Dimissioni per giusta causa mancato pagamento stipendio

Nel caso di mancato pagamento dello stipendio da parte del proprio datore di lavoro, il dipendente può attivarsi per la presentazione di dimissioni per giusta causa, con una serie di azioni legali (vertenza lavoro) per ottenere quanto dovuto in termini economici per la propria prestazione lavorativa e per poter richiedere all’Inps una indennità di disoccupazione (se presenti i requisiti di legge).

Dimissioni per giusta causa mancato pagamento dello stipendio

La retribuzione è un diritto per il lavoratore stabilito anche nella nostra Costituzione come corrispettivo della prestazione lavorativa presso il datore di lavoro e un mancato pagamento può dare luogo ad una serie di procedure per il relativo riconoscimento.

Ad esempio, è possibile presentare le dimissioni per giusta causa nel caso di mancato pagamento dello stipendio senza preavviso. Vale a dire che tali dimissioni hanno effetto immediato e non richiedono il rispetto da parte del dipendente del preavviso stabilito in sede contrattuale, poichè proprio il mancato pagamento dello stipendio giustifica tale azione. Inoltre, il dipendente avrà diritto a:

– Pagamento di una ulteriore indennità sostitutiva di preavviso, poichè le dimissioni sono dovute solo a seguito di un mancato pagamento dello stipendio e hanno effetto immediato.

– Richiesta di una indennità di disoccupazione, in caso di requisiti per il riconoscimento di Aspi e mini aspi e per un supporto economico all’ex-lavoratore.

– Invio all’Inps di tutta la documentazione relativa a denunce e ricorsi per il mancato pagamento dello stipendio e per la relativa presentazione di dimissioni per giusta causa.

Numero mensilità per dimissioni giusta causa

Rispetto alla presentazione di una documentazione all’Inps per il riconoscimento della indennità di disoccupazione, è importante dimostrare la causa del mancato pagamento dello stipendio e l’inadempimento prolungato da parte del proprio datore di lavoro. Non è infatti sufficiente saltare il pagamento di uno stipendio per autorizzare le dimissioni per giusta causa del lavoratore, ma che si tratti di almeno due mensilità. Inoltre, lo stesso dipendente non deve aver in passato firmato la busta paga per quietanza o aver accettato il non pagamento per diversi mesi senza presentare alcuna richiesta o sollecito per iscritto.

Oltre alle dimissioni per giusta causa, infine, il lavoratore deve attivarsi per il riconoscimento del mancato pagamento dello stipendio optando per l’affidamento dell’incarico ad un avvocato e realizzare una serie di documenti per il recupero di tali somme e che tra l’altro dovranno essere allegati anche la presentazione all’Inps per la domanda di indennità di disoccupazione.

2 commenti su “Dimissioni per giusta causa mancato pagamento stipendio”

  1. Graziella Nesterini

    Buongiorno, Dottore. In primis, mi scusi il disturbo. Per favore:
    – c’è una precisa norma che preveda “almeno due mensilità…..” o “inadempimento prolungato…”, affinché si possa parlare di dimissioni per giusta causa? ed inoltre: quanto potrebbe essere il tempo intercorso “senza presentare alcuna richiesta…..”? Grazie per le Sue cortesi risposte; mi comunichi il relativo Suo compenso.
    Grazie mille.
    GRAZIELLA NESTERINI

  2. Buonasera Dottore,
    mi sorge spontaneo un dubbio. Come mensilità si considera il mese intero oppure basterebbe per assurdo anche solo un bonifico di € 100 per “bloccare” il dipendente dal dare le dimissioni per giusta causa?

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