Quando si prende in locazione un’immobile, da adibire ad abitazione o ufficio, può verificarsi il caso, per diverse esigenze, di dover recedere dal contratto prima della scadenza.
Sommario
Disdetta contratto di affitto in anticipo
Iniziamo col dire che il contratto di fitto stabilisce tutta una serie di norme che sia l’inquilino che il conduttore devono rispettare. Si stabilisce il canone, la durata del contratto e quindi anche il diritto di recesso.
E’ bene quindi consultare questa specifica clausola del contratto. In genere il diritto di recesso anticipato viene riconosciuto all’inquilino e non al proprietario, che può recedervi solo in alcuni casi e solo dopo la prima scadenza del contratto.
Per avvalersi della facoltà di recesso l’inquilino deve darne comunicazione per iscritto al proprietario almeno sei mesi prima tramite lettera da inviare con raccomandata con ricevuta di ritorno.
Cosa dovrà contenere la lettera di disdetta?
Nella lettera bisognerà indicare i dati anagrafici, la richiesta di recesso dal contratto di locazione, facendo riferimento ai dati di registrazione e le motivazioni che inducono a richiedere il recesso anticipato.
Quanto si paga per recedere anticipatamente dal contratto?
Per chiudere il contratto occorre versare l’imposta di registro con un minimo di 67 euro. Nel contratto vengono in genere stabilite le modalità di riparto. Occorre inoltre darne comunicazione all’Agenzia delle Entrate.
Buonasera, qualcuno mi conferma che la riduzione del canone di locazione non è obbligatorio registrarla e che la registrazione è consigliabile solo per la data certa e per l’opponibilità? Inoltre va registrata presso la sede dell’Agenzia delle Entrate ove è registrato il contratto “originario” o va bene qualsiasi sede? Scusate se la domanda è banale, ma è la prima volta che mi capita.
Confermo tutto, registrazione non obbligatoria ma vivamente consigliabile e da effettuarsi presso l’ufficio dove è registrato il contratto.