Come leggere una busta paga: guida per una semplice lettura

Analizziamo di seguito una per una tutte le voci per fornirvi un utile guida e capire la busta paga che ogni mese il vostro datore di lavoro vi consegna.

Spesso ci si rende solo conto che il proprio stipendio netto, indicato in basso a destra, è poco più alto della metà del lordo, ma non si capisce esattamente dove finiscono i soldi non percepiti. Impariamo come leggere una busta paga.

Come leggere una busta paga

La busta paga è un documento che riassume le voci che compongono la retribuzione; è bene premettere che non sempre due persone che hanno le stesse mansioni, la stessa anzianità in azienda e lo stesso inquadramento contrattuale, a fine mese hanno la stessa retribuzione, in quanto vi sono voci che modificano il netto e il lordo, anche vivere in due comuni o regioni differenti può generare diversità.

Il datore di lavoro è obbligato per legge a consegnare al lavoratore dipendente la busta paga con cadenza mensile. In essa devono essere indicate anche le prestazioni sociali e contributive che il datore deve versare agli enti di previdenza in favore del lavoratore, la tassazione applicata in quanto sostituto d’imposta e gli assegni che vengono corrisposti in favore del lavoratore in base alla normativa.

Il cedolino può essere idealmente diviso in tre parti.

Nella prima parte sono indicate le generalità del lavoratore e quelle dell’azienda con relativo numero di matricola. Inoltre sempre nella parte in alto è indicato anche il contratto collettivo nazionale che si applica, la qualifica del lavoratore, il livello raggiunto e la percentuale di orario part time.

Questa prima parte è importante anche per capire se le mansioni svolte corrispondono all’inquadramento per il quale si viene retribuiti. E’ bene ricordare che solo eccezionalmente e per brevi periodi si può essere collocati in mansioni superiori, o inferiori, rispetto all’inquadramento. In particolare si può essere collocati in mansioni superiori, senza maturare il diritto all’inquadramento corrispondente, quando si sostituisce un dipendente assente, ad esempio per malattia, e lo stesso ha diritto a riprendere il suo posto. In caso contrario, si matura il diritto all’inquadramento superiore quando siano trascorsi 3 mesi dal momento in cui il dipendente inizia a svolgere le mansioni dell’inquadramento superiore, tranne nel caso in cui sia il contratto collettivo a richiedere un termine diverso (art. 6, Legge n° 190/1985 ).

Se il rapporto di lavoro è a tempo determinato, nella prima parte della busta paga compare anche il termine finale.
A destra delle generalità, normalmente, sono presenti gli elementi che compongono la busta paga del lavoratore:
– paga base (corrispondente al minimo tabellare previsto per le mansioni del proprio contratto, la voce comprende anche gli scatti di anzianità);
– la contingenza: voce correlata al tasso di inflazione che però non viene più aggiornata in busta paga;
– infine c’è l’EDR “Elemento Distinto della Retribuzione” si tratta di una somma fissa per tredici mensilità ed uguale per tutti i dipendenti del settore privato senza considerare l’inquadramento.

Retribuzione busta paga

L’indicazione delle retribuzione effettiva è collocata nella parte centrale della busta paga ed è divisa in diverse voci:
– retribuzione ordinaria;
– trattenute per le ore di assenza;
– straordinari con relativo trattamento (gli straordinari godono di una retribuzione maggiore, ma la legge prevede dei limiti alla possibilità di farvi ricorso);
– ferie godute;
– eventuale riduzione delle ore lavorative;
– assegni familiari;
– indennità chilometrica, si applica in caso di trasferte o nel caso in cui le spese di viaggio debbano essere rimborsate;
– premi;
– festività (in caso di lavoro nei giorni festivi o di lavoro notturno sono previste delle maggiorazioni);
– malattia;
– maternità.

