Oggi affronterò un tema molto delicato cercando di fare chiarezza li dove forse neanche molte sedi Inps sono in grado di dare informazioni precise e chiare. Mi riferisco alla possibile compatibilità tra indennità di disoccupazione e partita iva.
Ho già affrontato in un precedente articolo un tema analogo e cioè la possibile compatibilità tra indennità di mobilità e partita iva.
Sommario
Disoccupazione e partita iva possono coesistere?
Tornando all’argomento dell’articolo che intendo affrontare è importante citare la circolare Inps n. 142 del 18.12.2012.
Infatti, la circolare in questione al punto 2.8.c chiarisce quando e come è possibile mantenere l’indennità di disoccupazione e aprire la partita iva.
Prendiamo per esempio il caso di un lavoratore dipendente che viene licenziato e che possiede la partita iva per svolgere un secondo lavoro.
Cosa fondamentale è che il lavoratore comunichi all’inps di svolgere un attività autonoma. Entro 30 giorni infatti il lavoratore deve comunicare il reddito presunto. La stessa circolare, al punto 2.9.c, menziona tra i possibili motivi di decadenza proprio la mancata preventiva comunicazione all’inps. La comunicazione deve essere presentata ogni anno entro il 31 gennaio.
Il diritto alla disoccupazione si ha solo qualora il reddito derivante dall’attività autonoma sia inferiore al limite utile ai fini della conservazione dello stato di disoccupazione.
Tale limite di reddito è oggi fissato in 4.800 euro annui. Quindi se il reddito prodotto è superiore a tale limite non si ha diritto all’indennità. Diversamente si ha diritto all’assegno di disoccupazione.
La procedura prevede inizialmente la riduzione dell’indennità per un importo pari all’80% del reddito previsto. Successivamente il lavoratore dovrà documentare tramite la dichiarazione dei redditi di aver prodotto un reddito inferiore al limite stabilito. Questo permettere all’ente di effettuare il conguaglio.
Quello che ti consiglio è di seguire alla lettera le indicazioni fornite dall’INPS; in questi casi è molto semplice perdere il diritto all’indennità a causa di un errore formale. Se non sei sicuro di quello che stai facendo rivolgiti sempre ad un professionista.
Disoccupazione anticipata per avviare un’attività
Esistono dei casi in cui puoi chiedere l’erogazione anticipata e in un’unica soluzione dell’indennità di disoccupazione (NASpI). Ciò è possibile quando:
1. devi avviare un’attività lavorativa autonoma;
2. aprire un’impresa individuale;
3. sottoscrivere una quota di capitale sociale di una cooperativa;
L’obiettivo è quello di incentivare l’avvio di nuove attività; ciò prende il nome di incentivo all’autoimprenditorialità NASpI.
Se vuoi avviare una nuova attività e chiedere la liquidazione anticipata dell’indennità di disoccupazione devi presentare domanda all’Inps in via telematica entro 30 giorni dalla data di inizio dell’attività.
Naspi e apertura partita iva, cosa devi sapere
Una volta ottenuto il beneficio devi stare attento a non farti assumere nel periodo per cui è riconosciuta la liquidazione anticipata della NASpI, altrimenti devi restituire per intero l’anticipazione ottenuta, salvo il caso in cui il rapporto di lavoro subordinato sia instaurato con la cooperativa della quale ha sottoscritto una quota di capitale sociale.
Salve,
dal 2002 a marzo 2014 sono stata dipendente di un azienda privata, nel 2012 pur essendo ancora dipendente ho aperto in proprio come ditta individuale una posta privata, andando tutto male nell’ottobre del 2013 ho chiuso. Nel frattempo gennaio 2013 l’azienda con la quale lavoravo ci manda tutti in cassa integrazione per poi licenziarci in marzo di quest’anno. Nel frattempo l’inps ad ottobre 2013 mi chiede la restituzione della cassa percepita in quanto non dovuta a causa dell’attività autonoma, mi fanno presentare un riesame dove attesto che il mio reddito da lavoro dipendente era inferiore dei parametri cig, senza mai darmene esito, ritorno a percepire la cassa integrazione di novembre e dicembre 2013 lasciandomi sospesi i 2 mesi di settembre ed ottobre. Ora scopro che sul pagamento che mi dovranno effettuare il 20 maggio, relativo agli ultimi tre mesi gennaio, febbraio e marzo 2014 si sono trattenuti un quinto dell’importo che mi hanno chiesto l’anno scorso, ciò vuol dire che il riesame non è servito a niente? e perchè il quinto non l’hanno trattenuto anche sui mesi di ottobre e settembre 2013? cosa devo fare? visto che gli stessi operatori dell’inps non ne capiscono niente e mi stanno facendo fare da due mesi file chilometriche senza risolvere nulla?
