La prestazione occasionale non ostacola l’accesso al regime dei minimi

Un ragioniere fino al 20.09.2013 ha svolto la propria attività contabile presso una carrozzeria.
Nell’Ottobre 2013 ha svolto una prestazione occasionale della durata di 20 giorni, avente come oggetto l’assistenza agli anziani (attività completamente diversa dal ragioniere).
Ora a partire dal 2014, il soggetto vorrebbe aprire la partita iva per svolgere abitudinariamente tale attività di assistenza.
Si richiede se la prestazione occasionale svolta nel 2013 possa impedire lo svolgimento di tale attività con il regime dei minimi?

 

L‘Agenzia delle Entrate ha chiarito, con la risoluzione n. 239/2009, che l’aver svolto un’attività di lavoro autonomo occasionale non vieta l’accesso al regime dei minimi.

Si ritiene, quindi, che il contribuente indicato nel quesito possa accedere al regime dei minimi.

7 commenti su “La prestazione occasionale non ostacola l’accesso al regime dei minimi”

  1. Se apro la p.iva dei minimi a luglio 2014 come medico e in precedenza/contemporanea lungo tutto il 2014 svolgo prestazioni occasionali con ritenuta d’acconto 20% come hostess eventi (quindi lavoro completamente differente), cambia qlcs per me o per i committenti che mi fanno la ritenuta d’acconto? la soglia dei 5.000 euro lordi per prestazioni occasionali concorrono al calcolo del limite dei 30.000 euro della p.iva o rimangono separati? grazie mille!

    1. Salve, le prestazione occasionali non ostacolano l’accesso al regime dei minimi. Nel suo caso quindi può aprire partita iva ed aderire al regime dei minimi. La soglia dei 5.000 euro (prestazione occasionale) non concorre al limite dei 30.000 euro.

  2. Per quanto riguarda le prestazioni occasionali di lavoro autonomo la normativa non dice nulla sulla sede dell’attività ossia se il prestatore può esercitare presso il proprio domicilio sede dell’abitazione principale, inoltre non viene neanche specificato se può essere messa un’insegna o una targhetta. Altro quesito è se una avvocato iscritto al’albo praticanti(patrocinio) può emettere fattura per prestazione occasionale vigendo la presunzione che l’attività sia occasionale e non abituale. Se qualcuno potrebbe aiutarmi gliene sarei grata.

    1. Bene, metterei un pò di ordine:
      – La prestazione occasionale può essere svolta in qualsiasi luogo in quanto trattasi di prestazione “professionale”;
      – Mettere un’insegna per svolgere una prestazione occasionale non è possibile in quanto l’insegna configura una prestazione continuativa;
      – Le fatture le emette solo chi è in possesso di P. IVA ed il prestatore occasionale, proprio perché tale non è in possesso di P. IVA, emetterà per le prestazioni occasionali, che non dovranno superare € 5.000,00 complessivamente e che dovranno essere assoggettate a ritenuta d’acconto, delle ricevute per prestazione occasionale.

  3. buongiorno,
    ho avuto modo di consultare il sito web del Suo studio per la quale ne
    approffitto per farLe i complimenti in quanto è ben fatto e le casistiche sono
    esposte in modo chiaro.
    Volevo porLe il seguente quesito, su più punti dibattuti anche in rete.
    Sono dipendente full time 40 ore settimanali a T. indeterminato c/o una
    azienda di commercio di macchinari industriali.
    Più volte mi si è presentata l’occasione di poter seguire delle trattative
    extra dalla attività lavorativa e senza concorrenza e vorrei provare a farla
    “fruttare”.
    Vorrei sapere se devo aprire una partita iva obbligatoriamente o se per tali
    consulenze / trattative sporadiche posso rilasciare una normale dichiarazione
    solo con il mio codice fiscale per l’attività occasionale che farà cumulo con i miei
    redditi di lavoro dipendente, se non sbaglio il limite attuale è di euro 7.500?
    O alternativamente è meglio aprire la partita iva?
    Quali obblighi ho nei confronti dell’Inps? Devo iscrivermi alla gestione
    separata o se rilascio dichiarazioni solo con il mio codice fiscale sono esentato?
    Devo applicare la ritenuta di acconto?
    Grazie per la collaborazione, cordialità.

    1. Salve,
      se l’attività è occasionale può emettere ricevuta di prestazione occasionale.
      Il limite è 5.000 euro. Sotto tale soglia non è tenuto ad iscriversi all’inps.
      Se supera il limite dovrà iscriversi alla gestione separata inps e pagare i contributi sulla parte eccedente.
      I redditi dell’attività occasionale andranno a cumularsi al reddito da lavoro dipendente.
      Se l’attività è continuativa allora occorre aprire partita iva.

  4. Salve, innanzitutto complimenti per il sito, volevo porLe il seguente quesito.
    Sono un praticante avvocato abilitato, in un D.I. il Giudice mi ha liquidato la somma di 270 euro (diritti,spese ed onorari ) oltre 12,50% art.14 t.f, iva e CNAP, non avendo partita iva posso emettere prestazione occasionale?se si come fare?
    La ringrazio anticipatamente. ,cordialità.

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