Marca da bollo su fatture regime minimi

Le fatture emesse dai minimi sono soggette all’applicazione della marca da bollo nella misura di 2 euro se l’importo supera le 77,47 euro. E capita spesso, per comodità, di inviare la fattura via e-mail.

Ecco perché, in questo caso, è possibile chiedere l’autorizzazione all’Agenzia delle Entrate per assolvere l’imposta di bollo in modo virtuale. Vediamo come richiederla in cinque veloci passi.

1) Comunicazione preventiva, con cui il contribuente indica all’Agenzia delle Entrate il numero presunto di documenti che si prevede di emettere nell’arco dell’anno;

2)  Attestazione del relativo pagamento dell’imposta dovuta, effettuato con il modello F23 e codice tributo 458T;

3) Comunicazione consuntiva, effettuata entro il mese di gennaio dell’anno successivo, dove il contribuente accerta l’effettivo numero di documenti emessi nel corso dell’anno e il calcolo dell’imposta dovuta stabilendo la differenza da versare o da chiedere a rimbors;

4) Versamento, tramite modello F23 codice tributo 458T, della differenza (se dovuta, ovviamente) contestualmente all’acconto per l’anno in corso. L’eventuale credito corrisposto per l’anno precedente può essere compensato con l’acconto dovut;

5) Le comunicazioni devono essere spedite mediante raccomandata con ricevuta di ritorno all’ufficio dell’Agenzia delle Entrate competente.

1 commento su “Marca da bollo su fatture regime minimi”

  1. Mi sembra un giro burocratico assurdo, una delle tante cose da cancellare in Italia.
    Io copio l’Identificativo e la data indicati nel Bollo sulla fattura e scrivo che il bollo è posto sull’originale che è a disposizione per eventuali verifiche.

    Forse non sarà “de jure” ma è una prassi “de facto”, tanto in Italia abbiamo anche le buone pratiche “de Roma”…

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

× Hai bisogno di aiuto?