L’aspetto pratico di come considerare ai fini previdenziali periodi non continui di attività, è stato affrontato diverse volte al fine di capire come muoversi in tale direzione e riconoscere a tali categorie di lavoratori quanto dovuto.
In particolare vi è un recente intervento del Tribunale di Belluno, con una direzione opposta rispetto a quanto applicato in genere dall’Inps per il versamento dei contributi per lavori stagionali.
Contributi inps attività stagionale
Il tribunale di Belluno in una recente sentenza (la numero 10 del 2015) è intervenuto sul come considerare i contributi previdenziali in base all’attività lavorativa svolta, decretando un orientamento diverso da precedenti applicazioni Inps.
In particolare sulla base di tale sentenza, è stato stabilito che nelle imprese commerciali e per le figure di soci e amministratori stagionali, i contributi previdenziali all’Inps sono dovuti solo in proporzione al periodo effettivo di lavoro.
Si tratta quindi di un orientamento diverso da quanto finora applicato dall’Inps, che invece considerava per tali figure lavorative, di versare contributi nella propria gestione attività commerciale di appartenenza per tutto l’anno (anche se il lavoro era svolto solo in alcuni momenti dell’anno).
La decisione del tribunale di Belluno, è stata tra l’altro presa in riferimento ad una situazione concreta di un pensionato che si occupava della gestione di una attività turistica solo a carattere stagionale e che ai fini legali era inquadrato come socio della società della famiglia che gestiva tale attività.
Ebbene in controlli precedenti da parte degli ispettori, il soggetto non ancora in pensione, svolgeva l’attività lavorativa in modo stagionale e versava i relativi contributi alla gestione commerciante per il periodo considerato. Con le nuove condizioni di pensionato, invece, non sembrerebbe possibile considerare l’attività solo come stagionale, ma come principale e con una estensione annuale dei versamenti all’Inps.
Estensione che secondo la sentenza di Belluno, non dovrebbe essere applicata in virtù di tutto l’anno ma solo ed esclusivamente per il reale periodo di lavoro eseguito.
Benchè la materia sia di difficile interpretazione, al fine di definire come considerare il lavoro effettivo e i contributi da versare all’Inps, potrebbe essere utile consultare la sezione informativa predisposta dall’Istituto di previdenza sociale su informazioni e contributi di lavoro.
In tale area, infatti, è possibile selezionare le classificazione delle varie categorie lavorative e come si calcolano e versano i contributi per:
– Dipendenti pubblici
– Artigiano
– Lavoratore dipendente
– Lavoratori domestici
– Commerciante (con riferimento anche alle imprese familiari).