Imu e comodato d’uso gratuito: l’esenzione a discrezione del Comune

Con la conversione in legge del decreto n. 102 del 2013 è stata definitivamente cancellato il pagamento dell’Imu sulla prima casa. Un importante novità e l’esenzione dal pagamento dell’IMU sugli immobili concessi in comodato d’uso gratuito ai figli. E’ bene sottolineare però che questa è una decisione che spetta ai Comuni con apposita delibera, nella quale potranno stabilire se esentare le abitazioni date in comodato nel limite di una per ogni contribuente, per i primi 500 euro di rendita oppure se il congiunto ha un reddito Isee inferiore a 15mila euro.
Il contratto di comodato deve essere scritto e registrato.
Per registrarlo occorre versare l’imposta di registro, recarsi presso un qualsiasi sportello dell’Agenzia delle Entrate, e presentare due copie del contratto firmate in originale, compilare il mod. 69 e dotarsi di marche da bollo da 16 euro.
Bisognerà vedere quanti sindaci saranno disposti a seguire questa linea, che produce minori entrate per le casse comunali e inutile nasconderlo conduce a comportamenti elusivi.

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