Qui finiscono le voci in avere e iniziano le voci fiscali e contributive divise in questo modo:

– trattenute IRPEF (comprensive di detrazioni per figli e coniuge a carico). Queste vengono calcolate in base al reddito che si ritiene il lavoratore debba percepire nell’anno solare. Se non vi sono ulteriori redditi, il lavoratore è esentato da altri obblighi di denuncia fiscale, mentre in caso contrario occorre presentare la denunzia dei redditi (con Modello Unico o 730) per calcolare eventuali cifre da versare. Per permettere al lavoratore di adempiere a tale onere il datore di lavoro deve predisporre la Certificazione Unica, da cui emergono le somme percepite durante l’anno solare, le detrazioni e le imposte applicate. Questo documento deve essere il sunto delle buste paga e non può discordarsi dalle risultanze di esse. É consigliato presentare la dichiarazione anche nel caso in cui si ritiene di aver versato imposte in eccesso e quindi è plausibile una restituzione da parte dell’Agenzia delle Entrate o la maturazione di un credito d’imposta;

– addizionali IRPEF regionali e comunali;

– contributi previdenziali (INPS ed INAIL). L’ammontare dei contributi previdenziali dipende dall’inquadramento del dipendente e fanno maturare il diritto a percepire le prestazioni sociali come la pensione, ma anche cassa integrazione, malattia, maternità, infortunio, mobilità. I contributi devono essere versati in misura del 33% rispetto alla retribuzione ordinaria, di questa somma una quota pari al 9,19% è a carico del dipendente e la restante a carico del datore di lavoro, entrambe vengono però versate dal datore di lavoro.

All’interno della busta paga viene quindi indicato anche l’accantonamento del TFR ,o retribuzione differita. Questa voce ha subito modifiche in seguito alla riforma che ha permesso ai lavoratori di richiedere il TFR in quota mensile, se il lavoratore vuole riscuotere mensilmente viene indicato in busta paga.

Sommando le voci attive e sottraendo quelle indicate sotto le voci “trattenute” si ottiene lo stipendio netto, cioè ciò che viene effettivamente versato al lavoratore.

Per coloro che svolgono lavori particolari sono previste delle ulteriori voci in busta paga. Si tratta delle:
– indennità per lavori nocivi: si applica in tutti quei casi in cui il lavoratore corre pericoli o può subire danni alla salute;
– indennità di cassa: è applicata a tutti coloro che hanno maneggio di denaro, la misura varia dal 5% al 10% rispetto alla retribuzione ordinaria;
– indennità di mansione: si applica a coloro che svolgono mansioni particolari, ad esempio nel caso in cui vi sia un patto di non concorrenza;
– indennità sostitutiva di mensa: si applica nelle aziende in cui non hanno mensa, questa voce non contribuisce all’ammontare del reddito.

Leggi anche: Indennità in busta paga

Questo è lo schema che solitamente segue una busta paga, dal punto di vista pratico, in base a chi gestisce l’elaborazione dei cedolini, la grafica può essere diversa e alcune voci possono essere specificate in modo più o meno dettagliato.

