La Cassazione ha emesso una sentenza che riguarda tutti i freelance della rete. Registrare in tribunale la testata giornalistica non basta: per ottenere l’iscrizione nell’elenco dei giornalisti pubblicisti, è fondamentale che il direttore del giornale sia iscritto a un all’albo dei giornalisti professionisti o pubblicisti. Al giorno d’oggi, sono davvero molti i collaboratori esterni che offrono la loro penna in maniera sporadica, usufruendo di retribuzioni di poco valore.
Come diventare giornalista pubblicista
Nella maggior parte dei casi, la speranza è quella di conseguire il titolo di giornalista pubblicista. Se una testata giornalistica opera solo sul web, poco cambia: anche se la testata non è presente sulla carta tradizionale, si potrà raggiungere il traguardo desiderato.
Quando ci si vuole iscrivere all’Albo come giornalista pubblicista, è necessario documentare lo svolgimento di tutta l’attività giornalistica che, oltre ad essere continuativa e retribuita, deve corrispondere ad almeno due anni.
Il tipo di pubblicazione conta poco: sono ben accetti contenuti pubblicati per il web, per carta stampata o radiotelevisiva. La testata dove sono stati pubblicati i contenuti dovrà essere regolarmente registrata e diretta da un soggetto iscritto all’Albo dei giornalisti che avrà il compito di certificare l’attività svolta. La collaborazione può anche avvenire presso diverse testate.
La Cassazione ci tiene a precisare che le riviste a carattere professionale, tecnico o scientifico non hanno un carattere giornalistico e, quindi, la loro direzione può tranquillamente essere affidata a un soggetto che non esercita alcuna attività giornalistica.
Per questo genere di testata, la legge ha creato un elenco speciale per tutti coloro che intendono assumere con la qualifica di direttore responsabile. Come abbiamo già detto, il titolo di giornalista pubblicista si può ottenere nel caso in cui il direttore della testata sia, a sua volta, pubblicista o professionista. Per questo, la collaborazione con una rivista a carattere professionale, tecnico o scientifico potrebbe portare degli effetti spiacevoli. Dopo anni di attività, infatti, l’aspirante giornalista può anche vedersi respinta la domanda di iscrizione all’albo dei giornalisti pubblicisti.
Quando si vuole verificare se una persona è iscritta all’Albo dei giornalisti pubblicisti, ci si può rivolgere all’Ordine regionale dei giornalisti (l’elenco e tutti gli indirizzi degli Ordini si possono vedere consultando il sito dell‘Ordine dei Giornalisti ).
Ovviamente, tutti coloro che vogliono portare a compimento la pratica come pubblicista, dovranno avere ben chiari i costi concernenti la pratica suddetta. I costi sono molto variabili ma, orientativamente, stiamo parlando di una somma pari o superiore ai 400 euro. Una volta ottenuto il tanto desiderato tesserino sarà possibile partecipare a tutti i concorsi pubblici inerenti il giornalismo e avanzare la propria candidatura presso ogni singola testata.