Nel commercio elettronico può capitare spesso di concludere operazioni di vendita fuori dal territorio nazionale.
Vediamo come emettere fattura con riferimento alla disciplina IVA.
Fondamentale è determinare la localizzazione del venditore e dell’acquirente e il momento in cui l’operazione viene effettuata, perché le normative cambiamo se ad acquistare è un’azienda o un privato, se è un cliente UE oppure risiede al di fuori della Comunità Europea.
Vediamo i possibili scenari cercando di schematizzare il tutto per comodità.
Queste regole sono valide per il commercio elettronico indiretto, dove la conclusione del contratto avviene online, ma la spedizione del bene avviene per via tradizionale, per posta o corriere.
Operazioni interne
Se l’acquirente si trova in Italia, sia che si tratti di soggetto privato sia che si tratta di azienda con partita iva, l’operazione è soggetta ad Iva. E’ possibile annotare gli incassi sul registro dei corrispettivi. La fattura dovrà essere emessa se espressamente richiesta dal cliente.
Operazioni intracomunitarie
1)Se il cliente è un soggetto privato si emette fattura con IVA italiana a condizione che, nell’anno solare precedente o in quello in corso, il volume d’affari nel singolo Stato membro sia inferiore a Euro 79.534,36 o al minore importo se previsto nell’altro stato UE (soglie di protezione).
2)Se il cliente è un azienda UE andrà emessa fattura senza IVA, “Non imponibile art. 41 D.L. 331/93”. Dovrà essere presentato il modello Intrastat.
Operazioni Extracomunitarie
In questo caso sia che si tratta di un soggetto privato sia che ad acquistare sia un azienda andrà sempre emessa fattura “Non imponibile IVA art. 8 D.P.R 633/72”.