Comunicazione ai fini fiscali della giacenza media

Con un provvedimento emanato il 28 maggio 2015, il Direttore dell’Agenzia delle Entrate è intervenuto integrando “ le modalità per la comunicazione integrativa annuale all’archivio dei rapporti” e sulle modalità di comunicazione della giacenza media, per acquisire informazioni fiscali sul contribuente e favorire maggiori controlli in sede Isee o sul tasso di evasione fiscale.

Le nuove comunicazioni sui dati dei contribuenti italiani

comunicazione giacenza mediaIl provvedimento del 28 maggio 2015 del Direttore dell’Agenzia delle Entrate, interviene su tre aspetti fondamentali delle comunicazioni sui dati dei contribuenti italiani e in particolare su:

  • Dati da inserire nella comunicazione
  • Le modalità e i termini della comunicazione
  • Definizione e calcolo della giacenza media

Rispetto ai dati da inserire nella comunicazione, si fa riferimento soprattutto alla funzione degli operatori finanziari nel dover comunicare alcuni importanti dati all’anagrafe tributaria, ossia:

  • Giacenza media del conto corrente
  • Saldi e movimenti dei rapporti finanziari sulla base di una tabella prevista dal provvedimento dell’Agenzia delle Entrate del 25 marzo 2013.

Tali dati in particolare saranno utilizzati soprattutto per opportuni controlli finanziari in sede di dichiarazione Isee dei contribuenti e per attività di analisi del rischio di evasione presenti nel paese.

Nuove modalità di comunicazione e termini sugli operatori finanziari

Il nuovo provvedimento dell’Agenzia delle Entrate, interviene anche sulle modalità e i termini della comunicazioni e sul calcolo della giacenza media. Rispetto alle comunicazioni relative al 2014, gli operatori finanziari avranno il compito di inviare i saldi e i movimenti dei rapporti finanziari e su richiesta il dato sulla giacenza media annua, entro il termine del 30 giugno 2015.

Mentre rispetto alla giacenza media viene innanzitutto ribadita la sua definizione, ossia: “importo medio delle somme a credito del cliente in un dato periodo ragguagliato ad un anno”. E in seguito, la modalità di calcolo della giacenza media che si ottiene “dividendo la somma delle giacenze giornaliere per 365, indipendentemente dal numero di giorni in cui il deposito o il conto risultano attivi”.

Dati comunicati su conto corrente e conto deposito a risparmio

Infine rispetto al tipo di rapporto e alla comunicazione dei dati, vi segnaliamo due delle voci più ricorrenti relative a conto corrente e conto deposito a risparmio.

Per il conto corrente, i dati riportati saranno relativi al saldo contabile alla data di fine anno precedente e di fine anno, l’importo totale degli accrediti effettuati nell’anno, degli addebiti e dell’importo della giacenza media annua.

Per il conto deposito a risparmio, i dati riportati saranno relativi al saldo contabile alla data di fine anno precedente e di fine anno, l’importo degli accrediti e degli addebiti, la giacenza media annua.

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