grazie
Buongiorno, attualmente percerpisco la Naspi, in qunato sono disoccupato da dopo maggio 2015. Collaborando esternamente con un azienda, mi hanno di aprire una partita IVA. Volevo sapere se aprendola posso conservare la Naspi, o perlomeno sospenderla e riprenderla nel caso le cose non vadano bene.
Si, è possibile percepire la Naspi e aprire una partita IVA e il diritto alla corresponsione dell’indennità sarà mantenuto sino al raggiungimento del reddito da partita IVA di 4800 euro e il reddito presunto deve essere comunicato all’INPS entro i trenta giorni successivi all’apertura della Partita IVA. Ne conseguira’ un adeguamento d’ufficio degli importi di indennità percepiti. La comunicazione deve essere effettuata per ogni nuovo anno entro il 31 gennaio.
Grazie Carmine per il tuo contributo. A presto
Buon lavoro
Buongiorno,
sto percependo la disoccupazione (naspi), e ora dovrei aprire partita iva. In quanto in questi mesi dovrò sistemare il negozio, e quindi non fatturerò, ma ho necessità di aprire p. Iva per concludere un’affiliazione in franchising, posso aprire ora partita iva (e ricevere fatture)e iscrivermi in camera di commercio a gennaio (ed iniziare a fatturare da gennaio appunto)?
Se posso, da qui a gennaio mantengo la disoccupazione?
Ringrazio da subito per l’aiuto,
cordialmente,
Maurizio
Buonasera Maurizio,
apertura partita iva ed iscrizione in Camera di Commercio devono essere fatti contemporaneamente. Se non esercita fin da subito l’attività può fare l’iscrizione al Registro Imprese come impresa inattiva. La disoccupazione la mantiene finchè i redditi da partita iva sono inferiori a 4800 euro annui. Le consiglio in ogni caso di fare una comunicazione preventiva all’Inps comunicando l’apertura della partita iva.
salve, ho aperto la partita iva col regime dei minimi per lavorare in un azienda con contratto (percepivo 11.800euro lordi annui), dopo due anni mi hanno licenziato per motivi economici e di conseguenza ho chiuso la partita iva perchè non potevo più permettermi di pagare i contributi e restanti tasse.
c’è qualche modo per prendere la disoccupazione o un’altra forma di sussidio?
grazie
Buongiorno Riccardo
mi faccia capire meglio, lei era assunto presso questa azienda (regolare contratto da dipendente) e contemporaneamente avevo aperto una partita iva? Oppure aveva solo la partita iva?
salve, dunque io avevo un contratto come appaltatore che si autorinnovava tacitamente, fornivo servizi e consulenza informatica, praticamente ero come un dipendente ma in realtà non lo ero, un giorno all’improvviso hanno interrotto il contratto per motivi economici e quindi diciamo che mi hanno licenziato, e mi sono trovato senza lavoro.
Avevo aperto la partita iva col regime dei minimi come ditta individuale.
Quindi ora mi chiedo se esiste un modo per prendere qualche sussidio tipo disoccupazione.
grazie
Purtroppo no, non le spetta nulla.
Buonasera vorrei sottoporre la seguente situazione.
Attualmente mi trovo in malattia da quasi 6 mesi a breve scadrà e credo che l’azienda mi licenzierà in questo modo dovrei ottenere la naspi in questi mesi di malattia Ho però maturato l’idea di aprire un’attività mia ho già aperto una partita IVA come srls infatti sono socio capitale e siamo in due. L’azienda e quindi è stata aperta in data 31/12 2021 ma è inattiva.