Codici busta paga, ecco il significato

1. Mese retribuito
Il mese cui si riferisce lo stipendio.
2. Qualifica
Indica la qualifica contrattuale.
3. Scatto di anzianità
E’ un incremento retributivo, variabile in base ai contratti collettivi, che matura in base al periodo di lavoro prestato presso la stessa azienda.
4. Giorni/ore contrattuali
Il totale mensile dei giorni/ore lavorativi previste dal contratto.
5. Retribuzione di fatto
E’ l’importo mensile lordo della retribuzione che compete al lavoratore. Si tratta di importi fissi utilizzati anche per retribuire ferie, permessi, malattie, ecc.
6. Minimo contrattuale
Chiamato anche paga base, varia in base al C.C.N.L. e al livello di inquadramento.
7. Quota assorbibile (futuri aumenti)
Elemento retributivo non compreso nella paga base. Esprime una somma di denaro riconosciuta al lavoratore per la normale prestazione lavorativa ed è legata alla capacità contrattuale del singolo lavoratore.
8. Rimborso piè di lista (o nota spese)
Il valore (€ 268,80) indica il rimborso per le spese effettuate nello svolgimento della mansione lavorativa.
Il rimborso a piè di lista è definito anche “voce neutra”, non essendo assoggettabile né a trattenute fiscali, né a contributi previdenziali, pur incrementando il netto in busta paga.
9/10. Rata addizionale regionale/comunale anno precedente
Valore dell’addizionale regionale (€ 22,77).
Valore dell’addizionale comunale (€ 8,87).
L’importo dovuto per le addizionali è determinato applicando l’aliquota, stabilita dalla Regione e dal Comune in cui il contribuente è residente.
11. Totale lordo
Stipendio o salario percepito ogni mese dal lavoratore. Per determinare questo valore si devono sommare, alla retribuzione di fatto, le voci variabili (lavoro straordinario, festività).
12. Imponibile contributi sociali/contributo “1”
Viene esposto l’imponibile sul quale si procede al calcolo dei contributi previdenziali e assistenziali Inps.
La casella contributo “1” indica la somma che l’azienda trattiene al lavoratore per poi versarlo al Fondo Pensione Lavoratori Dipendenti gestito dall’Inps.
13. Imponibile Irpef
Le somme corrisposte al lavoratore che determinano il reddito da lavoro dipendente, come enunciato dall’art. 51 D.P.R. 917/1986 e successive modificazioni, trovano collocazione nella casella imponibile Irpef.
14. Irpef lorda
Trattenuta fiscale, definita “lorda” poiché devono essere sottratte le eventuali detrazioni fi scali per ottenere l’Irpef netta. Si calcola in relazione alle aliquote per scaglioni stabilite dal T.U.
15. Totale trattenute Irpef
Trattenuta fiscale operata dall’azienda. Il valore è determinato sottraendo all’Irpef lorda il valore delle detrazioni fiscali.
16. Trattenute corpo
Totale trattenute operate sullo stipendio (trattenute addizionali, regionali e comunali, trattenuta sindacale).
17. Conguaglio Irpef
Valore che compare solitamente nella busta paga di dicembre o in caso di cessazione.
18. Netto in busta
Retribuzione effettiva mensile al netto di ogni trattenuta.
19. Ferie anno precedente
Ferie accumulate l’anno precedente e non ancora godute.
20. Ferie maturate
Ferie maturate nell’anno in corso.
21. Ferie godute
Giorni di ferie goduti nell’anno.
22. Ferie residue
Totale delle ferie che non sono state godute.
23. R.o.l. busta paga anno precedente
Ore di permesso (Rol) maturate nell’anno precedente e non ancora godute.
24. R.o.l. busta paga maturati
Ore di permesso (Rol) maturati nell’anno in corso.
25. R.o.l. busta paga goduti
Ore di permesso (Rol) godute nell’anno.
26. R.o.l. busta paga residui
Totale ore di permesso (R.o.l.) che non sono state godute.
27. Dati statistici
Hanno la funzione di consentire un’informazione completa sui valori che vengono utilizzati per gli adempimenti nei confronti degli Enti previdenziali ed assistenziali. Indicano l’incremento dei vari istituti contrattuali.  Non incidono nei conteggi della busta paga mensile.
28. Imponibile Inail
Dato statistico che non incide sulla retribuzione. Rappresenta il valore sul quale l’azienda calcola il premio da versare all’Inail (assicurazione contro gli infortuni sul lavoro).
29. Tfr mese
Quota di Tfr maturato, di cui si ha diritto, solitamente, al momento della cessazione del rapporto di lavoro.
L’accantonamento annuale del Tfr è una quota pari a tutte le retribuzioni mensili percepite da gennaio a dicembre, comprese le mensilità aggiuntive, divisa per un coefficiente di 13,5.
30. Detrazioni
Questi valori, se presenti, devono essere sottratti al valore dell’Irpef lorda (detrazioni per carichi di famiglia, altre detrazioni).
31. Progressivi annui
Anche questi sono dati statistici che esprimono l’incremento delle singole voci in corso d’anno.
32. Firma
Spazio riservato alla firma per ricevuta del lavoratore della “busta paga”.

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Infine ti chiedo un favore. Se il mio articolo ti è servito a capire la busta paga e vuoi essere un minimo riconoscente, sarei davvero felice se lo condividi sui social.

