposta. P.S. Dia una controllata al sito su mobile 😉

        1. Esatto viene valutato caso per caso. Sul sito dell’Inps, tra i casi di non iscrivibilità rientrano: “svolgimento di attività da lavoro dipendente a tempo pieno”.
          Grazie per il consiglio riguardo al sito, so di avere qualche problemino da mobile, non è molto ottimizzato 😉

  91. Salve, svolgo l’attività di infermiera professionale presso un ospedale pubblico e durante il tempo libero saltuariamente canto, la mia Azienda mi chiede di regolarizzare la mia posizione e di verificare se posso fare ciò.
    Chiedo esiste una regolamentazione riguardo questo argomento?
    Grazie

  92. Buonasera, leggendo il forum ho trovato casi di non iscrivibilità in caso di apertura di partita iva di persone già dipendenti presso terzi a tempo pieno. Il caso del mio fidanzano è inverso: è socio di una sas ed è iscritto all’inps come commerciante. Il 18 Dicembre scorso però è stato assunto a tempo pieno da un’azienda. Ci sono le condizioni per richiedere la cancellazione all’inps dalla gestione commercianti pur non cessando l’attività della sas? Ringrazio anticipatamente

    1. Buonasera Rosa,
      a mio avviso si. Il lavoro dipendente è prevalente e verserà i contributi come dipendente in busta paga, quindi potrà richiedere l’esonero.

  93. Salve sono una dipendente a tempo pieno e indeterminato, voglio aprire partita iva e costituire una società srl semplificata x vendite online ( si parla di commercio) con socio unico nonchè amministratore (ossia io ), posso non versare i contributi inps gestione commercianti? perchè in primis assunta a tempo indeterminato presso altra azienda privata. Ma essendo socio unico e amministratore sono tenuto comunque al versamento della gestione separata?

  94. Buongiorno. Io ho aperto da un paio d’anni la partita iva per un lavoro secondario e ho sempre versato i contributi da lavoro dipendente primario. Ora, essendo stata licenziata il 31/05/16, ho avviato le procedure per la disoccupazione dato che il mio reddito da lavoro autonomo non supera i 4.800 euro. La mia commercialista dice che ora devo versare i contributi inps (3.000 euro all’anno). Ma non si versano anche con la disoccupazione? E se nel frattempo dovessi trovare un altro lavoro da dipendente, non continuerei a versarli come ho fatto sino ad ora? Ringrazio in anticipo e con l’occasione porgo distinti saluti.

    1. Buongiorno Sonia,
      concordo con la sua commercialista, deve versare i contributi Inps. Se ha aderito al regime forfettario può beneficiare di una riduzione del 35%, pagando circa 2500 euro all’anno.

  95. Salve, sono un lavoratore a tempo indeterminato full time(azienda metalmeccanica in regime di solidarietà). Vorrei sapere se posso avviare una attività commerciale non in concorrenza con il mio datore di lavoro. Inoltre vorrei sapere cosa comporterà la nuova attività commerciale in riferimento alla solidarietà, ovvero, se comporterà la perdita dell integrazione salariale.
    Ringrazio in anticipo
    Distinti saluti

    1. Buonasera Salvo,
      può aprire partita iva; l’integrazione salariale non la perde finchè il reddito da partita iva è inferiore a 4.800 euro.

  96. Buongiorno, un elettricista con impresa artigiana in regime dei minimi può essere assunto con contratto a tempo determinato (tre mesi)? Trattandosi di un periodo limitato (anche se full time), rimarrebbe la prevalenza dell’attività artigiana, quindi le due cose sono compatibili? Ed in caso affermativo come funziona con i contributi Inps? Versando già quelli come artigiano dal momento dell’assunzione verserebbe anche quelli da lavoro dipendente o si può chiedere l’esonero per queste ultime? Grazie.

    1. Buonasera
      c’è incompatibilità tra attività artigiana e lavoro dipendente full-time. La legge non fa nessuna distinzione tra contratto a tempo determinato o indeterminato, quindi ritengo che le due attività siano incompatibili.

  97. Salve, sono dipendende di un’azienda turistica con contratto a tempo indeterminato e 40 ore settimanali. Allo stesso tempo sono titolare di una partita iva in società con mio fratello (socio non lavoratore) e possiedo un bar.. Devo comunque pagarmi i doppi contributi nonostante il reddito della partita iva sia inferiore rispetto a quello da dipendente?

  98. Buongiorno,
    nel 2014 ho aperto partita iva come ditta individuale in regime dei minimi (settore distribuzione automatica, mi occupo del caricamento di snack e bibite presso un negozio vending). Ho sempre versato i contributi all’INPS.
    Dal 05/04/2017 sono stata assunta con contratto di apprendistato come impiegata amministrativa 28 ore settimanali.
    Vorrei sapere se potrei aver diritto all’esonero del pagamento dei contributi nonostante il mio contratto sia part time.
    Siccome sono pratica nell’utilizzo del computer vorrei sapere se è posso farla autonomamente la richiesta tramite il portale INPS.
    In secondo luogo vorrei sapere se è necessario presentare un numero minimo di buste paga che attestino il rapporto di lavoro e se è obbligatorio presentare anche un Cu poichè essendo stata assunta da poco dovrei aspettare un anno prima di averlo…
    Attendo un Vostro gentile riscontro
    Stefania

  99. Buongiorno,
    volevo chiedere io sono un geometra con partita iva e titolare del mio studio.
    non ho dipendenti o soci, quest’anno facendo anche più cose ho acquisito molto lavoro e avrei bisogno di una mano.
    mio padre è in pensione non è un geometra ma faceva il muratore la mia domanda è: io posso metterlo codiuvante a me?

