La Tari è l’ultima tassa sui rifiuti dovuta per il pagamento del servizio di raccolta e di smaltimento dei rifiuti e che ad oggi sostituisce la precedente Tarsu. La condizione essenziale per la sua applicazione è la presenza di una superficie calpestabile di un immobile in grado di produrre rifiuti e in assenza di tale requisito, è possibile rientrare in una esenzione.
Cosa verificare per rientrare nell’esenzione della Tari?
Il contribuente è tenuto a verificare la presenza dei requisiti di legge prima di procedere al pagamento della tassa sui rifiuti, con una particolare attenzione verso la capacità o meno di produrre rifiuti. Vale a dire che ad esempio delle abitazioni prive d’impianti elettrici o idrici e di conseguenza non abitabili, non sono in grado di produrre rifiuti e di conseguenza sono escluse dall’obbligo d’imposta.
Possono inoltre essere considerati come casi di esenzione, anche ad esempio le parti condominiali come androne e scale di accesso, locali in cui temporaneamente non è possibile una produzione di rifiuti e locali come solai e cantine in cui vi è una reale impossibilità di poter produrre rifiuti in maniera autonoma.
Elementi aggiuntivi considerati dalla Commissione tributaria provinciale di Cosenza
L’esenzione della Tari su una parte specifica di un immobile come la soffitta, è stata inoltre oggetto di una recente sentenza della Commissione tributaria provinciale di Cosenza, che da un lato ha confermato la possibilità di considerare tale esenzione e da un altro lato, ha aggiunto alcune precisazioni.
In pratica non sarebbe possibile rientrare nell’esenzione della Tari solo perché si è possesso di una soffitta, ma è necessario anche che il proprietario dimostri la presenza di validi elementi per richiederne l’esenzione.
La legge n.507 del 1993 recita infatti che: “Non sono soggetti alla tassa, i locali e le aree che non possono produrre rifiuti o per la loro natura o per il particolare uso cui sono stabilmente destinati, qualora tali circostanze siano indicate nella denuncia originaria o di variazione”.
Attenzione anche ai contenuti del Regolamento Comunale sui possibili casi di esenzione
Infine la Commissione Tributaria provinciale di Cosenza ha stabilito che un contribuente può richiedere l’esenzione dal pagamento della Tari sulla soffitta, solo se la stessa è in linea con eventuali e ulteriori requisiti di un regolamento Comunale.
Nel caso specifico presentato, infatti, il Regolamento Comunale prevedeva l’esclusione della tassa per le aree di soffitta con un’altezza pari o inferiore a 1,50 metri. E inevitabilmente tale requisito doveva essere sempre considerato per stabilire l’esenzione o meno della Tari sulla soffitta.
Ho un fabbricato per civile abitazione. Nel 2018 è stato fatto un’indagine di accertamento TARI che ha riscontrato un locale C2 che per me è sempre stato una soffitta non praticabile (che non credevo esistesse catastalmente). Adesso mi chiedono di pagare anni precedenti. Ho chiesto un sopralluogo per dimostrare che non esiste il locale anche se riportato in catasto ma non vogliono sentir ragioni
Gentilissimi ho ereditato un sottotetto non abitabile senza letti, bagno,cucina,armadi,gas,acqua (solo in giardino) ecc…. praticamente solo quattro mura. non certo una seconda case ma mi è arrivata la tari da pagare? Posso evitare di pagarla? La stessa cosa riguardo la imu!
grazie Enrico
Salve ho comprato un sottotetto di 41 mq ad uso magazzino e mi chiedono di pagare la tari, ma un sottotetto dovrebbe essere esente dalla tari?