52 commenti su “Come leggere una busta paga: guida per una semplice lettura”

  1. Salve,sono un tecnico di radiologia medica che lavora presso uno studio privato da circa 4 anni…il mio livello contrattuale è stato sempre il livello 3S nonostante negli ultimi due anni abbia ricoperto ruoli di una particolare importanza e responsabilità penale (responsabile del primo soccorso,prevenzione incendi e soccorso avanzato con defibrillatore)…inoltre tramite colleghi sono venuto a conoscenza che, esiste da circa un anno e mezzo una normativa secondo la quale, tutto il personale paramedico viene inquadrato come livello contrattuale base livello 2!!!ora chiedo al vostro studio se vi sono i presupposti per chiedere al mio datore di lavoro il riconoscimento di tale livello contrattuale.
    grazie

  2. Salve dott. Marra, ho un quesito.
    Mia cognata sta lavorando con contratto a tempo (3 mesi, scade il 4 luglio) part time a 20 ore in un negozio.
    Il problema è che svolge un lavoro full-full time (12/13 ore al giorno) pagandola in part time. Tra l’altro in azienda non esiste sistema di timbratura cartellini, ne sono stati rilevati gli orari di lavoro.
    In questo caso, fermo restando che alla scadenza del contratto ti mandano via, cosa possiamo fare per recuperare i soldi “rubati”?
    C’è qualche possibilità, magari mandandogli una raccomandata nella quale si fa riferimento al fatto che le presenze non vengono rilevate? Si può fare una denuncia all’ispettorato del lavoro o qualcosa del genere?

    La ringrazio sempre per la sua disponibilità.

    1. Buongiorno,
      certo. Puo fare una denuncia all’ispettorato e tramite un legale chiede con una perizia i soldi della busta paga a tempo pieno. Non firmi le buste paga, il dipendente ha sempre ragione con la speranza che lo stipendio non coincida con la busta paga tramite moneta elettronica e che lei abbia dei testimoni che possano dire che lavora a tempo pieno.

  3. Salve Dott.Marra,

    volevo chiederle un piccolo consiglio. Io sono dipendente di ditta privata (agenzia di assicurazione).
    In busta paga ricevo assegno nucleo familiare (per mia moglie e mia figlia di 3 anni) e detrazioni per coniuge e figlia a carico.
    Peridocamente con degli straordinari ricevo un’integrazione pari ad € 280 netti che però non figurano in busta.
    Mia moglie collabora con un giornale on line rilasciando una ricevuta per collaborazione occasionale pari ad € 52 con detrazione di ritenuta d’acconto del 20% per un totale di € 624 lordi annui.
    Potrei far fatturare questi compensi integrativi che ricevo a lei facendoli figurare come prestazione occasionale? E se si pederei le detrazioni per coniuge a carico (qual’è il tetto entro cui un familiare si considera a carico)?
    Ed infine sono dovute contribuzioni previdenziali da parte di mia moglieo c’è anche in questo caso un tetto al di sotto del quale non sono dovute?

  4. Buongiorno,
    per quanto riguarda il CCNL Metalmeccanico, gli scatti di anzianità per un apprendista professionalizzante decorrono dal 1° giorno di assunzione come apprendista o dal 1° giorno di passaggio a lavoratore qualificato?

    Mi date anche i riferimenti normativi per cortesia?

    Grazie in anticipo

    1. Gli scatti di anzianità maturano dal momento dell’assunzione, quindi anche durante il periodo formativo.
      Se il CCNL prevede l’istituto degli scatti di anzianità, la progressione degli aumenti retributivi automatici deve comprendere anche il periodo trascorso in formazione; il lavoratore non può essere penalizzato in conseguenza del fatto che un periodo della sua anzianità è riferibile ad una esperienza lavorativa aziendale (Cassazione S.U. n. 20074/2010; cfr. anche Cassazione n. 11933/2009).

  5. Grazie, purtroppo noto che riguardo questo argomento ogni Cdl procede come più ritiene opportuno con gli scatti di anzianità, ho appena avuto risposta da un altro Cdl che mi dice che il CCNL Metalmeccanico Industria non prevede scatti di anzianità per gli apprendisti, che iniziano a decorrere quindi dall’ottenimento della qualifica.
    Ma nel CCNL io non trovo questa informazione, perciò avevo bisogno di una conferma..
    grazie ancora

