Tra gli interventi edilizi che possono usufruire delle detrazioni Irpef del 50%, sono in lista anche gli interventi per misure antisismiche e di messa in sicurezza statica, compiuti sulle parti strutturali degli edifici esistenti. Con l’entrata in vigore del decreto n. 63 del 6 giugno 2013, convertito in legge n. 90 del 4 agosto 2013, la detrazione per quel tipo di interventi, realizzati su edifici che sorgono in zone ad alto rischio sismico, è stata maggiorata al 65% per gli interventi realizzati dal 4 agosto al 31 dicembre 2013.
Invece è previsto che dal primo gennaio 2014, arriveranno dei contributi fissi a favore degli interventi di adeguamento antisismico degli edifici, eseguiti con modalità che saranno rese note solo con la Legge di Stabilità.
La cifra massima su cui calcolare questa detrazione è 96.000 euro per ogni singola unità immobiliare. La medesima sarà suddivisa in 10 rate di uguale importo, la prima scadenza sarà in riferimento all’anno in cui è stata sostenuta la spesa, e le altre agli anni successivi.
I requisiti che un immobile deve possedere per accedere alla detrazione 65% per interventi antisismici sono: 1) vincoli relativi agli immobili per cui si può godere dell’agevolazione, 2) vincoli di carattere territoriale e legati al tipo di utilizzazione dell’edificio; nessun riferimento invece o limite sulla categoria catastale, 3) immobili in zone ad alta pericolosità sismica; gli interventi, per usufruire dell’agevolazione, devono essere eseguiti, in edifici che sorgono in zone ad alta pericolosità dal punto di vista sismico.
Queste zone sono individuabili con i codici 1 e 2 nell’allegato A dell’ordinanza del Presidente del Consiglio dei ministri n. 3274 del 20 marzo 2013; l’allegato è denominato: “Primi elementi in materia di criteri generali per la classificazione sismica del territorio nazionale e di normative tecniche per le costruzioni in zona sismica”; inoltre la detrazione è applicabile anche agli immobili siti nelle zone individuate con i codici 3 e 4 dell’allegato, ma in questo caso nella misura del solo 50%.
Gli edifici devono essere adibiti ad abitazione principale o destinati ad attività produttive e questo è un requisito indispensabile per ottenere l’agevolazione oltre la comune detrazione del 50%, applicabile a tutti gli edifici residenziali, senza che siano necessariamente classificati come prima casa; questo per dare priorità agli edifici dove si svolge la vita familiare e lavorativa del contribuente.
Richiedere la detrazione 65% per interventi antisismici
non richiede particolari modalità, è sufficiente attenersi a quelle normalmente usate per la detrazione 50%.