  100. Salve, sono dipendente part time a tempo indet. 4 ore al giorno da Lun. a Ven.
    Vorrei aprire partita iva per gestire una casa discografica indipendente. Questa fatturerà molto meno del lavoro dipendente, il tempo dedicato potrebbe essere di poche ore al mese. Il commercialista mi ha detto che se non si raggiunge un monte ore con il lavoro dipendente, si è obbligati comunque a pagare l’IMPS.

  101. Salve,sono dipendente di una ditta impiantistica e contestualmente ho partita iva professionale quale ingegnere,per cui iscritti alla gestione separata Inps.
    La ditta intende mettere tutti in cassa integrazione per cui vorrei sapere se tale situazione può comportare qualche variazione alla gestione separata inps o eventuale iscrizione alla inarcassa per la quale adesso sono esonerato dalla contribuzione.

  102. Buongiorno. Lavoro come subagente presso un’agenzia assicurativa, con p.iva aperta da cinque anni. A breve verrò assunto come dipendente. Posso lasciare aperta la partita iva? Eventualmente fatturerei delle provvigioni che continuerò a maturare e continuerei a scaricare le spese proprie della partita iva.

  103. Salve, sono una Operatrice Socio-Sanitaria, ho un contratto di lavoro dipendente per 18 ore settimanali, avevo in programma di fare la partita IVA per lavori occasionali, ma mi hanno offerto un altro contratto di lavoro dipendente part time. Vorrei sapere se conviene di più avere due contratti dipendenti e pagare i conguagli IRPEF oppure fare la partita IVA e pagare le rispettive tasse? Grazie in anticipo.

  104. Salve ho letto vari commenti e risposte, allora forse la domanda va posta diversamente. Dipendente pubblico ufficiale di marina per esempio, riceve dal padre ( famiglia nobile ) un eredità con interi palazzi locati, ettari di terra che producono tonnellate di frutta e verdura ogni anno, aziende varie in vari settori insomma….
    Cito questo perché è un caso reale che spesso accade….
    Dato he nessuno si è mai “spogliato” dei beni che ha, premesso che comparendo non sarà lui a gestirli, ma come fanno a mantenere il possesso, e continuare la carriera militare ?

    L’Italia è piena di ufficiali ai quali addirittura i nonni hanno lasciato l’eredità vincolata al raggiungimento del grado di maggiore per esempio…

    La domanda giusta è come fanno loro ???

  105. Sono socio lavoratore di una cooperativa sociale, posso aprire un p. iva come lavoratore autonomo per un altro campo di interesse? Ci sono restrizioni di qualche genere (per es. esclusività)?
    Grazie

  106. Buonasera Dott. Marra, sono una dipendente tramite un’azienda privata con contratto a tempo determinato con 40 ore settimanali.
    Ho deciso di svolgere una seconda attività riguardo la vendita online come imprenditrice digitale. Lei sa bene che al superamento dei 5.000,00 euro lordi annui dovrò aprire la partita iva, dunque Le domando se dovessero rinnovarmi il contratto a tempo indeterminato o con scadenza, potrò eseguire entrambi i lavori?
    Attendo Suo cortese riscontro, La ringrazio per l’attenzione e per avermi dedicato del Suo tempo.

    Cordiali saluti
    Elisa

  107. Buongiorno,
    grazie per tutti i vostri consigli.
    sono un lavoratore campo informatico(amministratore sistemi) e ho un contratto a tempo indeterminato ccnl commercio … mi piacerebbe sapere se posso aprire una partita sempre nello stesso ambito ? sul contratto no c’è niente che me lo vieta.
    devo per forza comunicare al datore di lavoro ?
    saluti.
    Stephen

  108. Buonasera, sono un lavoratore dipendente a tempo indeterminato e iscritto alla gestione separata Inps in regime forfettario.
    Volevo chiedere se si ha comunque diritto alle detrazioni fiscali per reddito da lavoro dipendente e per figlio a carico.
    Grazie

  109. Salve,
    lavoro ha 12 anni come libero professionista in regime forfettario con reddito lordo annuo 2021 di € 27.839,07 euro (al lordo anche del coefficiente per attività che è del 78%).
    Dallo scorso anno (marzo-dicembre) ho svolto, contemporaneamente, un lavoro con la PA sottoforma di Co.Co.Co. con reddito lordo 2021 di € 28.267,20.
    Ho sempre pagato l’INPS attraverso la Gestione Separata. Per il Co.Co.Co. anche l’Ente Pubblico nel 2021 ha versato i contributi alla Gestione Separata. In considerazione che fra poco dovrei procedere con la dichiarazione dei redditi ed effettuare anche il Saldo 2021, posso in qualche modo chiedere per la libera professione un’aliquota ridotta visto che nel 2021 il Co.Co.Co., seppur per 10/12, ha prodotto un reddito più alto dell’attività professionale? O magari per altro motivo?

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