  6. Buon pomeriggio, vorrei chiedere se è possibile il vostro parere riguardo ad una questione. Sono la titolare di una piccola impresa del settore edile, si occupiamo di installazione di cartongesso, ho due dipendenti, un operaio specializzato e un apprendista, quest’ultimo assunto a settembre 2013. Ora il problema che mi si presenta è appunto con questo ragazzo: spesso il mattino non è puntuale, ha scarso rendimento nonostante che sia già un anno che lavora con noi, poi il problema più grande è che per hobby gioca a calcio e per due volte si è infortunato rimanendo a casa per due settimane e questo per noi essendo una piccola ditta è un problema molto rilevante, perchè in un momento in cui si fa fatica ad ottenere dei lavori, ci troviamo a doverne rifiutare perchè sotto organico quando il cliente ha fretta, ora io vorrei sapere quali sono i miei obblighi verso questo dipendente e se sussistono le giuste cause per un interruzione del suo contratto di lavoro che è di 5 anni. il mio consulente del lavoro è momentaneamente fuori sede e io avrei fretta di capire cosa posso fare. Nell’eventualità che possiate essermi di aiuto vi ringrazio e saluto cordialmente.

    1. Salve,
      per quanto i ritardi dovrebbe fare delle lettere di richiamo. Se dopo due lettere la situazione persiste può interrompere il rapporto di lavoro per giusta causa a seguito negligenza, creando con questa situazione forti disagi all’organizzazione aziendale .
      Le lettere scritte sono obbligatorie perché se persiste il suo comportamento negativo si procede al licenziamento appoggiato appunto da queste lettere di richiamo.

  7. Buongiono,
    sono una ragazza di 24 anni e sono un tecnico di radiologia,vorrei chiedervi qual è la retribuzione di un contratto di formazione o di apprendistato nel caso della mia professione.

        1. Un tecnico di laboratorio è inquadrabile nel livello categoria E. La retribuzione lorda è di € 1750,00 come lavoratore qualificato, come apprendista invece prende il 70%, cioè € 1225,00

          Un Tecnico radiologo assunto in una casa di cura privata prende una retribuzione lorda di € 1879,00 inquadrato al livello D1, per i primi tre anni.
          Come apprendista prende € 1315,00
          Retribuzione tabellare base senza maggiorazione di lavoro domenicale o festivo.

          Saluti

  8. Salve a tutti, ipotizziamo il caso di un lavoratore non mensilizzato con festività santo patrono cadente di sabato. Come deve essere trattato sia in caso di settimana L/V e L/S? E nel caso di un turnista?
    Grazie mille

    1. Se il lavoratore presta l’attività dal lunedi al sabato, bisogna vedere se il Patrono viene lavorato oppure no. Se non viene lavorato si avrà la festività goduta. Se viene lavorato si avrà la prestazione lavorativa maggiorata per lavoro festivo e la correspnsione della festività non goduta.
      Se il lavoratore presta la propria opera dal lunedi al venerdi si avrà la corresponsione della festività del sabato.
      Nel caso di un turnista bisogna sempre vedere se il patrono viene lavorato o meno, si potrebbe verificare di corrispondere lavoro festivo notturno.
      C’è anche da dire che manca un’informazione essenziale: il ccnl applicato al rapporto di lavoro. Quasi tutti i ccnl hanno previsioni specifiche.

  9. salve posso chiedere un informazione mi rivolgo ai consulenti del lavoro…io sono stato assunto con un contratto determinato part time dal 16/11/2014 al 31/12/2014 con contratto di commercio livello 5 mansione aiuto commesso ma sono hostess di cassa, ora sono nel periodo di prova,posso licenziarmi volontariamente?nel contratto c è scritto la conferma in servizio è subordinata all’esito positivo di un periodo di prova pari a 10 gorni di effettivo lavoro durante i quali e reciproca la facoltà di risolvere il rapporto di lavoro in qualunque momento e snza preavviso.ora come devo fare.

    1. Devi comunicare per iscritto le tue dimissioni. Durante il periodo di prova, entrambe le parti possono recedere dal contratto senza preavviso.

