La badante offre assistenza presso il domicilio delle famiglie con anziani o presso anziani che vivono da soli; in Italia è una collaborazione molto ricercata, e gode di regolare inquadramento e busta paga che sia la medesima italiana o straniera in regola con il nostro Stato. Vediamo in questo articolo come assumere una badante.
Il lavoro di badante ha subito un sensibile incremento grazie agli standard della vita media della popolazione italiana di cui la percentuale di anziani è molto alta, da qui l’assistente domestica è una figura in continua crescita, il suo ruolo si va sempre più affermando e valorizzando; i compiti della badante vanno dalla cura e l’igiene dell’assistito alla gestione e pulizia della casa, alla preparazione dei pasti per l’anziano e a volte anche per il resto della famiglia, se questi vive ancora con i parenti.
In definitiva è una collaboratrice domestica con una marcia in più, perchè di fatto viene assunta per assistere persone anziane o malate, ma nel contesto di questo servizio si prende anche cura dell’ambiente dove l’anziano vive, dell’igiene, della cura personale, della spesa, della preparazione dei pasti, facendosi carico anche della somministrazione dei medicinali e del supporto psicologico facendo compagnia all’assistito e portandolo a fare delle passeggiate, insomma provvedendo in tutto e per tutto al benessere dell’anziano.
Queste mansioni comportano grandi responsabilità e necessitano di qualità non comuni, sia materiali che morali, quindi la figura della badante va riqualificata e considerata in base al grande servizio che svolge, sopperendo alle carenze dei servizi sociali.
Sulla busta paga della badante si trascrivono i dati anagrafici del datore di lavoro unitamente a quelli della collaboratrice. Sulla prima riga va riportata la data di assunzione e quella di un eventuale licenziamento, nonché gli scatti di anzianità che per colf e badanti maturano ogni due anni. Inoltre va annotata la scadenza del tempo determinato stabilito, la percentuale part time, da indicare solo per il rapporto di non convivenza; e i ratei di tredicesima; la compilazione prosegue con dati del tipo paga-base, indennità di funzione, scatti di anzianità maturati e gli straordinari forfetizzati al mese di riferimento.
A seguire vanno annotate: indennità assorbibile, acconto futuri aumenti; e nel caso di accordi iniziali tra il datore di lavoro e la badante andranno aggiunti anche le ferie pagate, la tredicesima e TFR a cadenza mensile, ricordando di distinguere la tipologia della busta paga se la badante lavora a ore, o è fissa. Le badanti fisse presso le famiglie possono svolgere un massimo di dieci ore al giorno e non consecutive, per un totale di 54 ore a settimana, mentre quelle non conviventi possono svolgere un massimo di otto ore di lavoro al giorno e non consecutive per un totale di 40 ore alla settimana.
Se vuoi sapere come mettere in regola una badante contattami per avviare tutte le pratiche ed essere in regola con la normativa vigente.