Operazioni intracomunitarie nel Regime Forfettario

Dal 2016 tutti i liberi professionisti che desiderano aprire una partita Iva in regime agevolato, potranno optare solo per il regime forfettario e accedere alle nuove regole approvate nella Legge di stabilità per le aliquote da applicare sul fatturato (5% per nuove attività e per cinque anni o 15% in tutti gli altri casi) e regole più specifiche come quelle sulle cessioni dei beni in paesi compresi o esclusi dall’Unione Europea.

Operazioni inerenti alle cessioni e agli acquisti dei beni nel regime forfettario

Innanzitutto, c’è subito da evidenziare che con l’adesione al regime forfettario, è comunque possibile eseguire delle operazioni con paesi compresi nell’Unione Europea e in particolare:

  • La cessione dei beni è considerata domestica e senza applicazione dell’Iva, laddove si tratti di operazioni eseguite verso un soggetto appartenente ad un paese dell’Unione Europea.
  • Non vi è l’obbligo di compilazione del modello Intrastat.
  • Se in riferimento al precedente anno fiscale non sono superate le cifre di acquisto di 10.000 euro e tale condizione resta anche nell’anno fiscale in corso, gli acquisti possono essere considerati domestici.
  • Se in riferimento al precedente anno o all’anno in corso le cifre di acquisto superano i 10.000 euro, l’acquisto è considerato intracomunitario e scatta l’obbligo di compilazione del modello Intrastat.

Operazioni inerenti alle cessioni e agli acquisti di servizi generici nel regime forfettario

Anche rispetto alla cessione e all’acquisto di servizi, resta confermato un ambito di applicazione nel regime forfettario, considerando alcune importantissime differenze su:

  • Cessione di servizi sulla base di un principio di territorialità (come da riferimento con l’articolo 7 ter del DPR numero 633 del 1972) che stabilisce la non applicazione dell’Iva per servizi forniti sia a soggetti appartenenti ad un paese dell’Unione Europea e sia nel caso di paesi non Europei.
  • Acquisti di un servizio generico da un soggetto appartenente ad un paese Europeo e obblighi di integrare tutte le informazioni sulle operazioni eseguite con la fattura ricevuta.
  • Acquisti di un servizio da un soggetto appartenente ad un paese non Europeo e avvio di un procedimento di autofatturazione.

In definitiva, per il nuovo regime dei forfettari, è possibile eseguire delle operazioni di cessione e acquisti con i paesi dell’Unione Europea, purché siano rispettati alcuni principi cardine. Primo fra tutti, il rispetto della soglia dei 10.000 euro per rientrare nella definizione di acquisti intracomunitari e per non essere soggetti all’obbligo di compilazione dell’Intrastat. Segue l’applicazione del principio di territorialità dei servizi generici e del contenuto del DPR 633 del 1972 e di come registrare contabilmente la fattura (ossia con operazioni di integrazione o autofatturazione).

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