      1. Salve…se in una azienda viene inserito tramite contrattazione integrativa un terzo elemento denominato elemento specifico “…..” in forma fissa nella testa della busta paga questa e’ considerata assorbibile o non assorbibile?
        Da sottolineare che nel testo di accordo non e’ specificato se e’ assorbibile oppure no

  10. Potete darmi dei consigli su come trattare le trasferte estero?
    Io facevo fare la dichiarazione al dipendente sul numero di giornate che effettuavano all’estero ed allegavo il CMR relativo…. Ma mi è stato detto che non va bene.

    1. Quota esente fino a 77,47 euro al giorno ridotta di un terzo se l’azienda provvede a erogare vitto o alloggio e due terzi se tutti e due. Comunicazione all’Inail dei giorni di trasferta estera.

  11. Buongiorno, sono un tecnico di radiologia e radioterapia. Ho un contratto a tempo indeterminato per 40 ore settimanali con quattordici mensilità ed indennità biologica inclusa in busta paga,per un totale netto mensile di circa 1500 euro.Adesso, visto che sono aumentate le spese familiari, sono intenzionato a chiedere di aumentare le ore di lavoro e quindi ottenere di più. Sicuramente l’azienda mi darà la possibilità di cambiare contratto passando ad uno come libero professionista con partita Iva e quindi rinunciando alle tredicesime e quattordicesima,+INPS. La mia domanda è :
    Se passassi a libero professionista con partita Iva,quale dovrebbe essere la retribuzione oraria da chiedere al datore di lavoro? Mi conviene? Vorrei poter lavorare 12 ore al giorno per 60 ore settimanali,per portare a casa netti almeno 2300,00 euro mensili.Attendo un vostro gradito riscontro.

  12. Buongiorno a tutti…Un piccolo quesito non così scontato. Operaio metalmeccanico artigiano, settimana corta da lunedi a venerdi, sabato non lavorativo a 0 ore e domenica riposo.Paga oraria.
    La festività cadente di sabato la pagate??Io ho trovato pareri opposti dovuti ad una diversa interpretazione della legge che sul discorso non è chiara

    1. Le festività cadenti di sabato per i lavoratori con settimana corta non si pagano salvo trattamento di miglior favore previsto dal ccnl di riferimento.

  13. Colleghi buongiorno.un quesito!una società con 6 dipendenti tutti a tempo determinato (per avviamento della società)che scadono tutti a metà gennaio.Nessuno di loro nei 6 mesi precedenti è stato assunto a tempo indeterminato e neanche con sgravi in precedenza, secondo voi posso assumerli tutti a tempo indeterminato usufruendo dello sgravio?grazie a tutti!

  14. Nel definire il numero di apprendisti assumibili si deve tenere conto in misura proporzionale della percentuale part time con cui sono stati assunti? In altre parole se ho in forza quattro lavoratori full time e tre apprendisti full time, è possibile assumerne un quarto apprendista full time, ovvero due apprendisti part time al 50%?

    1. La circolare n.5/2013 del Ministero del lavoro ricorda che con la legge Fornero è stata riconosciuta la possibilità di assumere apprendisti per un numero complessivo di 3 unità, ogni 2 lavoratori specializzati e qualificati presenti in azienda; il rapporto scende (1 apprendista per ogni dipendente qualificato) per le aziende il cui organico è inferiore alle 10 unità. Di conseguenza i datori di lavoro con meno di 10 dipendenti non possono superare il limite del 100% di assunzioni di apprendisti rispetto ai dipendenti specializzati e qualificati. Io applico, quindi, il rapporto 1 dipendente qualificato – 1 dipendente apprendista. In questo caso, se ho interpretato bene la tua domanda, assumerei ancora 1 solo apprendista (full-time o part-time): visto che hai 4 dipendenti qualificati, assumerei 4 dipendenti apprendisti.

  15. Buonasera, un’informazione: io ho cambiato residenza in un altro comune nel giugno 2014 ma per una mia dimenticanza solo ora comunico all’azienda il mio cambio. Volevo chiedere se in busta paga mi troverò due addizionali comunali o verrà fatto un conguaglio nel prossimo 730?
    Grazie mille

    1. Volevo sapere, se 5€ a l’ora, con contributi pagati nella busta pagha, è una cosa legal? Quanto a l’ora bisogna avere per legge?

  16. Quesito: un lavoratore dipendente assunto con regolare contratto di autista , può fare richiesta degli Assegni Familiari all’INPS visto che non gli vengono messi in busta paga?

