L’attivazione di un contratto per le utenze, rappresenta una fase molto delicata per l’utente e nel caso di contratti a distanza mediante internet o telefono, presenta delle maggiori tutele rispetto al passato. E’ presente, infatti, una direttiva Europea che ha introdotto regole più precise circa le attivazioni non legittime, oltre che possibilità di presentare recesso entro termini prestabiliti.
Sommario
Diritto di recesso: normativa
Per attivazioni di contratto non legittime, si intende in genere, la ricezione da parte di un utente di una comunicazione presso il proprio domicilio di una nuova utenza per la casa o la richiesta di pagamenti per i servizi in teoria ricevuti. Tale prassi, tra l’altro, è molto ricorrente nel caso dei contratti svolti non di persona e con un consenso per telefono o via internet.
Sulla materia, è intervenuta una importante direttiva Europea 2011/83/UE, che ha introdotto maggiori tutele per gli utenti per formalizzare l’attivazione di un contratto sulle utenze e sulla effettiva comprensione dello stesso verso una reale attivazione del servizio. Di conseguenza situazioni tipo in cui l’utente non è conoscenza di servizi ulteriori previsti nel contratto e attivati o ha ottenuto informazioni incomplete o generiche, possono incidere verso una disdetta del servizio.
Inoltre sulla base di quanto stabilito dal D.lgs. n. 21 del 21 febbraio 2014, è possibile anche un recesso dal contratto di attivazione delle utenze entro 14 giorni e di una ulteriore conferma scritta nel caso di contratti accettati solo mediante telefono.
Entro quando esercitare il diritto di recesso
Il solo recesso dal contratto di attivazione di un’utenza può essere quindi eseguito entro il termine dei 14 giorni e richiede l’invio di una lettera con i dati relativi a venditore e compratore, del contratto da voler disdire e dei motivi per i quali voler procedere a tale fase. La comunicazione deve essere inviata con Raccomandata per ricevuta di ritorno, in modo da avere un chiaro riferimento temporale sul rispetto delle tempistiche.
Procedura invece più specifica nel caso in cui l’utente voglia intervenire su attivazioni di contratto non legittime, per assenza di un suo specifico consenso al nuovo servizio o per la presenza di pratiche commerciali non corrette che hanno presentato l’offerta in modo diverso dalle condizioni realmente applicate. In tale caso, se superato il già citato periodo di 14 giorni per presentare il diritto di recesso mediante raccomandata con ricevuta di ritorno al venditore, è possibile procedere con due alternative:
– Invio mediante raccomandata con ricevuta di ritorno, del reclamo scritto per un contratto non richiesto entro 30 giorni, se non è stata ricevuta nessuna lettera di conferma dell’attivazione del nuovo servizio.
– Invio mediante raccomandata con ricevuta di ritorno, del reclamo scritto per un contratto non richiesto entro 40 giorni, se è stata ricevuta una lettera di conferma dell’attivazione del nuovo servizio.