La mia domanda è la seguente posso richiedere la naspi e successivamente Chiedere un unica soluzione anticipata per l’incentivo alll’imprenditorialità dal momento in cui la società sarà attiva? perché io ho aperto la partita IVA per poter eventualmente chiedere finanziamenti non appena avrò trovato il posto dove aprire ma di fatto non è attiva e si attiverà quando verrò licenziata La ringrazio per la risposta
Salve vorrei sapere io ho una S.A.S da tempo non uso più da quasi 2 anni intanto sono assunto da più di 3 anni in una azienda a tempo indeterminato ora però mi licenziano ho diritto alla dissocupazione??
Le consiglio di chiudere il prima possibile questa società visto che non le serve, in modo poi da non avere problemi quando presenta la domanda di disoccupazione.
Buongiorno,
forse la domanda è stupida ma la pongo ugualmente. attualmente sono dissocupato e non percepisco sussidi di disoccupazione (naspi, ecc), dovrei aprire una posizione fiscale agricola (partita iva) per poter accedere ai premi comunitari della PAC (politica agricola comune) in agricoltura. La mia domanda è la seguente, con l’apertura della partita iva perderei lo stato di disoccupazione?
In attesa di un riscontro porgo cordiali saluti
buonasera vorrei sottoporre questo dilemma:ho tanto aspettato di raggiungere età (sono nata il24 agosto 1951)per chiedere all inps erogazione assegno sociale domanda respinta perché risulto intestataria di partita iva.Preciso che la stessa si riferisce ad una sas di cui ero socia responsabile dichiarata fallita nel 1998.Al momento il fallimento non è chiuso non per mia volontà ma questo non interessa all inps in quanto ad una richiesta di riesame mi ha respinto la richiesta?Cosa devo fare considerando che si prospettano tempi lunghissimi?Grazie per il vs aiuto sono veramente disperata
Giordano
Buonasera io ho fatto richiesta della disoccupazione il10 01 2018 per scadenza di contratto. Ancora oggi ho aperta la partita iva del mio ristorante chiuso nel 2012 mi sarà pagata la disoccupazione?
lavoratore autonomo da oltre 30 anni…dicembre 2019 chiudo poiche’ non riesco ad andare avanti tra debiti …….ora mi chiedo …. ho diritto anchio ad una forma di disoccupazione???
Sono dipendente di una società che non va bene e rischia di chiudere. Ho anche una piva. Il reddito autonomo supera i 4800 Euro. Se l’azienda dovesse licenziare o chiudere, per non perdere l’indennità di disoccupazione, cosa devo fare? se prima di fare domanda di disoccupazione chiuda la piva è possibile? Grazie
Salve, ho richiesto la naspi a giugno con partita iva indicando un reddito presunto inferiore a 4800 euro e reddito da partita iva dello scorso anno pari a 0. Ad inizio ottobre ho interrotto la naspi in seguito a nuovo contratto di lavoro ed ora (fine ottobre) ho superato i 4800 di fatturazione da libero professionista.
Dovrò restituire la naspi?
Grazie mille per la risposta
Cordiali saluti
Salve,
il mio dubbio riguarda la Naspi che sto percependo da inizio 2021.
Sono possessore di partita iva e con la presentazione della Naspi ho anche mandato comunicazione all’inps di quanto prevedevo di fatturare nel corso del 2021.
Siccome so che la naspi per i possessori di partita iva è calcolata sottraendo l’80% della somma che si presume di guadagnare dalla partita iva, il mio dubbio è, qualora non raggiungessi la somma dichiarata (inviando comunicazione a fine anno all’inps di quanto realmente percepito) , questi soldi di differenza mi verrebbero conguagliati dall’inps? E se si, in che modo e in che periodo?
Grazie mille
sono dipendente t.indeterminato da 7 anni. Da quattro mesi ho costituito una srls unipersonale dove sono unico socio. la srl è inattiva .
Se venissi licenziato potrei chiedere la naspi anticipata per concludere gli investimenti ed aprire l’attività?
Grazie