Vista l’imminente scadenza del primo versamento IMU e i molti commenti che mi arrivano, parliamo ancora di IMU. E nello specifico di detrazioni IMU.
Vi ricordo che, in base alla normativa, l’abitazione principale è quella in cui “il possessore dell’immobile e il suo nucleo familiare risiedono e dimorano abitualmente”.
Se un altro componente della stessa famiglia, ad esempio il coniuge, ha la residenza e la dimora in un immobile diverso, ma situato nello stesso Comune, non c’è agevolazione. Infatti, le agevolazioni prima casa si applicano a una sola casa.
Tuttavia, precisiamo che la norma non esclude la doppia agevolazione se gli immobili sono situati in Comuni diversi.
Vi ricordo che per l’abitazione principale è prevista una detrazione di 200 euro a cui vanno sommati 50 euro per ogni figlio di età non superiore a 26 anni (fino a otto figli), purché abbia residenza e dimora nell’abitazione principale.
Nell’IMU è possibile ottenere la riduzione per la prima casa qualora il proprietario dell’immobile (unico immobile su tutto il territorio nazionale), per ragioni di lavoro risiede e dimora in altra regione?
Caso concreto: una famiglia di emigranti che vive in affitto sul luogo di lavoro è costretta a pagare l’IMU come seconda casa sull’mmobile di proprità al paesello? Mentre sembrerebbe che i possessori di due case in comuni diversi possano ottenere il doppio beneficio?