Cambiare codice ateco: guida completa

Può capire di dover cambiare codice ateco quando si modifica l’attività svolta o si amplia la gamma di servizi offerti. In questa guida ti spiegherò come fare per cambiare codice ateco, quanto costa, le conseguenze di un codice errato e come richiederne uno nuovo.

Come fare per cambiare codice ATECO

Se hai la necessità di modificare il codice ATECO della tua attività è necessario che tu segua un iter specifico, che varia a seconda che rientri in queste tre categorie:

  • Impresa individuale: Il cambio deve essere comunicato alla Camera di Commercio tramite il Registro delle Imprese, utilizzando il portale “ComUnica”.
  • Società: Anche per le società la variazione va registrata presso il Registro delle Imprese.
  • Lavoratori autonomi e professionisti: Devono comunicare la modifica all’Agenzia delle Entrate tramite il modello AA9/12, disponibile sul sito dell’Agenzia.

Dopo aver inoltrato la richiesta, l’ente competente aggiornerà il codice ATECO, che sarà visibile nei documenti fiscali e amministrativi dell’attività (visura, certificato di attribuzione della partita iva).

Quanto costa il cambio del codice ATECO

Il costo per la modifica del codice ATECO dipende dal tipo di attività e dalla modalità di comunicazione:

  • Per le ditte individuali: Il costo è di circa 40 euro per i diritti di segreteria e l’imposta di bollo.
  • Per i lavoratori autonomi e professionisti: In genere la modifica presso l’Agenzia delle Entrate è gratuita.
  • Attraverso un intermediario: Se ci si avvale di un commercialista o di un consulente, bisogna considerare il costo del servizio.

Cosa succede se ho il codice ATECO sbagliato

Avere un codice ATECO errato può comportare diverse problematiche:

  • Errori nella tassazione: Le aliquote fiscali e contributive possono variare in base al codice ATECO assegnato. Si pensi al regime forfettario la cui tassazione varia in base al coefficiente di redditività.
  • Problemi con INPS e INAIL: Un codice errato può influenzare il regime previdenziale e assicurativo.
  • Sanzioni e controlli fiscali: In caso di verifica, l’Agenzia delle Entrate può contestare il codice errato e applicare sanzioni.

Per evitare inconvenienti, è importante verificare periodicamente che il codice ATECO sia corretto e corrisponda effettivamente all’attività svolta.

Come posso richiedere un nuovo codice ATECO

Se si avvia una nuova attività o si vuole cambiare codice ATECO, è necessario seguire questi passaggi:

  1. Individuare il codice corretto: Il codice ATECO può essere consultato sul sito dell’ISTAT o con l’aiuto di un commercialista.
  2. Compilare la richiesta:
    • Per le imprese: Tramite il portale “ComUnica” della Camera di Commercio.
    • Per i lavoratori autonomi: Tramite il modello AA9/12 all’Agenzia delle Entrate.
  3. Inviare la documentazione: La richiesta va inoltrata telematicamente o presso gli uffici competenti.

Una volta completata la procedura, il nuovo codice ATECO verrà aggiornato nei registri ufficiali e sarà valido per tutte le future dichiarazioni fiscali.

Conclusione

Cambiare codice ATECO è un’operazione necessaria quando si modificano le attività svolte. Seguire la procedura corretta ed evitare errori permette di rimanere in regola con il fisco e di usufruire delle agevolazioni fiscali previste per il proprio settore. Se hai dubbi, consultare un esperto può aiutarti a gestire il cambio in modo rapido e corretto.

Tabella riassuntiva

AspettoDettagli
Come cambiare codice ATECO– Imprese: tramite il Registro delle Imprese su “ComUnica”. – Società: registrazione presso il Registro delle Imprese. – Lavoratori autonomi: comunicazione all’Agenzia delle Entrate con modello AA9/12.
Costo del cambio– Imprese: 40 euro. – Lavoratori autonomi: gratuito. – Con intermediario: tra 50 e 150 euro.
Cosa succede con un codice errato– Errori nella tassazione. – Problemi con INPS e INAIL. – Possibili sanzioni fiscali.
Come richiedere un nuovo codice1. Individuare il codice corretto (ISTAT o commercialista). 2. Compilare la richiesta (ComUnica per imprese, AA9/12 per autonomi). 3. Inviare la documentazione telematicamente o presso gli uffici competenti.

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