    1. Può farlo, è nel suo diritto solo che gli assegni familiare vengono assegnati in base al reddito complessivo del nucleo familiare, da ricordare che ogni anno si deve fare richiesta all’inps.

  17. Buongiorno, vorrei sapere se un dipendente privato durante il mese chiede di usufruire della legge 104 (3 gg al mese di permesso) in busta paga c’è una decurtazione sul giorno preso per tale richiesta? se si di quanto? se c’è un riferimento di legge. Spero potete aiutarmi

    1. In busta paga verrà indicato come un permesso ex legge 104, senza alcuna decurtazione. Sono permessi coperti dall’Inps.

  18. Una ditta nel settore autotrasporto merci riconosce in busta paga una Indennità forfetaria di trasferta ai propri dipendenti autisti pari a 35 euro per giorno lavorato fuori Comune, considerandola non imponibile fiscale né previdenziale. A seguito di accesso l’Inail rileva che il CCNL prevede una indennità giornaliera di euro 20,60 e contesta il mancato versamento dei contributi sulla parte eccedente.
    Ma l’art. 51 TUIR al punto 5 precisa che le indennità giornaliere forfetarie di trasferta o missioni fuori Comune concorrono a formare il reddito del dipendente solo per la parte eccedente euro 46,48, e l’art. 6 del D.Lgs. 314/97 nell’ottica di armonizzare le basi imponibili fiscali e previdenziali estende la non imponibilità fiscale alla non imponibilità previdenziale delle trasferte, quindi sembrerebbe corretto l’operato della ditta.
    Qual è la vostra opinione? Grazie

  19. Consulenza del lavoro:
    Un cliente mi fa vedere la sua busta paga, perché dice di non trovarsi col “bonus Renzi”
    Effettivamente, ho notato che procedendo al calcolo 960/365*31(era busta paga di agosto) non mi trovo di 13€.
    Nel computo colui che si occupa delle buste paga, a quanto ho capito, ha DETRATTO DA 31 giorni di ottobre 4 GG di ferie.
    Come risolvere l’accaduto? Cosa posso suggerirgli di inserire in busta paga per ovviare al problema?
    Ho letto circolare Ade in merito, e non esiste da nessuna parte che vadano scalati giorni di ferie.
    Grazie a chi saprà rispondermi, di consulenza del lavoro me ne occupo ma sono ancora alle prime armi.
    Buon week end a tutti.

    1. Il calcolo del bonus ha un algoritmo complesso che non sempre è evidente con il calcoli a mano…. all’inizio dell’anno è più alto e passando i mesi si abbassa… non tutte le paghe sono elaborate allo stesso modo, non sempre sono 80 euro al mese, a volte inizia con 90 e finisce con 65. L’importante è che il totale a fine anno torni ed eventualmente se ne manca un po’ lo reupera in dichiarazione

  20. Tra le categorie escluse dal bonus degli 80 euro ci sono i titolari di reddito da pensione.
    Un lavoratore dipendente che percepisce anche una pensione, ha diritto al bonus sul reddito da lavoro dipendente secondo voi?
    Grazie
    Alessandra

    1. Il dipendente che percepisce anche la pensione, ha diritto al Bonus Renzi, almeno in teoria, in quanto soddisfa uno dei requisiti richiesti (essere titolare di un reddito di lavoro dipendente o assimilato).
      Per poterlo ricevere, deve soddisfare anche gli altri requisiti, ovvero:
      – avere un IRPEF lorda a debito, (calcolata sul reddito di lavoro dipendente, al netto delle detrazioni spettanti per lavoro dipendente), ovvero non essere “incapiente”;
      – non avere un reddito complessivo (inclusa la pensione), superiore ai 26.000 euro.

  21. Buongiorno,
    volendo passare una persona dalla somministrazione al tempo determinato, devo rispettare un qualche stacco temporale minimo o posso (per esempio) cessare il contratto di somministrazione il venerdì e assumerlo mediante contratto a tempo determinato il lunedì successivo?
    Grazie in anticipo.

