Questo articolo ha lo scopo di dare alcune semplici indicazioni alle famiglie che devono affrontare situazioni di disabilità grave e che possono avere, con l’indennità di accompagnamento, un sostegno economico per far fronte alle esigenze e necessità della persona disabile. Vediamo l’indennità di accompagnamento a chi spetta, cos’è e come richiederla.
Sommario
Cos’è l’indennità di accompagnamento
L’indennità (o assegno) di accompagnamento è un sostegno economico che l’Inps eroga alle persone totalmente invalide indipendentemente dalla loro età e dalle condizioni reddituali del nucleo famigliare.
L’importo di tale assegno è forfetario, non è assimilabile ad alcuna forma di reddito ed è esente da imposte; viene elargito mensilmente e il suo scopo è quello di coprire le spese relative all’oggettivo stato di disabilità.
L’importo dell’assegno mensile viene ricalcolato annualmente.
A chi spetta l’indennità di accompagnamento?
L’indennità di accompagnamento spetta a invalidi civili totali che siano cioè impossibilitati, per gravi problemi fisici e psichici, a deambulare senza l’aiuto costante di un accompagnatore oppure che non possano compiere gli atti quotidiani della vita senza un’assistenza continua.
L’indennità non è incompatibile con l’attività lavorativa.
Oltre ad avere questi requisiti sanitari, l’indennità di accompagnamento può essere chiesta da cittadini italiani o cittadini stranieri comunitari iscritti all’anagrafe del Comune di residenza o extracomunitari legalmente soggiornanti nel territorio dello Stato.
L’indennità di accompagnamento non è cumulabile con altre indennità simili (indennità per causa di guerra, di lavoro o di servizio).
È possibile optare per il trattamento più favorevole.
Indennità di accompagnamento come richiederla?
L’indennità di accompagnamento si ottiene presentando la domanda per l’accertamento dell’invalidità alla Commissione Medica presso l’ASL competente, allegando certificazione medica comprovante la minorazione o menomazione con diagnosi chiara e precisa e la dichiarazione esplicita dello stato del dichiarante.
Nello specifico la dicitura deve essere:
– “ persona impossibilitata a deambulare senza l’aiuto permanente di un accompagnatore”
oppure
– “persona che necessita di assistenza continua non essendo in grado di compiere gli atti quotidiani della vita”.
Una volta ottenuta l’indennità di accompagnamento, gli interessati dovranno produrre annualmente – entro il 31 marzo – una dichiarazione di responsabilità (Modello prestampato ICRIC01) attestante eventuale ricovero in casa di cura.
Questa documentazione va presentata perché sono esclusi dall’indennità di accompagnamento gli invalidi ricoverati gratuitamente in istituto (ricovero a carico dello Stato).