    1. Trattandosi di 2 tipologie contrattuali diverse, nessuno stacco tra la somministrazione e il contratto a termine.

  22. Buongiorno, un’azienda artigiana vuole assumere un dipendente in sostituzione di maternità di Socia lavoratrice. L’azienda può usufruire dello sgravio del 50% ? Leggendo la circolare Inps 117 del 2000 sembrerebbe di si ma vorrei anche una vostra conferma o un consiglio se qualcuno ha avuto un caso simile.
    Grazie

  23. Buonasera colleghi , ho un’azienda settore servizi di pulizia industria i cui dipendenti prestano attività lavorativa in luoghi diversi (durante la settimana) e indicati nel contratto individuale di assunzione. Alcuni di loro usano l’auto propria per raggiungere i vari luoghi prestabiliti (sedi di clienti) e chiedono il rimborso chilometrico.
    Secondo voi è possibile riconoscerla e considerarla esente ?
    Ho delle perplessità in quanto i luoghi di lavoro anche se diversi nell’arco della settimana, sono elencati nel contratto individuale, la sede legale è in un altro comune ma si tratta di un ufficio di rappresentanza., i lavoratori ritirano i prodotti per la pulizia presso un garage, e si recano presso le sedi dei clienti che gli sono stati assegnati.
    Grazie a tutti per l’aiuto.

    1. Per il rimborso di spese forfettario la normativa generale prevede un importo, per trasferte in italia e fuori dal comune di residenza, nei limiti di 46,48 euro giornaliere esenti da imposizione contributiva e fiscale senza una documentazione allegata.
      Può essere interessante visionare Interpello art. 11, legge 27 luglio 2000, n. 212 – Reddito di lavoro dipendente – Rimborso chilometrico – art. 51, commi 1 e 5, del DPR n. 917 del 1986.

  24. Buonasera, sono Bart e sono impiegato come informatore medico , volevo chiedere se e’ possibile che le mie note spese anticipate nel mese vengano tassate in quanto inserite come retribuzione?
    grazie

  25. Buonasera, ho un contratto del commercio e vorrei sapere come calcolare il contributo IVS o dove trovare la voce specifica sulla busta paga.
    Grazie

  26. Buonasera volevo chiederLe info sulla voce Tfr mese della busta paga!e’ un dato statistico ma non capisco come può essere in negativo -2,07!!!tfr mese non dovrebbe essere l importo che di accumula fino alla cessazione del lavoro?
    Grazie mille

  27. Salve, volevo chiedere chiarimenti legati al fatto che nella bustapaga di aprile sotto “voci neutre” ho trovato indicate 20 ore di ferie da me non godute, incolonnate sotto ore/num e senza val. Unit/neutra o competenze. Inoltre non trovo alcuna voce riguardante il gg di Pasqua. Tenga presente che sono inquadrata come operaia sett sevizi terziario e la domenica per me è giorno lavorativo. Grazie

  28. Buongiorno, ho iniziato un lavoreto stagionale a chiamata, faccio turni da 6 ore. Ho ricevuto la busta paga per luglio e segna meno ore. Ho fatto 117 ore lavorative, ma nella busta paga sono presente solo 76, piu’ un rimborso forfettario di 269 euro. Cosa fare? Perche’ la cooperativa fa queste cose assurde? Per pagare meno tasse e contributi? Ho scritto una mail chiedendo di correggere la busta paga con le ore giuste, ma non ho ricevuto la risposta, invece su whatsapp il tipo che fa l’orario mi ha scritto che loro hanno fatto cosi per arrotondare e io dovrei guardare che ho ricevuto i miei 7 euro all’ora netti. Per riuscire pagare entro il 6 non hanno atteso le registrazioni definitive e hanno arrotondato come rimborso forfettario, ma sembra una stronzata questa cosa. Cosa si puo’ fare? Come mi devo comportare?

  29. Buongiorno, è corretta una busta paga che contiene la rateizzazione del tfr richiesto, con l’importo netto pari al valore del solo tfr? Come se mancasse la mensilità maturata nel mese?

  30. Salve, e’ possibile controllare i cedolini degli ultimi 25/30 anni, chiedendo lo storico all’azienda sanitaria, in quanto ho cambiato diverse tipologie di contratto e vorrei vederci chiaro, grazie

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